Motta Baluffi piange Virginio Quarenghi: una vita per la famiglia, il lavoro e la sua terra

Un custode attento dei saperi di un tempo, un uomo che ha dedicato la sua vita alla famiglia, al lavoro. Una di quelle persone che, all’interno di una piccola ma bella comunità di campagna, fa piacere incontrare anche per un semplice scambio di battute, per due chiacchiere, che con la loro stessa presenza rendono viva la comunità stessa. Motta Baluffi piange, in queste ore, la scomparsa, all’età di 75 anni, di Virginio Quarenghi, molto conosciuto e stimato in tutto il paese rivierasco ed anche nei centri vicini.
Per anni alle dipendenze di un importante macello del cremonese, aveva mantenuto la passione per la norcineria, da autentico e prezioso custode di antichi saperi e grandi sapori. Sapeva confenzionare e preparare salumi con maestria straordinaria, mettendoci il cuore prima ancora delle mani ed era proprio in quell’arcano “meccanismo” che sapeva sempre tirare fuori il buono, il genuino, il meglio.
Profondamente legato alla famiglia, al lavoro, alla sua terra si è costantemente distinto per quelle qualità di uomo gentile e disponibile, allegro e sensibile che lo hanno portato ad entrare nel cuore di tante persone, insieme a quella semplicità che lo ha reso speciale. Tra le sue amicizie, anche quella col grande fotografo cremonese Ezio Quiresi (di cui ricorre il centenario della nascita ed il quindicesimo della morte) col quale ha sempre avuto un legame profondo. Era stato proprio Quiresi ad immortalare il suo matrimonio. Per tutti, a Motta Baluffi, era semplicemente “Gigio”.

Virginio Quarenghi ha lasciato la moglie Marta, il figlio Davide, gli amatissimi nipoti Giada e Christian, i cognati, i cugini Silvia e Silvano. La camera mortuaria è allestita oggi, giovedì 31 luglio, all’ospedale maggiore di Cremona, fino alle 12 e dalle 15 alle 18, mentre i funerali sono fissati per domani mattina, venerdì 1 agosto, alle 10, nella chiesa parrocchiale di Motta Baluffi.  

Eremita del Po