22 gennaio 2025

Aumenta il numero dei comuni soci sostenitori della Fondazione San Domenico di Crema. Palazzo Pignano si aggiunge condividendo il suo patrimonio archeologico

Il Comune di Palazzo Pignano è entrato a far parte dei soci sostenitori della Fondazione San Domenico, insieme al Comune di Pandino, al Comune di Ripalta Cremasca e all'Associazione Industriali Cremona. La collaborazione era stata avviata già ad ottobre per i festeggiamenti degli scavi archeologici di Palazzo Pignano, con la presenza del Coro Marinelli dell'Istituto Folcioni, che si è esibito con un concerto diretto dal prof. Marco Marasco. Entrando a far parte dei soci sostenitori della Fondazione, la sinergia si solidifica grazie ad una condivisione di intenti che accomuna entrambi gli enti dal punto di vista dell'arte e della cultura.
 
Entusiasta, il presidente della Fondazione San Domenico, Guido Giordana, non solo perché un altro comune entra a far parte dei soci sostenitori della Fondazione, ma anche perché per lui è un luogo speciale: "Lavoro in un'azienda ubicata qui e ci passo la maggior parte della mia giornata, mi sono anche sposato nella Pieve di Palazzo, per me è un luogo del cuore".
 
"Sono contenta ed orgogliosa di questa partnership – spiega Annalisa Crea, assessore alla cultura del Comune di Palazzo Pignano, guidato dal Sindaco Giuseppe Dossena -. Credo che il Teatro San Domenico sia un'istituzione culturale che funziona, perché sa accontentare pubblici diversi dando vita ad un palinsesto vario, dalla prosa ai musical, dai concerti agli spettacoli dedicati alle famiglie".
 
Grazie alla collaborazione con la Fondazione, il Comune infatti proporrà ai residenti la rassegna "Andiamo a teatro" che include l'ingresso, ad un prezzo vantaggioso, a quattro spettacoli che si svolgeranno tra marzo e maggio nel teatro cittadino.
 
"Sono affascinata da tutta la storia che ruota attorno alla Fondazione San Domenico – continua Crea –. Sono convinta che Palazzo Pignano e la Fondazione San Domenico siano legate da un importante passato. Grazie a questa collaborazione, mi piacerebbe far riaffiorare queste radici storiche, perché Palazzo è stata il fulcro degli scambi culturali. Piniano e Melania sono stati infatti i primi evangelizzatori di questa zona e nella Pieve, fino al 1580, venivano eletti i vescovi.
 
Nel 1600 Terni, nella sua Historia di Crema, menziona questo luogo: 'et nel cultivar de campi, gli antiqui sepulcri et marmoree lastre... La antica torre cum tanti sepulcri, fundamenti e vestigi di gran cose che nobeltà e grandezza pur indicano'. Fin da prima dell'anno 1000, la Pieve era sotto la Diocesi di Piacenza e, durante il Medioevo, Palazzo Pignano fu protagonista di alcune vicende ecclesiastiche. Sullo stemma del Comune oltre alla torre di villa Marazzi, è raffigurata anche la mitra che rappresenta proprio l'autorità vescovile. La Pieve è il nostro fiore all'occhiello, ancora oggi considerata la 'chiesa madre', anche se non lo è più ufficialmente".
 
Il Comune di Palazzo Pignano nel 2023 ha vinto un bando per ristrutturare l'antiquarium, il percorso didattico e il sito web. I lavori stanno per iniziare.
 
"Sono certa che la Fondazione San Domenico sia l'istituzione ideale per divulgare la nostra storia e la cultura di questi luoghi – spiega Crea –. Palazzo Pignano si identifica nella storia dei propri scavi archeologici, dal II secolo d.C. in poi, ma non è tutto qui. Abbiamo anche le frazioni di Cascine e di Scannabue. Mi piace pensare che Palazzo Pignano abbia tre anime sfaccettate: quella classica e spirituale di Palazzo con la Pieve e gli scavi archeologici, quella più rock e grintosa di Scannabue e quella più naif di Cascine con le sue famose porticate, patrimonio storico della vita agricola, dove sembra quasi di stare dentro ad un dipinto. La sinergia formata dai Comuni e dalle istituzioni più importanti, attraverso la collaborazione con il San Domenico, saprà creare delle attività culturali condivise".
 
Il Comune di Palazzo Pignano organizzerà nel mese di maggio un importante evento che si svolgerà nella cornice della Pieve e di Villa Marazzi.


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