Carenze all'ospedale Oglio Po: cosa dicono sindaci, sindacati, politici?

Immediata la controreplica del Coordinamento dei cittadini/ e per l'Ospedale Oglio Po al documento dell'Asst di Cremona.

Il Coordinamento dei cittadini/e per l’Ospedale Oglio Po prende atto del sollecito riscontro dell’Asst in merito alle criticità rilevate, deve tuttavia evidenziare che le risposte fornite non solo non sono complete e soddisfacenti, ma aprono ulteriori problematiche.

Come già esposto nel precedente comunicato, la percezione condivisa dalla maggior parte dell’utenza è la sostanziale indifferenza delle autorità sanitarie alle ragioni dei pazienti, ai disagi e difficoltà dovute sia al loro stato di salute, che all’età ed alla fragilità connesse a specifiche circostanze (gravidanze, invalidità, malattie oncologiche ecc...), peraltro confermata dal paragrafo in cui si dichiara che “ la maggior parte delle attività dell’Asst di Cremona rispettano una organizzazione di carattere aziendale”. Perciò, se viene considerato ininfluente che gli specialisti operino indifferentemente a Cremona o a Casalmaggiore, non è affatto indifferente costringere le persone a sobbarcarsi 90 km a/r per recarsi in città, quando potrebbero essere assistiti nel proprio distretto. La gestione “aziendalistica” della salute ci considera come pacchi postali da manovrare a piacimento, ma ciò collide con l’articolo 32 della Costituzione che afferma l’inviolabilità della dignità e del rispetto della persona umana.

Ci aspettiamo fatti, non parole.

Precisiamo quindi le questioni rimaste inevase nella risposta di ASST:

Partorienti, il trasporto in urgenza è sempre garantito: Quando una donna gravida si presenta al Pronto soccorso di Oglio Po viene prontamente presa in carico, come tutti gli altri pazienti. Nella struttura, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16, sono presenti un ginecologo e un’ostetrica che, al bisogno, intervengono con tempestività (fast-track). Il trasporto in urgenza della donna gravida, come per gli altri pazienti, è sempre garantito

• Nell’era dell’intelligenza artificiale può darsi che i nascituri si presentino nei giorni e negli orari d’ufficio, ma fino a prova contraria questo non ci risulta, vedi il caso recente di una partoriente arrivata in ospedale alle 10 di sera e invitata a raggiungere in autonomia un altro ospedale , col rischio di partorire in auto. Non è stata neppure confermata l’esistenza della famosa ambulanza che avrebbe dovuto compensare la chiusura del punto nascita e dei reparti di ginecologia e ostetricia e che dovrebbe essere in dotazione stabile all’ospedale OglioPo.

• Per quanto riguarda il Pronto Soccorso, già in affanno per la chiusura del reparto di Medicina, con le ferie estive del personale è ulteriormente in difficoltà e non può presidiare tutte le emergenze.

• I 25 MILIONI SERVONO PER ANTISISMICA, FACCIATE E COPERTURA. Il finanziamento di 25milioni di euro destinato all’Ospedale Oglio Po, stanziato per il 95% dal Ministero della Salute e per il 5% dalla Regione Lombardia, è finalizzato all’antisismica, alla riqualificazione strutturale delle facciate, dei serramenti e della copertura del monoblocco.

  Poiché come disse qualcuno “a pensar male si fa peccato ma ci si indovina”, ci chiediamo se la riqualificazione della struttura esterna non serva a rendere l’Ospedale più appetibile ai privati...mentre nel frattempo si assiste alla parodia di “Sotto il vestito, niente” (Vanzina docet)

  CHIRURGIA SENOLOGICA, LE REGOLE LE STABILISCE AGENAS - I criteri di sicurezza stabiliti dall’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali (Agenas) per l’attività di chirurgia senologica prevedono requisiti individuali (ogni chirurgo senologo deve eseguire almeno 50 interventi su nuovi casi di tumore mammario ogni anno come primo operatore in sala) e requisiti della struttura (una “Breast Unit” deve trattare almeno 150 nuovi casi di tumore al seno all’anno per essere riconosciuta come centro di senologia di alta qualità).

  Il reparto di senologia di Oglio Po è già apprezzato così com’è; se non raggiunge i numeri richiesti dalla statistica può dipendere dalle liste d’attesa e dal fatto che al momento delle prenotazioni delle visite le agende sono sempre “chiuse”, costringendo le pazienti a recarsi altrove. In base alla delibera del 2020, si può conservare un reparto, nel caso di volume inferiore, se è stato ottenuta dall’ATS di riferimento l’approvazione di un progetto operativo di attivazione/ potenziamento di una Breast Unit interpresidio o interaziendale, rispettoso delle indicazioni previste dalla normativa nazionale o regionale vigente, come pensiamo sia nel nostro caso.

• Non è corretto inoltre“fare parti uguali tra disuguali”, poiché a Cremona i chirurghi di senologia sono 4 e si occupano solo di questa specialità, mentre in Oglio Po il dott. Sabag si occupa anche di altre categorie patologiche, per cui se venisse sottratto a beneficio di Cremona, resterebbero scoperti gli altri interventi, mancando ancora il primario di chirurgia.