28 gennaio 2025

Le sale più piccole del Comune di Cremona prenderanno il nome degli eventi storici che hanno segnato la città. Ecco la Sala dell'Elefante, la Sala della Sorpresa e la Sala della Battaglia Navale

"Se per le principali sale di rappresentanza di Palazzo Comunale la proposta è stata quella di affiancare alle attuali denominazioni quella di rappresentanti della comunità cremonese che hanno avuto la più importante carriera politica, per le sale più piccole la scelta è stata di individuare momenti storici che hanno segnato maggiormente la vita di Cremona anche per loro intrinseca curiosità", dichiara l'assessore Paolo Carletti, che ha la delega alla valorizzazione del Palazzo Comunale.

"Tale proposta, che è già stata accolta dalla Giunta - aggiunge l'assessore - sarà poi formalizzata con una delibera che riguarderà tutte le sale di rappresentanza. Le denominazioni, che non vanno a modificare quelle esistenti, ma ad affiancarle, sono Sala dell'Elefante di Cremona, Sala della Sorpresa di Cremona e Sala della Battaglia Navale di Cremona. Come già dichiarato, Palazzo Comunale, casa dei cremonesi, deve infatti saper raccontare la storia della nostra comunità, per tutti coloro che lo frequentano abitualmente, per visitatori e per turisti. Ringrazio i colleghi per il proficuo confronto su questo aspetto ed il Settore Cultura e Turismo per la collaborazione".

Nel primo caso il riferimento è all'elefante donato nel 1228 a Federico II di Svevia dal sultano ayyubide al-Malik al-Kamil. Usato principalmente per le manifestazioni trionfali del sovrano, l'elefante è citato da numerosi cronachisti e testimoni dell'epoca ed è noto per aver trainato il Carroccio dopo la grande vittoria delle armate di Federico II nella battaglia di Cortenuova del 1237. Dopo questa vittoriosa battaglia, l'elefante venne donato ai cremonesi come premio per la loro fedeltà all'Impero. L'animale ebbe una vita piuttosto lunga vita visto che gli Annali Placentini Gibellini riportano la sua morte nel gennaio 1248 a Cremona dove fu seppellito.

Per quanto riguarda la denominazione "Sorpresa di Cremona", il riferimento è ad un episodio del XVIII secolo che si inserisce nel contesto della guerra di successione spagnola. La notte tra il 31 gennaio ed il 1° febbraio 1702 il parroco di una chiesa che sorgeva lungo le mura della città favorì, attraverso un passaggio sotterraneo che dalla chiesa conduceva nella Cremonella, l'ingresso in città di soldati austriaci che la occuparono, ma venne poi salvata da un gruppo di 600 irlandesi di stanza nei pressi di Porta Po, le 'oche selvatiche', come erano soprannominati i mercenari irlandesi al servizio di Francia e Spagna. L'episodio fu oggetto di un numero indefinito di scritti e ricostruzioni illustrate.

Infine, la "Battaglia di Cremona" è quella combattuta sul Po il 21 e 22 giugno 1431 quando 35 galee della Serenissima, giunte da Venezia per dar man forte al conte di Carmagnola che assediava Cremona, furono sgominate dalle navi dei Visconti nella più grande battaglia fluviale mai combattuta sul territorio nazionale. Il combattimento avvenne nella porzione di fiume che oggi è del tutto urbanizzata.


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commenti


mario dadda

28 gennaio 2025 19:15

Nomi evocativi a parte , forse sarebbe più intelligente ricollocare in una delle sale di Palazzo comunale i resti del Carroccio di Milano ,conquistato in battaglia dai cremonesi e rimasto per secoli ospitato nei matronei del Duomo. Ora dovrebbe trovarsi nei magazzini del Museo , anche se diversi anni fa fu oggetto di piccola ma ben allestita mostra tematica , poi di nuovo l'oblio. E' chiaro , si tratta poco più di un lacerto, ma sarebbe un elemento di valore simbolico e di curiosità per i turisti . Tra l'altro , se l'allestimento fosse stato conservato , il recupero sarebbe quasi a costo zero. Un po' di marketing urbano a Cremona non farebbe che bene .