16 luglio 2025

Caso Saap, la maggioranza: basta polemiche, buon lavoro alle realtà cooperativistiche cremonesi

La maggioranza in Consiglio comunale fa quadrato sulla vicenda dell'appalto Saap dopo le polemiche sollevate dalle opposizioni. Ecco il comunicato della maggioranza.
La recente determina dirigenziale ha aggiudicato all'RTI CosperSocietà Cooperativa Sociale di Cremona, Società Cooperativa Sociale Dolce, Società Cooperativa Sociale Gruppo Gamma, Società Cooperativa Sociale Meraki e Società Cooperativa Sociale Sentiero, il servizio di assistenza per l'autonomia personale (S.A.A.P.) per la realizzazione di progetti individualizzati in favore di minori e giovani adulti con disabilità del Comune di Cremona, per la durata di 24 mesi, con decorrenza dal 01/09/2025, per l'importo complessivo di Euro 3.228.841,28 (IVA 5% compresa).
Come ormai da mesi, assistiamo ancora ad attacchi aggressivi e personali su questa vicenda, sulla quale la minoranza non si è risparmiata in strumentalizzazioni.
Sono spesso stati creati eccessivi allarmismi, in una situazione già complessa e delicata, che ha creato disagi, preoccupazioni e tensioni negli operatori e nelle loro cooperative, nelle famiglie degli utenti, negli istituti scolastici coinvolti. Ricordiamo solo che tutta la vicenda nasce dalla volontà, sollecitata dalle cooperative cremonesi e accettata dall'Amministrazione, di poter stanziare maggiori risorse (circa 600.000 euro) da parte del Comune, per rispondere ad un sacrosanto adeguamento del contratto di categoria degli educatori.
Abbiamo ascoltato in questi mesi una continua narrativa in cui si descriveva una mancanza totale di comunicazione da parte dell'Ente, quando in verità in tutto il percorso la priorità è stata di evitare interruzioni di continuità del servizio, con un continuo dialogo con i vari soggetti coinvolti. E, nonostante le numerose difficoltà, i fatti ci dicono che interruzione non vi è stata. Quello che vediamo esserci anche questa volta è il chiaro interesse verso la polemica, puntando il dito inquisitore, a mezzo stampa, verso le persone coinvolte.
Risulta inoltre chiaro l'intento di aver chiesto la convocazione della commissione comunale preposta per far diventare, illegittimamente, quell'assemblea un luogo di giudizio.
Non è chiaro cosa avrebbe dovuto fare, secondo le dichiarazioni di alcuni esponenti della minoranza, l'assessore Marina Della Giovanna, alla quale va il nostro sostegno e la nostra vicinanza.
Forse alcuni di loro ritengono di essere più preparati su normative di gare pubbliche e leggi anticorruzione?
Il loro consiglio sarebbe stato quello di intervenire nella procedura tecnica, fregandosene di normative nazionali chiare e rigorose? Forse suggeriscono che l'assessore avrebbe dovuto garantire un esito predeterminato?
Una gara di appalto di questo tipo, di competenza squisitamente tecnica, ha delle complessità tecnico-giuridiche rilevanti e gli esiti possono essere legittimamente impugnati dai partecipanti, così come è avvenuto. A seguito della sentenza TAR l'Amministrazione si è attivata immediatamente per ottemperare a quanto disposto dalla sentenza.
Infine la polemica relativa ai tempi intercorsi tra la sentenza e la determina dirigenziale che ha aggiudicato la gara al secondo in graduatoria è stonata, in quanto i tempi tecnici di valutazione e richiesta di integrazioni, stante la complessità della gara, richiedono una tempistica non comprimibile. Peraltro nel Consiglio Comunale di lunedì 14 Luglio sono state fornite dall'Assessore Marina Della Giovanna tutti i chiarimenti relativi a questo ultimo punto e riteniamo ancora di più non necessario un passaggio in Commissione, essendo la vicenda terminata.
Ora inizia il quotidiano e fondamentale lavoro, che certamente non si giova di polemiche, ma ha bisogno di impegno e collaborazione fra tutte le realtà coinvolte.
Desideriamo augurare buon lavoro al raggruppamento di cooperative cremonesi che ha vinto il bando e ai loro operatori.
Assicuriamo agli utenti e alle loro famiglie la massima attenzione e collaborazione affinché il servizio offerto sia sempre efficiente e di alta qualità .
 
Roberto Poli Capogruppo PD
Riccardo Merli Capogruppo Fare Nuova la Citta'-Cremona Attiva
Andrea Segalini Capogruppo Cremona sei tu
Rosita Viola Capogruppo Sinistra per Cremona

 


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commenti


Stefano

16 luglio 2025 19:19

Ma faccio solo una considerazione. Se il tribunale ha deciso in un modo perché non l'avete fatto anche voi? Perché ritenevate corretto il vostro modo di agire? E allora ha torto il tribunale? Ma se non ha torto e visto che non avete fatto ulteriore ricorso, potendolo fare, si ipotizza che potevate perdere anche in seconda istanza per cui avete preferito rinunciare alla lotta. Ma a leggere voi è solo colpa della minoranza che fa ' una polemica strumentale. A voi nulla tocca, riguardo magari una proprio non corretta interpretazione delle normative.....

marco

17 luglio 2025 03:29

È il solito meccanismo degli appalti voluto dalla Stato/Regione.
Chi offre il servizio al minor costo vince.
Poi non vengono considerati i punteggi per la qualità del servizio.
E chi ci perde sono anche i lavoratori che si trovano guarda caso con contratti peggiorativi.
Ma di queste situazioni ci accorgiamo solo quando ne abbiamo bisogno come sanità,case di riposo, scuole ecc ecc.

Stefano

17 luglio 2025 10:53

Se il tribunale ha deciso diversamente, vuol dire che le cose non stanno proprio come lei dice e cioè che " chi offre il servizio a minor costo vince ".Né è vero che non vengono considerati i punteggi per la qualità del servizio, tant'è che le coop cremonesi ebbero un punteggio migliore per la qualità.

Stefano

17 luglio 2025 12:13

Per cui c'è da riflettere sul fatto. Come mai le coop cremonesi nonostante un punteggio qualitativo migliore, ebbero la peggio? Ovvero come mai un punteggio qualitativo migliore non riuscì ad avere la meglio rispetto ad un prezzo più basso che però in quanto tale non solo non poteva garantire una buona alla pari quantomeno qualità di servizio, ma anche la fiducia di essere un servizio consono alle esigenze, tant'è che il Tar l'ha bocciato? Qua rispetto a quello che lei dice, non c'entrano né Stato né Regione, ma c'entra la commissione giudicante. È stata solo la migliore offerta ,e tuttavia poco credibile, a spingere la commissione giudicante a preferire la coop di Bergamo rispetto alle cremonesi? E perché mai due soli concorrenti? Non c'era nessun altro interessato a venire a Cremona?

marco

17 luglio 2025 17:10

Si sono presentate solo due concorrenti ed è un dato di fatto.
Probabilmente si dava per scontato vincesse quella Cremonese oppure non avevano i requisiti necessari per partecipare....chi lo sa'.
Poi secondo Lei chi è che ha messo nuove regole per il codice degli appalti? Non mi dica il Comune perché non e' vero.
È stato cambiato con un Decreto Legislativo del 2023 ed ha cambiato in toto le modalità di partecipazione.
Ed a questo bisogna attenersi.
Poi ripeto, in questo caso ma come in altre migliaia di casi si è guardato alla minore offerta.
Perché non è stato valutato il punteggio migliore della cooperativa cremonese in ambito di offerta formativa?
Dovrebbe chiederlo alla Commissione .

Stefano

17 luglio 2025 19:19

Probabilmente il Tar ha valutato qualcosa d'altro, e non penso proprio niente di illegittimo rispetto al nuovo codice degli appalti da lei citato, se no semplicemente non l'avrebbe fatto. Ma se l' ha fatto il Tar, poteva farlo anche il Comune. Solo questione di punti di vista differenti, allora, secondo lei ?

marco

18 luglio 2025 13:56

No, semplicemente come al solito chi paga meno i dipendenti (considerati un costo anche in occasione di rinnovi contrattuali) vince.
E non si parla di stipendi da 2/3 Mila euro netti x 8 ore di lavoro ma di molto meno.
E infatti la cooperativa ha perso perché aveva sottostimato il costo della manodopera e aumentato le ore da lavorare.
Niente di nuovo.

Manuel

18 luglio 2025 16:42

Il comune, nel caso avesse potuto impugnare il risultato la gara, avrebbe screditato la commissione (forse anche se stesso) e sarebbe stato accusato di ingerenza.
La cosa stucchevole è l’assurda strategia del silenzio da parte della giunta. Oramai le carte sono svelate, i ricorsi hanno ottenuto soddisfazione, i contro-ricorsi sono stati bocciati o banditi: che ci vuole a stilare una dichiarazione definitiva, esaustiva, pacificatrice, sigillante tutta la vicenda?
Male non fare, paura non avere!
PS: se la questione avesse interessato un’amministrazione di centrodestra, i giudici del TAR sarebbero stati accusati di far politica.