6 novembre 2025
Spazio salute

Chirurgia high-tech: robotica per protesi anca ginocchio. Precisione millimetrica, recupero più rapido e interventi sempre più personalizzati: così la chirurgia robotica cambia la proteica ortopedica

Negli ultimi anni, la chirurgia robotica si sta affermando con forza anche in ambito ortopedico, in particolare nella chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio. Si tratta di un’evoluzione tecnologica importante, che consente al chirurgo di operare con maggiore precisione, riducendo al minimo l’invasività e migliorando la qualità del recupero post-operatorio per il paziente. Alla Casa di Cura Piacenza, da oltre due anni è attiva una vera e propria ROBOTIC UNIT, guidata dal dott. Alberto Lameri, che ha avviato un progetto d’avanguardia. Oggi, tutte le procedure per protesi d’anca e di ginocchio in questa unità sono eseguite al 100% con assistenza robotica, una realtà unica e allineata ai più alti standard internazionali.

Chirurgia robotica: come funziona

In ambito chirurgico, la minore invasività ha un impatto diretto sul decorso post-operatorio: meno complicazioni, recupero più veloce e migliore qualità della vita dopo l’intervento. La chirurgia robotica nasce proprio con questo obiettivo. Grazie a un sistema avanzato, il chirurgo può controllare bracci meccanici attraverso una console remota, traducendo i propri movimenti in gesti estremamente precisi e controllati. Questo permette di eseguire anche interventi complessi con una precisione che va oltre le possibilità della mano umana.

Una tecnologia in crescita

Secondo i dati dei registri ortopedici nazionali, nel 2024 circa il 10% degli interventi di chirurgia protesica in Italia è stato effettuato con tecnologia robotica. Sebbene il dato sia ancora inferiore rispetto alla media europea (25%), si tratta di una tendenza in costante crescita, destinata a diventare sempre più centrale nella pratica clinica.

Il sistema MAKO e la chirurgia su misura

Presso la Casa di Cura Piacenza viene utilizzato il sistema MAKO, uno dei robot chirurgici più diffusi al mondo, attivo da oltre 20 anni e costantemente aggiornato. Con MAKO è possibile eseguire protesi totali e parziali di ginocchio, protesi d’anca e, a breve, anche protesi di spalla grazie a un nuovo software in arrivo.

Rispetto alle tecniche tradizionali, MAKO offre un vantaggio fondamentale: la costruzione di un modello anatomico 3D dell’articolazione da operare, grazie a una TAC pre-operatoria estremamente precisa. Questo modello permette una pianificazione dettagliata dell’intervento, adattata alle caratteristiche specifiche del singolo paziente.

Durante l’operazione, il sistema utilizza telecamere e localizzatori ottici posizionati sul paziente, che forniscono in tempo reale informazioni sulla dinamica articolare. Il braccio robotico, controllato dal chirurgo, esegue tagli e movimenti con accuratezza millimetrica, impedendo deviazioni fuori dalla zona pianificata e preservando i tessuti molli periarticolari.

Interventi personalizzati, risultati più precisi

Il grande vantaggio della chirurgia robot-assistita è la possibilità di personalizzare completamente l’intervento, adattando il posizionamento della protesi alla struttura anatomica e alla biomeccanica di ogni singolo paziente. Questo si traduce in:
- minore danno ai tessuti circostanti;
- ridotta perdita di sangue;
- minori complicazioni post-operatorie;
- maggiore precisione e durata dell’impianto.

In altre parole, è il chirurgo che – grazie alla tecnologia – può offrire al paziente una protesi su misura, ottimizzata per funzione, durata e qualità della vita.


Dott. Alberto Lameri, Medico chirurgo specializzato in chirurgia ortopedica e trauma sport
Riceve presso il Cerchio MED 360 di Cremona, via Ticino 35/a


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