Studenti in piazza per manifestare contro il modello scolastico: in tanti anche a Cremona, davanti alla chiesa di San Vincenzo

Roma, Milano, Torino, Fermo, il comune nelle Marche dove studiava Giuseppe Lenoci, il ragazzo che ha perso la vita in un incidente durante uno stage. In tante piazze italiane, compresa Cremona, oggi gli studenti hanno manifestato sui temi caldi che riguardano la maturità, l’alternanza scuola-lavoro, il benessere psicologico, la mancanza di spazi e la mancanza di attualità dei programmi.

A Cremona a raccogliere e rilanciare l’iniziativa è stato il Collettivo studentesco “Il Megafono”, che ha chiamato a raccolta un buon numero di studenti dalle 8 davanti alla chiesa di San Vincenzo. “In tutta Italia - ha spiegato il Collettivo in un post in cui aderiva alla mobilitazione nazionale -, da mesi, dilagano scioperi, occupazioni e cortei studenteschi, scaturiti dalla rabbia e dalla frustrazione, ormai incontenibili, di noi giovani, che siamo stati prontamente ignorati o in alternativa attaccati dalle istituzioni durante gli ultimi due anni. Ignorare le grida sporadiche di pochi è facile, ma quando le piazze delle più grandi città d’Italia si riempiono di ragazz* che invocano all’unisono il cambiamento, rimanere inermi diventa impossibile. Pur di non ascoltare gli student*, si è preferito manganellarli a sangue, ma questo non è bastato per metterci a tacere ancora una volta, anzi, le piazze continuano a venire assediate e le lezioni ad essere sospese. I risultati stanno iniziando ad arrivare, stiamo attirando l’attenzione, ma non ci è ancora stata data voce per davvero. E’ per questo che è importante questo sciopero: l’aria sta davvero cambiando solo quando inizia a muoversi anche tra le vie delle città di provincia. Per questo dobbiamo scendere in piazza anche qui a Cremona. Il cambiamento è anche nelle nostre mani, anche noi vogliamo rivendicare il diritto di essere ascoltati”.

Le foto in alto a scorrimento sono di Gianpaolo Guarneri - Studio B12