28 dicembre 2022

Cremonese, si riparte con la stessa rosa di giocatori ma deve cambiare l'atteggiamento

Se la figura centrale del rilancio grigiorosso sarà senza dubbio mister Alvini, a chiudere il cerchio e fare fruttare il lavoro in allenamento, dovranno pensarci i giocatori che andranno in campo.

La squadra in questo inizio di stagione, ha dimostrato solo una parte delle sue potenzialità e di conseguenza i suoi limiti, da qui la necessità di completare il percorso di crescita, sia tattico che tecnico, per recuperare credibilità e punti in classifica.

La necessità di dover rivoluzionare ampiamente la Rosa di giocatori che aveva conquistato la serie A a Como, è apparsa al tempo stesso una sfida tanto stimolante quanto rischiosa. Alla società va dato atto di essersi mossa per tempo, ma a parte l’acquisto di qualche giovane promettente, a fronte di un mercato nazionale con poca offerta e molte pretese, ha preferito ripiegare su mercato estero, ricco di opportunità, ma anche di incognite.

A fine mercato i giocatori rimasti dalla stagione appena conclusa,si contano su due mani, mentre dei nuovi arrivi 8 sono stranieri che hanno già giocato (o giocano) in Italia, mentre 6 sono quelli che arrivano da campionati esteri. Un gruppo che in concomitanza con la nuova guida tecnica, ha creato un elevato numero di aspettative, in parte soddisfatte da sprazzi di un gioco propositivo ed aggressivo, ma per lo più disattese, con la crescente consapevolezza che il piano tecnico e quello tattico raramente abbiano trovato la perfetta sovrapposizione e quindi i risultati attesi.

Il lavoro fatto in questo ultimo mese al centro sportivo G.Arvedi, che si chiuderà con l’amichevole di domani allo Zini contro l’Udinese, dovrà dare una risposta concreta ai dubbi emersi e dare modo alla squadra di esprimersi al massimo delle sue potenzialità.

Nel frattempo la società, che a suo tempo aveva ammesso alcune carenze nell’organico, si è già proiettata sull’imminente fase di calciomercato invernale. Sicuramente qualche innesto ci sarà, ma è bene tener presente che difficilmente una diretta concorrente andrà a potenziare con una cessione l'organico di una rivale, e come sempre chi ha i giocatori ‘buoni’ se li tiene stretti. Sostanzialmente potrebbero essere le big a proporre giocatori fuori organico o giovani che trovano poco spazio (come è già accaduto negli scorsi campionati), ma il mercato di serie A ha dinamiche completamente diverse da quelle delle serie inferiori.

A questo va aggiunto, come già ribadito dal ds Giacchetta, che la casacca grigiorossa offre uno scarso ‘appeal’, ma su questo punto mi pare doveroso dissentire: la Cremonese è una società modello in tutti i sensi, un esempio che potrebbe rivelarsi una grande opportunità di crescita per i giovani talenti e di rilancio  per giocatori più esperti.

Si riparte quindi dalla rosa di giocatori con cui avevamo giocato ad Empoli, ma con la convinzione che vi siano ancora buoni margini di crescita e quindi di prestazioni. Il lavoro e l’esperienza acquisita in questi mesi sarà fondamentale quanto lo saranno in pari misura (se non di più) la determinazione, il coraggio, la fame e l’attaccamento alla maglia ed ai suoi valori che la squadra sarà in grado di mettere in campo fin dalla partita di martedì prossimo contro la Juventus allo Zini.

 

Daniele Gazzaniga


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