5 dicembre 2025

"Controcampo" con Cosimo Carulli di Sololecce.it: Baschirotto eccezionale, peccato abbia rinforzato una concorrente. Cremona? Bellissima città, ma tra biglietto e parcheggio per lo stadio è un salasso

Domenica prossima 7dicembre 2025, alle ore 12.30, lo Zini tornerà ad abbracciare la squadra di Davide Nicola, per una sfida molto importante in ottica salvezza: quella contro il Lecce di Di Francesco. I giallorossi sono reduci da una importante vittoria casalinga contro il Torino (che sarà il prossimo avversario dei grigiorossi) e se la vedranno contro una Cremonese, che ha superato a pieni voti il momento di difficoltà andando a vincere al Dall’Ara contro il Bologna. Per analizzare l’avversario di turno le sue individualità e le insidie che cercherà di portare sul campo dello Zini, ho chiesto la collaborazione del collega Cosimo Carulli, Direttore Responsabile della testata Sololecce.it, che segue da vicino le vicissitudini della squadra salentina.

Ciao Cosimo e grazie per la collaborazione. Partirei da qui: l'anno scorso il Lecce ha raggiunto la quarta salvezza consecutiva, alla guida di Giampaolo, si è salvato con due provvidenziali vittorie nelle ultime 2 partite. Dopo l’arrivo di Di Francesco, che giudizio puoi dare finora della stagione del Lecce?

Lo reputo un percorso al momento è molto positivo, soprattutto considerando che sembrava un anno ricco di incognite. Sono partiti giocatori importanti che avevano rappresentato il fulcro del Lecce negli ultimi anni, Krstovic, Rodriguez, Oudin ed ovviamente Baschirotto su tutti. Tuttavia, dal punto di vista dell'umore della piazza, c'è stato un salto di qualità: si è passati dal lottare per non retrocedere a fare un campionato diverso, più simile a quello dell'Atalanta in scala ridotta. Nonostante qualche flessione, la squadra ha mantenuto una classifica tranquilla. Se in passato il Lecce vendeva i pezzi pregiati per sopravvivere, oggi sostituisce i pilastri con ragazzi di 20-22 anni che stanno facendo benissimo. Per ora la scommessa è vinta: fare 13 punti in 13 giornate con una squadra che schiera un attaccante (Stulic n.d.r) che non ha ancora segnato in campionato è un risultato eccezionale. Ti dirò di più: se il Lecce dovesse vincere a Cremona, diventerebbe in assoluto il "miglior Lecce di sempre" a questo punto del campionato”.

Avete una squadra con molti stranieri (27 su 31) e un'età media molto bassa (25,1 anni), una scelta diametralmente opposta a quella della Cremonese (13 su 30 e 27,8 di età media). Quale è la motivazione di questa scelta e quali risultati sta dando.

È una scelta di autofinanziamento e di auto-sopravvivenza. In questo modo il Lecce riesce a creare elementi di prospettiva per piazzarli sul mercato e garantire il futuro del club. Questo perché il Lecce non ha la forza finanziaria di un presidente come quello della Cremonese, che può permettersi giocatori già fatti e finiti di 28-29 anni con già un centinaio di partite in Serie A, come Baschirotto per esempio. La Cremonese, salendo, ha fatto scelte diverse; il Lecce invece costruisce giocatori "fatti e finiti" in casa. L'unico giocatore esperto quest'anno è Sottil, gli altri sono tutti giovani ‘monetizzabili’. È una strategia rischiosa, ma necessaria”.

A proposito di Baschirotto, volevo chiederti come ha vissuto la ‘piazza’ l’addio del Capitano ed il suo approdo a Cremona.

Baschirotto è un ragazzo eccezionale per impegno e dedizione al lavoro e lo dico a ragion veduta, perché in 25 anni che seguo il calcio, non ho mai visto un giocatore arrivare agli allenamenti alle 8 del mattino quando la convocazione è alle 10 ed andare via spesso per ultimo. Tuttavia, il suo percorso a Lecce, come aveva chiarito alla società, era terminato. L'ultimo anno è stato un calvario, ci siamo salvati in extremis, ed anche lui è stato molto criticato come tanti altri ‘senatori’. La piazza ha vissuto male il corso della stagione e i risultati interni sono stati striminziti. Baschirotto paga forse qualche errore di troppo e un rendimento di squadra che in 4 mesi aveva fatto 7 punti, ma questo non cambia il giudizio su questo giocatore che a Lecce ha lasciato un bel ricordo, quello che magari dispiace è, con la sua cessione alla Cremonese, essere andati a rinforzare una diretta concorrente”.

