Vittore Soldo, Segretario provinciale Pd: "Il risultato non concede alibi al centrosinistra. Serve un’alternativa credibile al centrodestra che unisca tutte le forze d’opposizione"
Sulle Elezioni prende posizione Vittore Soldo - Segretario provinciale PD Cremona:
"Il risultato delle elezioni regionali non concede alibi: il centrodestra ha vinto le elezioni e tutti coloro che si sono proposti come un’alternativa, divisi e frammentati, hanno perso. Sarebbe più giusto dire che ha vinto l’unità del centrodestra e ha perso la frammentazione del campo avversario. Non può consolare la preoccupante scarsa affluenza, anche perché a questa tornata elettorale sono mancati quasi più elettori di centrosinistra che elettori di centrodestra. Credo e spero che questo possa servire da elemento di riflessione a tutti coloro che hanno messo più impegno per tentare di vincere la leadership del centrosinistra invece che per vincere contro il centrodestra. Il risultato è evidente e ci dice che gli elettori sono interessati ad un’alternativa che lavori per trovare soluzioni ai problemi di tutti i giorni e che si occupi un po’ meno di chi debba intestarsi il ruolo di regista nel campo del centrosinistra.
Adesso serve grande senso di responsabilità e credo che per risalire non ci siano soluzioni lineari: non usciamo da questa situazione mettendo semplicemente “più sinistra” oppure, al contrario, “più moderazione” nei contenuti e nel modo di fare politica. Occorre costruire una piattaforma programmatica in cui si riconoscano tutti i riformisti che hanno a cuore le politiche del lavoro, la sanità e la scuola pubblica e universale e quelli che giustamente guardano alle esigenze delle imprese. Le due cose non sono inconciliabili e per fare in modo che questo Paese faccia un salto in avanti serve questo scatto e serve che le persone che rappresentano tutte le forze contrarie alle politiche di Meloni e Salvini si incontrino per costruire l’alternativa ad un centrodestra che ha dato rappresentanza ad un popolo. Cosa che invece non riesce più molto ai partiti della parte del campo progressista: la sfida politica nazionale si è polarizzata a tal punto che, in questo momento, tutti gli spazi per quei nuovi soggetti che si dichiarano alternativi alle forze più rappresentative già in essere siano talmente piccoli e labili da spingere ad una netta scelta di campo. Sarà responsabilità di tutte le forze democratiche e riformiste, dal Movimento 5 Stelle al Terzo Polo insieme al Partito Democratico, trovare e costruire un’alternativa credibile a questo centrodestra, inadatto a governare un Paese che non riesce a uscire dalle secche di un debito pubblico troppo pesante: in termini di contenuti e proposte programmatiche un’intesa non dovrebbe essere difficile anche perché questa destra non riesce a trovare soluzioni di ampio respiro ai problemi del nostro Paese e dei suoi cittadini. Più difficile sarà trovare un accordo in termini di visioni sul contenitore e sui modi in cui si fa politica, ma con grande sforzo di responsabilità e di pazienza si può e si deve fare. Ce lo chiedono tutti gli elettori delusi e scoraggiati che non sono andati a votare domenica e lunedì.
Per quanto riguarda il Partito Democratico a livello provinciale, giudico positivamente i dati politici registrati a Crema e Cremona e molto bene il risultato personale di Matteo Piloni, che raccoglie un importante consenso che è il frutto del grande lavoro fatto negli anni in consiglio regionale. Molto positivo anche il riscontro, in termini di preferenze, degli altri candidati della lista: un fatto che dimostra che i profili messi in campo sono stati capaci di raggiungere gli elettori e portarli comunque al voto. Il mio primo ringraziamento va a loro e alle loro famiglie per il grande impegno e la disponibilità dimostrata in questa intensa campagna elettorale. Poi un grazie immenso ai militanti e ai nostri iscritti che hanno fatto un importantissimo lavoro sul territorio. Adesso sarà nostra responsabilità ripartire con forza e voglia di coinvolgere chi si è sentito escluso e lontano sia con la presenza ed il presidio del territorio, sia con nuovi strumenti di partecipazione come le Agorà Democratiche e la Bussola. Siamo una grande comunità e riusciremo a ripartire e a riorganizzarci per farci trovare pronti alle prossime sfide che ci attendono."
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commenti
Manuel
14 febbraio 2023 19:29
Buoni i propositi, difficile il cammino, chimerico il traguardo, anche perché non sarà facile tenere insieme il PD dopo le primarie, altro che grande coalizione. La sintesi e la mediazione sono doti importanti in politica, ma Soldo dovrebbe spiegare se anche l’ambiguità, caratteristica distintiva del PD, sia virtù accostabile alle precedenti. Come ho già avuto modo di esprimere, la DC, modello politico/storico di riferimento del più strutturato partito italiano (per quanto ancora?) godeva di grande libertà strategico-economica, grazie alla spartizione/separazione/semplificazione del quadro geopolitico mondiale: oggi non è più proponibile un involucro che accontenti o accolga le esigenze di tutti, perché senza capacità all’autolimitazione (senso civico) le varie, ipotetiche anime della ideale società, confliggerebbero velocemente. Pure gli svedesi, negli ultimi vent’anni, hanno manifestato problemi di tenuta. Capitalismo e consumismo remano in direzione esattamente opposta alla pacificazione sociale: è la loro natura e per giunta sono gli unici modelli sociali rimasti. Non è possibile che le esigenze di un miliardario o, peggio, di una categoria siano completamente soddisfabili senza incidere sul resto della popolazione! Ci sono imprenditori, ricchi illuminati che provano a mettere in discussione se stessi ed il modello di sviluppo, ma sono, al momento, una minoranza. Non tiriamo in ballo, poi, il tema ambientale, perché terrorizza i più e pure il PD. In conclusione, invito Soldo a far capire al popolo italiano cosa sia e cosa voglia il PD.