9 febbraio 2023

Ciofani: "Il nostro impegno non deve prescindere dalle motivazioni che ti danno la città, i tifosi e la società"

Al termine dell’allenamento di oggi, il capitano grigiorosso Daniel Ciofani, ha avuto modo di incontrare la stampa e parlare del momento che sta vivendo a Cremona e con la Cremonese in campionato ed in Coppa Italia.

Ciofani è arrivato a Cremona nell’agosto 2019, dove ha disputato 137 partite, segnando 27 gol e fornendo 2 assist. In questa stagione è sceso in campo 18 volte (5 da titolare con 454’ di impiego) segnando 3 reti. 

I numeri parlano chiaro: ‘I numeri e le partite fin qui giocate dicono che siamo ultimi e che siamo una squadra in difficoltà e non si può negare. Noi però non possiamo prescindere dalle motivazioni, perchè giochiamo in Serie A e ognuno di noi ha un amor proprio. Quando il risultato non arriva siamo i primi ad essere amareggiati. Dopo la partita con il Lecce avrei voluto mettermi come uno struzzo con la testa sotto la sabbia, perché la sensazione che ti dà una sconfitta è quella. Le motivazioni le si devono trovare per la passione per questo lavoro che è una passione, per amore di questa società, di questa città e dei suoi tifosi e non sono poche. Dobbiamo continuare a giocare, offrire prestazioni migliori rispetto alla gara contro il Lecce sperando di ottenere più punti possibili’.

Prossima fermata Napoli: ‘Ci stiamo preparando alla sfida contro il Napoli lavorando sodo sugli errori fatti nelle partite giocate da quando è arrivato mister Ballardini, per reparti e con richieste precise, anche vedendo a video gli errori. Oltre al discorso fisico e tattico c’è la componente mentale che ora viene un po’ meno, perché quando giochi e non ottieni i risultati, così come capitato sabato scorso dove fino al gol del Lecce è stata una gara equilibrata, vai in difficoltà come purtroppo è accaduto altre volte in questa stagione’.

Bene Coppa, male campionato: ‘Alcune partite di campionato sono state giocate in modo simile alla Coppa, dove è una partita secca, giocando contro squadre forti che facevano la partita e potevamo giocare di rimessa. A differenza di sabato scorso contro il Lecce quando dovevamo fare noi la partita e non riuscivamo a creare andando in difficoltà e sembrando  spenti. In Coppa anche chi ha qualità può fare fatica a trovare gli spazi, noi ci siamo difesi bene offrendo prove di qualità, poi quando siamo ripartiti, lo abbiamo fatto in modo cinico. Sarebbe piaciuto a tutti ripetere in campionato i risultati di Coppa, ma non ci siamo riusciti, come siamo dispiaciuti per non aver vinto neppure una partita, ma noi dobbiamo continuare a lottare’.

La maledizione degli scontri diretti: ‘Sono gare difficili da giocare, a parte Verona dove siamo andati subito sotto ed è diventata una montagna insormontabile, le altre partite le abbiamo approcciate bene e sono state in equilibrio fino a che l'episodio è andato contro. Non vuole essere un alibi e non ne cerchiamo, dobbiamo essere più bravi a far sì che questo non accada. Il campionato dice che siamo fragili di squadra e ne siamo amareggiati, sembrerò ripetitivo, qualcuno potrà dire che sono banale, ma dobbiamo continuare a lottare.’.

Il rapporto con il Ballardini: 'Ho conosciuto il mister da avversario e prima ancora quando ero ragazzino a Pescara, dove lo ho avuto nel mese di preparazione. È una persona molto pacata, molto chiara ed ha un’autorevolezza tale che si fa sentire quando serve. Il suo impatto è stato molto positivo all’interno dello spogliatoio. Il modulo è rimasto lo stesso, le richieste di Ballardini sono molto chiare, soprattutto su alcuni principi che noi siamo riusciti a recepire in modo chiaro e netto. Alcune cose sembravano banali, ma ripetute in un certo modo siamo riusciti a coglierle’.

La sconfitta più amara: ‘La partita contro la Sampdoria è stata la partita che abbiamo giocato meglio e che abbiamo perso sullo sviluppo di una palla inattiva. Quella forse è la sconfitta che fa più male, perché era una di quelle che meritavamo di vincere per quanto espresso in campo’.

Con Okereke c’è feeling: ‘Per caratteristiche, Okereke è l’attaccante con cui mi trovo meglio. Lui ha una grande capacità di andare in profondità e io di venirgli incontro. C’è feeling perchè è un ragazzo splendido, da quando è arrivato c’è stata subito simpatia reciproca. Fino ad ora ho giocato solo una partita con Dessers, a parte qualche spezzone, ed è stata quella contro il Lecce ed è facile così dire che non possiamo giocare insieme perchè abbiamo perso e malamente, ed è sbagliato.’

L'apprezzamento dei compagni: ‘Forse potevo fare qualcosa in più, però calcolando il minutaggio soprattutto della prima parte di stagione sono riuscito ad essere abbastanza decisivo. Ma con questo modo di giocare un attaccante con le mie caratteristiche può essere fondamentale anche se non tocca palla. Anche il Verona con Djuric, sembra che abbia cominciato la risalita, perchè scavalchi il pressing avversario e se perdi palla la perdi lontano dalla tua porta, obbligandoli a fare più fatica a ripartire. Queste sono le mie caratteristiche, per molti non sarò il giocatore che ruba l’occhio, perché non salto l’uomo, non ho uno strapotere fisico in velocità. Però giocare la palla di prima e pressare gli avversari sono state sempre le mie caratteristiche, come giocare dentro l'area e farlo e giocare per i miei compagni. Sicuramente un attaccante vorrebbe sempre fare qualche gol in più, ma l’importante è avere l’apprezzamento dei compagni, che per me è più importante dei titoli dei giornali o degli apprezzamenti di un occhio meno esperto’.

Testa al campionato, ma la coppa…: 'Non abbiamo avuto tempo di godersela, perché dopo Roma abbiamo avuto solo un giorno e mezzo per preparare la partita contro il Lecce, Però ad aprile avremo questo doppio impegno importante, speriamo di arrivarci con ancora più consapevolezza e con qualche punto in più i classifica in campionato. Adesso fino ad aprile ci concentreremo sul campionato e continuare a lottare per la società, per noi stessi e per questa città’.

 

Daniele Gazzaniga


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