Tra i tanti articoli su sololecce.it quello che mi ha colpito, perché effettivamente è un problema per chi va in trasferta, è quello relativo al ‘caro biglietti’ dello Zini (30€ diritti di prevendita esclusi), a cui i tifosi salentini dovranno aggiungere anche quello del parcheggio riservato (dai 12.5€ ai 25€). A questo si aggiunge un orario d’inizio (ore 12.30) che crea sicuramente qualche disagio a chi si deve sorbire una trasferta così lunga. Alla fine chi ci guadagna e chi ci perde?

Ci perdono soprattutto i tifosi. Cremona non è dietro l'angolo per noi, e giocare alle 12:30 significa muoversi di notte, fare sacrifici enormi per esserci. Ciononostante, i tifosi del Lecce viaggiano sempre. Un leccese si guarda anche intorno, apprezza la ‘trasferta enogastronomica’, dalle vostre parti si mangia bene ed è una bellissima città, ma logisticamente, in così breve tempo, è una trasferta molto impegnativa. E poi ci sono i prezzi: una società come la Cremonese ha messo i biglietti a cifre alte, ci sta la scelta di ‘fare cassa’, ma non l’abbiamo ritenuta in linea con lo stile di una società che ha probabilmente molte più risorse di altre squadre. Ma ormai il calcio è questo: fughe e toccate dispendiose per rispettare un calendario televisivo, a discapito della passione”.

Parlando di lotta salvezza: Fiorentina, Verona, Genoa... Cremonese e Lecce in che situazione si trovano secondo te?

“A mio parere squadre come Fiorentina, Cagliari e Genoa, sembrano avere organici solidi che partono sicuramente in prima fila in una ipotetica griglia di partenza. Chi rischia di più forse sono Verona e Parma, per un inizio di campionato deludente, anche a causa dei numerosi infortuni ed il Pisa, che mi sembra forse la squadra più acerba tra le neopromosse. Spero che Cremonese e Lecce si taglino fuori presto dalla zona calda”.

Parliamo della Cremonese. La scelta di Nicola si sta rivelando azzeccata, nel merito quale è il tuo giudizio per quello visto fino ad ora?

Assolutamente un’ottima scelta, a dimostrazione di ciò ti posso dire che ancora quando Nicola era libero da vincoli con la Cremonese, noi come stampa, ma anche tanti tifosi, abbiamo fatto di tutto per ‘sponsorizzarne’ l’arrivo. Poi il direttore sportivo Corvino, ha virato decisamente su di Francesco, sicuramente per il modulo di gioco utilizzato, la difesa a 4 e secondo me, anche perché’ Nicola è un ottimo allenatore, ma anche una presenza ‘ingombrante’, nel senso che vuole essere parte delle decisioni ella società ed a Lecce non è così scontato, la politica è diversa, che però funziona”.

Chiudiamo con la domanda forse più importante: che partita ti aspetti domenica allo Zini?

Innanzitutto sono contento che la Cremonese abbia vinta a Bologna, perché arriverà alla sfida con il Lecce con meno pressione ed un pareggio potrebbe stare bene ad entrambe. Poi credo che sia una partita che si possa vincere o perdere, ma siamo ancora in una fase in cui ci potrebbe stare qualsiasi risultato. Tatticamente temo che sarà una partita molto bloccata : il Lecce si difenderà molto e la Cremonese dovrà stare attenta a non scoprirsi, rischiando magari di essere colpita in contropiede. Un punto a testa muoverebbe la classifica e andrebbe bene a entrambe. A proposito, che tempo troviamo li, qui a Lecce diluvia da 4 giorni che non si è mai vista tanta acqua...”.

A tempo non siamo messi meglio, ma intanto ringrazio il Direttore di Sololecce.it Cosimo Carulli per la sua preziosa collaborazione e per l'analisi approfondita sul momento del Lecce, sulle dinamiche di mercato e su quello che potrebbe riservare la sfida di domenica allo Zini, dove avremo modo di approfondire di persona gli argomenti trattati.

Daniele Gazzaniga


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