Un progetto politico che rafforzi il ruolo della nostra provincia
Ritengo la mia una candidatura in vista di uno scenario nuovo dove i soliti schemi sono superati nell’ottica di un lavoro condiviso pro territorio e di crescita in una prospettiva sostenibile e inclusiva.
Alla luce di un quadro politico in continua evoluzione, è sicuramente una candidatura coraggiosa visto il quadro attuale della situazione politica nella provincia di Cremona.
Una opportunità per il nostro territorio e per tutta la provincia di Cremona.
In particolare vogliamo rafforzare la sanità pubblica per una questione di equità sociale in tutta la Provincia di Cremona.
La sanità pubblica deve garantire i servizi sanitari e socio-sanitari con omogeneità territoriale, creando network-rete di relazioni tra il “centro” e la “periferia” del sistema salute.
Risollevare la sanità lombarda significa ridare il primato al servizio pubblico, al quale deve necessariamente gravitare il privato nei termini di modelli organizzativi e gestionali a favore del welfare pubblico; il privato quale strumento ausiliario al servizio del pubblico.
In tal senso, implementare la medicina territoriale facendo dialogare in modo concreto e fattivo i MMG (Medici di Medicina Generale) e i PLS (Pediatri di Libera Scelta), avvalendosi della collaborazione con altre professionalità, quali gli IFEC (Infermieri di Famiglia e di Comunità) e favorendo lo sviluppo di integrazioni multiprofessionali.
La nostra Provincia ha bisogno di un progetto politico che sappia rafforzare la sua dimensione internazionale, la crescita economica, il progresso scientifico e culturale, l’inclusione sociale.
Una politica, che metta al centro la persona con i suoi desideri e la naturale ambizione di costruirsi un futuro migliore sostenendola nei momenti di fragilità.
Una politica regionale che dia la possibilità ai giovani di costruirsi una famiglia, politiche sociali a sostegno della famiglia, a sostegno della donna e della maternità. Abbiamo una sfida importante ossia combattere il calo demografico che affligge i piccoli comuni.
Fondamentali i servizi per la conciliazione vita/lavoro:
alloggi protetti per anziani, potenziamento servizi per la scuola dell’infanzia realizzazione di asili nidi innovativi e con servizi aggiuntivi extrascolastici
alleggerire il più possibile le rette scolastiche in base all’ISEE.
Rappresentare le persone più fragili, incrementare i servizi sociali a favore delle persone con disabilità
Nello specifico, nella nostra provincia serve una maggiore valorizzazione dei settori trainanti.
Serve una cooperazione fra tutte le filiere per ritornare a pianificare le possibilità di crescita e di sviluppo.
Con il suo potenziale nel territorio casalasco, cremonese e cremasco siamo leader in Italia e nel mondo in diversi settori:
• filiera del latte
• filiera della carne
• filiera dei prodotti da forno
• filiera del dolce
• filiera del pomodoro
• cosmesi
• siderurgia
• filiera della musica
Dobbiamo aiutare le eccellenze del territorio cremonese a crescere con un piano di sviluppo di medio -lungo periodo con scenari innovativi e azioni coerenti secondo una visione strategica per i nostri imprenditori.
Creare offerte formative reali e utili alle aziende che ora hanno difficoltà a trovare tecnici specializzati nelle specifiche aree di interesse sul nostro territorio.
Serve investire sulle infrastrutture di fondamentale importanza per aumentare capacità produttiva ed esportazione merci, autostrada Cr-Mn e opere compensative in primis. Tutto il trasporto pubblico locale va rivisto ed adeguato alle esigenze
Solo lo sviluppo supera la disuguaglianza e porta uguaglianza. Uno sviluppo nuovo sostenibile, di qualità ed inclusivo.
Partire con dei progetti pilota nei piccoli comuni, ricordo che in Lombardia sono 1048 i piccoli comuni con una popolazione sotto i 5000 abitanti, che portino alla rivalorizzazione dei piccoli comuni in termini di crescita demografica, in termini di servizi indispensabili alla persona, in termini di medicina territoriale di trasporti, di innovazione digitale, solo cosi andremo a ridurre quel gap sociale che si è creato tra i medi grossi centri urbani con i piccoli comuni.
Piccoli comuni che hanno bisogno di supporto nel percorso di digitalizzazione oltre che di fondi.
Siamo in ritardo ed è urgente affrontare con coerenza il discorso di indipendenza energetica dei comuni, di qualità dell’aria.
Dobbiamo guardare al futuro per aumentare le nostre capacità di produzione, tenere il passo con la conversione industriale e tutelare ambiente e cittadini.
Questi sono solo alcuni dei motivi per i quali non possiamo perdere l'occasione di avere una rappresentanza forte in regione per la Nostra provincia di Cremona.
Una rappresentanza civica che non deve sottostare a scelte partitiche dettate dall’alto, ma che lavora solo per il bene del territorio.
Assieme si può!
Candidato per la lista Letizia Moratti presidente
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