Con il Palermo una sconfitta senza alibi. Attacco senza peso e cambi tardivi. Le pagelle
La sconfitta del Palermo non ha alibi, neppure quello di essere stata in balìa di un arbitro palesemente di parte. La curva ha applaudito la prestazione della squadra ma, a fronte di una partenza ampiamente deludente ed anche peggiore dello scorso campionato, il malcontento non solo si intuisce, ma tra i tifosi si sente.
Forse le aspettative per questa stagione sono tante (visto il mercato che la società sta conducendo), i tifosi hanno risposto con un record di abbonamenti, ma certamente non si può pretendere di ammazzare il campionato ad agosto.
Certo è che 3 punti conquistati su 9 a disposizione, con 2 partite in casa ed un gol su rigore all’attivo, qualche perplessità (nel migliore dei casi) la crea.
Del resto il passaggio inaspettato del ds grigiorosso Giacchetta in sala stampa, ha suscitato più dubbi che perplessità: se avesse voluto denunciare un arbitraggio scandaloso lo avrebbe fatto in modo diretto e non aspettando la domanda dai giornalisti presenti. C’è il sentore che la società abbia voluto mandare un segnale chiaro ai tifosi: il momento non è semplice e stiamo monitorando la situazione.
Tornando alla gara, la Cremonese ha fallito la ghiotta occasione di battere un Palermo in grande difficoltà che, al netto di una prestazione peggiore persino di quelle viste nella scorsa stagione, rimane una delle dirette concorrenti alla promozione,
La sconfitta con il Palermo, per quanto visto in campo è immeritata, ma non esente da responsabilità, a maggior ragione contro una squadra che per almeno 60’ ha subito la pressione della Cremonese. La differenza l’hanno fatta le mosse degli allenatori: Dionisi è stato bravo ad intuire il calo dei grigiorossi, Stroppa ha aspettato troppo per limitarlo. E’ stato premiato il coraggio dell’allenatore rosanero, che inserendo Brunori e Insigne, ha indovinato la mossa vincente.
Primi cambi al minuto 70’, quando già alcuni giocatori avevano la spia della riserva accesa. Bravo Dionisi ad accorgersene e a inserire i due attaccanti Insigne e Brunori, ancor prima che Stroppa prendesse le sue contromisure per cercare di riavviare il motore grigiorosso.
Legittima, ma discutibile, la scelta di Stroppa di schierare Tsadjout come terminale offensivo: bravo a difendere la palla, a fare a sportellate, ma non certo ad inquadrare la porta. Caratteristica risaputa eppure, al netto delle loro condizioni fisiche, è stato preferito a Bonazzoli, Nasti, De Luca, Falletti e Johnsen.
Ancora una volta ai tifosi grigiorossi, non resta che snocciolare le statistiche sulla superiorità nel possesso palla, nei passaggi, cross e ‘compagnia cantante’, ma il dato ineluttabile che ha determinato la sconfitta dei grigiorossi, è quello dei tiri in porta (18 di cui solo 4 nello specchio), a fronte dei soli 5 del Palermo (3 nello specchio) ed 1 gol.
Stroppa, nel dopo partita, si è detto orgoglioso della prestazione della squadra e fiducioso sul proseguo della stagione. “il nostro lavoro è far arrivare la squadra davanti alla porta e ci arriviamo. Arriveranno anche i gol”.
Una speranza che la maggior parte dei tifosi grigiorossi vorrebbe vedere esaudita, ma servono i fatti e non le parole. Per questo motivo a Reggio Emilia sabato prossimo, contro il Sassuolo, servirà una risposta concreta ed attendibile. Poi la sosta e le prime riflessioni...
LE PAGELLE DEI GRIGIOROSSI:
FULIGNATI 6.5: decisivo su Gomis nel secondo tempo. Alleggerisce bene in fase di costruzione.
ANTOV 6: gli scappa Di Francesco nell’azione del gol, per il resto una buona gara in entrambe le situazioni di gioco.
BIANCHETTI 6: annulla Hernry (poca roba) e si mette a disposizione della squadra anche in fase di possesso.
LOCHOSHVILI 5: buona prestazione macchiata dal ritardo su Insigne in occasione del gol e sull’espulsione a partita finita.
ZANIMACCHIA 6: corre, cambia fascia, si accentra, ma gli manca un po’ di precisione nell’ultimo passaggio. 70’ BARBIERI 6: ha fisico e velocità, a volte impreciso, ma un giocatore che si adatta bene al ruolo.
COLLOCOLO 6: In appoggio a Zanimacchia sulla destra del campo. Gli manca lo spunto per sfondare.
MAJER 6.5: un buon esordio stagionale. Essenziale nei passaggi, ma sempre precisi ed utili alla manovra. Gli viene annullato un gol regolare e ne sbaglia uno nel finale.
VANDEPUTTE 6: dà il meglio quando si allarga o trova spazio tra le linee avversarie. Ancora una volta gioca in una posizione che non gli permette di rendere come potrebbe. 70’ JOHNSEN 6: sta bene, è uno dei giocatori più ispirati e si vede. Sfiora un euro gol. Eppure parte dalla panchina.
SERNICOLA 6.5: domina la fascia e sfiora la rete con un gran tiro deviato in angolo ad inizio ripresa. 85’ DE LUCA: s.v.
VAZQUEZ 6.5: muove tantissimi palloni e lo fa con la solita classe. Gli manca un riferimento offensivo da servire. Esce stremato e tra gli applausi. 78’ BONAZZOLI: s.v.
TSADJOUT 5.5: lotta, si impegna, da una mano alla squadra. Ha due occasioni che sbaglia entrambe, ma non ha l’istinto del bomber. Scelta discutibile per il ruolo assegnato. 69’ NASTI 6: veloce e bravo a leggere i movimenti dei compagni. Speriamo abbia più spazio in futuro.
STROPPA 5: con questo Palermo si doveva vincere e quindi osare (a maggior ragione per quello che si è visto in campo). Per questo motivo scelta di Tsadjout dal 1’ è incomprensibile, quanto ai cambi, se fossero stati fatti ad inizio del secondo tempo, si sarebbe potuto evitare quel vuoto di energie psicofisiche che è costato la sconfitta.
PALERMO: Desplanches 6.5; Pierozzi 5.5 (58’ Diakite 6); Ceccaroni 6; Nikolaou 6; Lund 5.5; Blin 5.5, Gomes 6.5, Ranocchia 5 58’ Verre 6); Di Mariano 6 (70’ Insigne 6.5); Henry 5 70’ Brunori 6.5); Di Francesco 6.5 (85’ Baniya sv). DIONISI 6.5
ARBITRO: Fourneau 4
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