Tommaso Barbieri non ha dubbi: “La salvezza è l’unica cosa che conta. Nicola e il suo staff grandi persone. Vardy ha fame”
Nell’intervista concessa, nei giorni scorsi alla Gazzetta dello Sport, l'esterno della Cremonese Tommaso Barbieri ha parlato della sua esperienza alla Juventus ricordando il match giocato allo Stadium contro il PSG in Champions: "Mi stavo scaldando e sono stato chiamato per i minuti finali. Contro Mbappé, Messi e Sergio Ramos. I primi istanti non avevo coscienza di quello che stava succedendo. È stato il giorno più bello della mia vita. E ho pensato: “Stai giocando la Champions, ora fai quello che devi fare e goditela. E nei ricordi anche un'amichevole giocata a 16 anni, quando vestiva la maglia del Novara, contro i bianconeri di Cristiano Ronaldo: "Giocavo nel Novara, ero stato aggregato alla prima squadra e già mi sembrava un sogno. Ci chiamano a fare un’amichevole alla Continassa. Gioco un tempo e devo marcare Ronaldo. Lì per lì cerchi di non pensarci: è andata abbastanza bene e a fine gara mi ha pure regalato la maglia”. E sulla sua attualità grigiorossa, Barbieri così si è espresso: “La salvezza è l’unica cosa che conta. Vardy? Colpisce la sua umiltà, la voglia di lottare, la fame che ha. Ti incita sempre anche quando sbagli, è uno che ti spinge a non mollare mai. Nicola? Oltre a essere un bravo allenatore è anche una grandissima persona e così il suo staff. Ci spinge a dare tutto in campo, è un grande motivatore e lo dimostra con i fatti. È l’allenatore che ha utilizzato più giocatori, sa coinvolgere tutti".
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