Se il grande Giorgio Barbieri, più che di attualità, beh scrive di vecchie glorie, forse questa Cremo dice poco?
“Se fai dieci tiri nello specchio della porta e segni solo un gol, se fai un possesso palla del 67 per cento e perdi, se domini la partita e non la porti a casa contro avversari modesti, se davanti ogni volta trovi un portiere che para tutto il possibile e l'impossibile, se per tre volte prendi il gol nei minuti di recupero non puoi dire che se sfigato. Oppure lo puoi dire, ma non è del tutto vero. Probabilmente c'è pure qualcosa che non funziona. Anche perchè le partite della Cremonese sembrano la fotocopia una dell'altra. E non da quest'anno. Vedasi le sconfitte interne con la Ternana e la Feralpi Salò della passata stagione. Con il Brescia allo Zini il pareggio è arrivato oltre il 90esimo, a Bari al 93', oggi al 94'. Stroppa dice che la squadra gioca benissimo e certamente ha ragione. Ma purtroppo non basta giocare bene, occorre essere anche concreti. Questa Cremonese non riesce ad esserlo nonostante le grandi potenzialità tecniche di cui dispone. Oggi è mancata anche la luce che sa accendere solo Vazquez. Ma non basta a giustificare la sconfitta. Bonazzoli non è mai entrato in partita, Pickel come sempre si è visto poco, Vandeputte è andato a strappi. Bene Barbieri e Azzi, da applausi il lancio di Castagnetti.
Il Cesena ha calciato in porta due volte e ha segnato due gol. Il primo arriva da una scivolata sull'erba di Antov, il secondo da una punizione (Fulignati mette male la barriera) mezza inventata da un arbitro indisponente e poco equo. Due tiri, due gol. Difesa grigiorossa che quest'anno va troppo in affanno. La Cremonese arriva al gol con Azzi (splendido lancio di Castagnetti) ma non sfonda con il colpo di testa di Nasti, la girata di Azzi, i tiri di Johnsen e Vandeputte. Recrimina sul gol annullato ad Antov (fuorigioco millimetrico) e su almeno tre falli in area. Ma alla fine perde e piange per una grande occasione persa. Adesso non solo vanno difesi i playoff ma anche il quarto posto.
Allo Zini tanti giocatori della vecchia Cremonese: Garzilli, Viganò. Minini, Montorfano, Ferraroni, Nicoletti e Finardi. Alle loro spalle il collega Galimberti e il medico Natalini. In tribuna anche Pesce, Donadoni, Castellini e Marchesetti”.
Così postò via social il giornalista e scrittore Giorgio Barbieri… Detto ciò, per carità ma se il grande Barbieri, più che di attualità, beh scrive di vecchie glorie, non è che questa Cremo, mah … dica poco
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