Partiti i lavori di ristrutturazione dell'ex Provveditorato agli Studi di piazza XXIV Maggio: entro la prossima primavera sarà pronto lo studentato con 70 posti letto per gli universitari
Sono iniziati i lavori nello stabile che ospitava l'ex Provveditorato agli Studi in piazza XXIV Maggio: sono stati infatti avviati in questi giorni gli interventi di messa in sicurezza dello spazio dell'ex teatro, il fabbricato più ammalorato del complesso. Il progetto di ristrutturazione - a cura dell'architetto Ezio Gozzetti - prevede che l'intera struttura diventi uno studentato dell'Università Cattolica da 70 posti letto, distribuiti nelle 38 stanze doppie e singole che verranno realizzate nel corpo di fabbrica principale; saranno poi ricavati spazi di uso comune (sala mensa, sala studi) per lo più dislocati al piano seminterrato e nella parte centrale del fabbricato.
Questo intervento vede tre attori principali: l'amministrazione Provinciale, proprietaria dell'immobile messo a disposizione; l'Università Cattolica che attrezzerà e gestirà lo studentato e la Fondazione Arvedi Buschini che realizzerà le opere di ristrutturazione e rifunzionalizzazione nell’ambito del progetto Cremona città universitaria; i lavori si concluderanno entro giugno del prossimo anno ed i tempi di realizzazione sono contingentati in quanto l'opera è finanziata in parte con fondi del PNRR.
L'edificio dalle forme razionaliste (creato come sede della GIL da integrarsi con il complesso della caserma Valcarenghi e con la scuola Costanzo Ciano) ha poi ospitato il provveditorato agli studi prima dell'abbandono degli ultimi anni e del recupero in corso che, entro la prossima primavera, porterà altri 70 posti letto che, sommati ai 143 dello studentato del Politecnico nell'ex caserma Manfredini, permettono alla città di avere un'offerta di posti letto strategica per il lancio di Cremona Universitaria.
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commenti
Michele de Crecchio
18 luglio 2025 00:21
Personalmente non condivido l'inclusione tra gli edifici di gusto "razionalista" di questa pur pregevole costruzione, a suo tempo ben progettata dal cremonese ing. Carlo Gaudenzi. Certamente, dallo stile "razionalista", la abbastanza recentemente dismessa sede del Provveditorato agli Studi (sorta nel 1938 come sede della Gioventù Italiana del Littorio) deriva alcune caratteristiche, come certamente sono la modestia dell'apparato decorativo e la efficace valorizzazione dei volumi che la compongono. Del vero e proprio "razionalismo" non vengono però qui riprese talune caratteristiche, a mio parere fondamentali, come la rinuncia alla "monumentalità" e, soprattutto, alla "simmetria" di planimetrie e di prospetti, vetusta prassi compositiva che, pur spesso portando, nella pratica, a disposizioni ben poco funzionali, risultava però ancora assai gradita non solo al fascismo, ma anche agli altri regimi regimi "autoritari" allora al potere in Europa (la Germania di Hitler, la Russia di Stalin ecc.). Di conseguenza, personalmente, anche nel caso di questo edificio, come di molti altri allora costruiti, ritengo preferibile l'attribuzione al gusto "littorio", piuttosto che al vero e proprio gusto "razionalista" che, soprattutto della autoritaria "simmetria", tendeva a far meno, anche per coerenza con molte altre scelte operate, in altri settori culturali e in quei difficili tempi, dalla migliore cultura europea.
La interessante produzione architettonica dell'ingegner Gaudenzi (e della relativa consorte che ne fu sempre ottima collaboratrice) è stata, anni or sono, giustamente rivalutata grazie agli studi della concittadina Maria Teresa Feraboli, docente al Politecnico milanese. Specializzato nella realizzazione delle "colonie fluviali", l'ing. Carlo Gaudenzi è ricordato, in particolare, per il singolare edificio delle "Colonie Padane", a suo tempo sorto, con forme alludenti ad un piroscafo, su terreno golenale del Po, non distante dalla periferia meridionale di Cremona,
Sabrina
18 luglio 2025 09:09
Grazie x il suo commento, molto interessante