8 marzo 2024

I pacchi del soccorso invernale per centinaia di poveri. Il ruolo dell'Eca

Nel primo appuntamento con "Me ricòordi Cremùna nelle vecchie fotografie" abbiamo mostrato le immagini della vecchia sede dell'Eca tra via Larga-via Cadore e via Fores dove si trovava l'Ente Comunale di Assistenza, il Ristorante Popolare e l'Asilo notturno. Dal nostro archivio spuntano oggi queste quattro fotografie, sempre sull'attività dell'Eca: due (Capitano-Faliva) rappresentano i pacchi del  "soccorso invernale" ("el pàch d'i puarèt"), le altre due (senza il nome dell'autore) la distribuzione quotidiana del pane e del sacchetto con il companatico a due bambini e a uomini intabarrati.

L'inverno di quei tempi, tra gli anni Quaranta e Cinquanta, era tosto: tante nevicate, freddo e temperatura sotto lo zero. Il 15 febbraio 1956 si toccarono i 19,5 gradi sotto zero e il corso del Po ghiacciò soprattutto nelle lanche del Piacentino quando si formò addirittura un lastrone lungo 50 metri, una specie di iceberg che ha disceso il fiume trasportato dalla corrente. Ed era tanta la fame, specialmente nelle famiglie numerose o in quelle dove lavorava, a volte saltuariamente, solo il capofamiglia.  Un proverbio dell'epoca diceva: "cun Adàm sùm töti parèent, ma i puarèt j è apèena cunusèent" in realtà la solidarietà e l'attività di assistenza erano diffuse ma spesso non si riusciva a portare sollievo a chi ne aveva bisogno. I poveri erano tanti, quelli per cui "quàant se gh'à fàm el pàan el pàar salàm" oppure "l'è mèi vergòta che 'n pögn in ghigna", quindi l'Eca ma anche la San Vincenzo o l'attività delle Cucine Benefiche hanno significato tanto per loro. Come scrive Renato Rozzi nel suo "Pensando a Cremona" in quegli anni (dal '51 al '71) sparisce il 13 per cento della popolazione provinciale, quasi 50mila persone che lasciano la provincia di Cremona alla ricerca di lavoro soprattutto verso Milano. "Se ne sono andati i più poveri" scrive ancora Rozzi e una parte della prosperità nelle statistiche della nostra terra è arrivata da questo esodo. 

Ricordiamo che l'Ente Comunale di Assistenza venne istituito nel 1937 e riunì i patrimoni degli Istituti elemosiniere ed educativo e di altre piccole realtà (come l'asilo notturno Broggi Simoni e l'Istituto Manini) e di altre che si sono aggiunte nei primi anni Sessanta.  Il 5 aprile 1959 l'Ente Comunale di Assistenza trovò la sua sede nel "Palazzo della Carità" costruito dal Consorio della Donna nel 1580 . Come racconta Fiorino Soldi nel suo libro "La carità di Cremona" pubblicato nel 1959 erano tre i grandi settori della pubblica carità: con i sussidi in denaro, con la offerta di indumenti, con la distribuzione del pacco viveri. Nel 1977 venne disposto lo scioglimento dell'ECA. (M.S.)

 


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