Se n'è andato Gibellini, un pezzo di storia grigiorossa poi diventato un grande fotografo naturalista
L'ultimo incontro qualche mese fa, lungo via Diritta la magnifica strada che dalla zona di via Flaminia arriva fino alla chiesa di San Sigismondo. Con alcuni amici eravamo incantati dal passaggio di alcune cicogne. In bicicletta arrivò lui, il "Gibe", mito dei popolari dello Zini a metà degli anni Sessanta. Due chiacchiere veloci sulle cicogne, sugli ibis, sulla meraviglia che la tanto bistrattata natura cremonese ancora riserva a chi la sa osservava, come capitava a lui diventato uno straordinario fotografo naturalista dopo aver lavorato per tanti anni in ospedale nel reparto di psichiatria. Mostre fotografiche, pubblicazioni e quell'associazione dei Fotografi Naturalisti Cremonesi che lui aveva voluto e fondato. "Ma davvero ti ricordi di me, di quando giocavo nella Cremo?". Certo Gibe e gli ho ricordato la trasferta di San Secondoibn pullman con partenza dal bar Ariston e gli ho snocciolato quella formazione che ha vinto la serie D nel 1968. Poi un abbraccio e via.
Se n'è andato oggi Luigi Gibellini, classe 1946, originario del bresciano diventò il mediano di quella Cremonese dei cremonesi che vinse il campionato di serie D nel 1967-68. Piedi buoni, grinta e tanta corsa, Gibellini era uno dei beniamini dei tifosi. Aveva esordito nella Cremonese in serie C nel 1965-66. Con la maglia grigiorossa ha disputato tre campionati (una trentina di partite e un paio di gol) prima di giocare nella Leoncelli di Vescovato. La sua ultima apparizione allo Zini è stata il 26 settembre 2018 in occasione dei festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della vittoria del campionato 1967/68. I funerali si svolgeranno lunedì 18 dicembre alle ore 10 nella chiesa di San Sebastiano, a Cremona. (mario pasquali)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti