Baschirotto: "La Cremonese non è un punto di arrivo ma di partenza"
Federico Baschirotto è l’unico grigiorosso ad aver disputato tutti i minuti stagionali tra Serie A e Coppa Italia. Il difensore grigiorosso classe ‘96 è intervenuto in conferenza stampa dopo l'allenamento mattutino per rispondere alle domande dei giornalisti presenti attraverso le quali ha analizzato la sconfitta contro il Torino, guardando già al prossimo impegno contro la Lazio e parlando delle sue ambizioni personali e professionali. Federico Baschirotto si conferma un professionista ambizioso e focalizzato, un leader che vede nel lavoro quotidiano la chiave per il miglioramento continuo. Ecco le sue dichiarazioni.
Riguardo alla sfida contro il Torino e il contestato episodio del rigore non assegnato, Baschirotto ha focalizzato l'attenzione sul futuro: "È stata una partita combattuta, abbiamo subito gol su un rimpallo ma di occasioni per segnare ne abbiamo avute. Sul potenziale calcio di rigore il mister e la società hanno già preso posizione, noi giocatori dobbiamo solo pensare alla partita con la Lazio per lavorare al meglio in settimana. Torino fa parte del passato, concentriamoci sul prossimo impegno, che è l’unica cosa che conta per raggiungere il nostro obiettivo”.
Sull'episodio specifico del gol di Vlasic, il difensore ha ammesso la sfortuna: “È stata una carambola: io sono andato a colpire il pallone, Zapata ci ha messo il piede ed è finita su Vlasic. Siamo stati sfortunati, ma al di là di quello la squadra ha cercato sempre di rimettere in piedi la partita con alcune azioni, come quella di Moumbagna e quella del potenziale rigore. Portiamo a casa quanto di buono abbiamo fatto, ogni partita ha le sue insidie. Dobbiamo pensare a migliorarci giorno dopo giorno seguendo le indicazioni del mister”.
Interrogato sul suo attuale stato di forma e sui margini di crescita, il centrale si è mostrato determinato: “Sono in uno dei momenti migliori della mia carriera, sono felice di essere qui e ho grandi ambizioni per il futuro, perché sono una persona che guarda all’oggi con un occhio in avanti. Questa ambizione mi ha permesso di arrivare dove sono oggi, cerco di migliorarmi giorno dopo giorno e voglio dimostrare ancora tanto in questo campionato e per la Cremonese. Sono felice di quanto sto facendo, ma punto sempre a migliorarmi: l’ambizione è sempre alta e questo mi permette di non accontentarmi mai”.
A proposito del suo ritorno in grigiorosso dopo un decennio, Baschirotto ha chiarito che non si tratta di un traguardo: “No, è un cerchio molto aperto. La strada è dritta e lunga da percorrere, la Cremonese non è un punto di arrivo ma di partenza: io ambisco sempre a qualcosa di più grande ed è questo che mi ha permesso di arrivare dove sono oggi nonostante le batoste che ho preso in passato. Il tempo mi ha dato ragione e penso sempre che ognuno abbia i propri tempi: chi ha ambizione, sacrificio e voglia di mettersi in gioco alla lunga arriva. Io sono arrivato qui facendo il mio percorso, ci voglio stare e voglio ambire a qualcosa di sempre più importante. Così si fanno delle grandi cose, per questo dico che non è la chiusura del cerchio ma un punto di partenza per fare grandi cose insieme”.
Il difensore ha poi sottolineato l'importanza dell'etica del lavoro, anche fuori dal campo: “Tantissimo, penso che sia la chiave non solo nel calcio ma in tutti gli ambiti. Un pizzico di talento serve, ma se non lo si coltiva non si va da nessuna parte. Io l’ho coltivato giorno dopo giorno, perché credevo di potercela fare e ci sono arrivato. Ma non mi fermo e continuo ad ambire a qualcosa di più importante”.
Riguardo al sogno di vestire la maglia Azzurra, Baschirotto non nasconde le sue aspirazioni: “La Nazionale è un sogno che coltivo ancora oggi e per il quale lavoro, perché è un obiettivo. Ognuno sogna di poter giocare per la propria Nazionale e io sono uno di quelli, lavoro per dare una mano alla Cremo, ai miei compagni e per soddisfare qualche traguardo personale”.
Il difensore ha infine condiviso la sua filosofia sulla cura del proprio corpo e del benessere mentale: “Il nostro corpo è un’azienda e dobbiamo curare ogni minimo dettaglio, Cristiano Ronaldo è ancora oggi uno dei migliori al mondo e dimostra l’importanza di questo aspetto. Io nel mio percorso ho cercato di puntare tanto su questo, perché la longevità del calciatore è ridotta e va curata al meglio, a livello fisico e mentale”. Aggiungendo un pensiero sulla vita quotidiana: “La mente è tanto importante quanto il corpo, io convivo con la mia futura moglie e quando è possibile ci spostiamo per condividere dei momenti insieme. Lei mi supporta nella mia vita lavorativa, stiamo in sintonia e ci rilassiamo insieme. È difficile spiegare la bolla nella quale viviamo noi calciatori, siamo dei privilegiati ma l’aspetto mentale va di pari passo con quello fisico. Fuori dal campo bisogna essere sereni e felici di ciò che si fa”.
Per quanto concerne gli obiettivi personali, l'approccio del giocatore è pragmatico: “Io penso sempre a quando segnare il prossimo, uno step alla volta”.
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