16 gennaio 2024

Il Pagellone di Cremonese-Cosenza: Antov simbolo della caparbietà della squadra, Coda troppo isolato

Non era semplice ripartire dopo 2 sconfitte e la consapevolezza di dover centrare la vittoria per dare un segnale forte ad un campionato, che sta rivelando delle concorrenti tanto agguerrite quanto fuori dai pronostici di inizio stagione. Proprio per questo la prestazione della squadra, deve essere valorizzata soprattutto in funzione del risultato finale.

Il fatto che i grigiorossi abbiano conquistato, al netto di una prestazione non esaltante, la quinta vittoria consecutiva allo Zini senza subire reti e rimanendo la miglior difesa del campionato, rappresenta un grande valore aggiunto, che potrà essere determinante nel proseguito del campionato per il raggiungimento dell’obbiettivo finale.

Il fatto che la vittoria sia arrivata grazie alla rete di un difensore, al decimo degli undici corner guadagnati (contro 2 soli subiti) non è un caso, ma frutto di un forcing ed uno schema che porta sempre in area i tre centrali grigiorossi.

Di partite come queste ne abbiamo viste molte e ne vedremo molte altre, con squadre rognose e bisognose di punti, dove un episodio può cambiare l’esito della gara in un senso o nell’altro.

Al netto di 3 nitide occasioni da rete nel primo quarto d’ora (e zero subite), nel primo tempo la Cremonese è apparsa in difficoltà sul pressing alto del Cosenza, che andava ad ostacolare la costruzione dal basso (a volte eccessiva) correndo anche qualche rischio di troppo.

A Stroppa va dato merito di non aver tergiversato, inserendo 2 punte ad inizio ripresa e modificando le posizioni di alcuni giocatori. Questo ha allentato la presa dei silani e dato più profondità al gioco, quello che è mancato nella prima parte di gara, quando Coda troppo spesso si è ritrovato a giocare a ridosso del limite dell’area avversaria.

Il gol di Antov, su perfetto assist di Zanimacchia da corner (uno dei pochi battuti direttamente in area), è stato il premio alla perseveranza ed alla determinazione di cercare la vittoria.

JUNGDAL 7: nel primo tempo devia sul palo un tiro in porta di Tutino a cui poi viene fischiato il fuorigioco. Nella ripresa fa una parata strepitosa su tiro di Zuccon e si ripete su Marras al 90’. Rischia qualcosa quando pressato, ma migliora a vista d’occhio.

RAVANELLI 7: decisivo al 60’ quando toglie la palla dal piede di Marras davanti a Jungdal. Si becca un’ammonizione per coprire un errore di Bianchetti e neutralizza Tutino.

BIANCHETTI 6: lo si vede spesso a ridosso dell’area avversaria a supporto di Sernicola e Zanimacchia. Qualche sbavatura in impostazione, ma da una sua percussione arriva il calcio d’angolo decisivo. 78’ LOCHOSVHILI 6: non era facile entrare in un momento così delicato, ma dimostra grande carattere e concentrazione.

ANTOV 7.5: Una prestazione sontuosa, gioca con grande attenzione e grande determinazione. Il gol è un premio a questa prima parte di stagione.

SERNICOLA 5.5: inizia a sinistra e finisce a destra, meno efficace del solito.

GHIGLIONE 6: l’assist per il palo colpito da Zanimacchia conferma comunque il buono stato psico fisico. 46’ OKEREKE 6.5: in termini di occasioni non incide, ma apre varchi e dà profondità al gioco. Nell’ultimo quarto d’ora torna a difendere e guadagna l’ultimo angolo che chiude la gara.

COLLOCOLO 6: costretto sulla difensiva non disdegna gli inserimenti, copre Ghiglione e dà una grossa mano a Castagnetti.

CASTAGNETTI 7: al solito fa girare la squadra con grande intelligenza e visione di gioco. Nell’ultimo quarto d’ora fa da scudo alla difesa.

ZANIMACCHIA 7: il ruolo di interno sembra frenare un pò le sue corse, ma sta diventando un importante jolly per lo schieramento di Stroppa. Sfortunato in occasione del palo, splendido l’assist su corner per Antov. 85’ QUAGLIATA SV

VAZQUEZ 5.5: due occasioni da rete, tanto lavoro dietro le linee con qualche errore, ma chi non ne fa? In questa squadra resta una pedina importante. 88’ MAJER SV

CODA 5.5: Micai gli toglie la gioia del gol, la sensazione è che, senza una vera spalla, non sia sfruttato a dovere. 46’ TSADJOUT 6.5: entra con grande voglia di fare. Punta spesso l’area, un paio di belle ripartenze ed un assist sfortunato a Vazquez chiuso all’ultimo momento. Merita spazio e fiducia, magari come spalla di Coda.

STROPPA 6.5: fare bene il giro di boa evitando guai non era scontato. Difende a spada tratta Coda (che non si può dire stia vivendo un periodo fortunato), ma dovrebbe aiutarlo dandogli una spalla con cui si possa alternare nella fase di costruzione e conclusione.

Daniele Gazzaniga


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commenti


Alberto

16 gennaio 2024 07:11

A parte che non mi pare abbia demeritato o fatto peggio di altri, Coda se sta bene dopo un tempo non lo cambierei mai. Eventualmente sarebbe stato opportuno affiancargli un'altro attaccante per non lasciarlo troppo solo, limite che evidentemente non dipende da lui