Cremonese, l'ultima chiamata per Alvini. Con l'Udinese serve solo la vittoria per ripartire
Dopo una settimana di lavoro al centro sportivo G.Arvedi - niente ‘ritiro’, a Cremona non se ne vedono da decenni- inizia oggi un fine settimana che comunque vada, porterà delle importanti novità in casa grigiorossa.
Quella positiva, che è anche quella che tutti noi tifosi ci auguriamo, è di una vittoria contro l’Udinese domani allo Zini, che rilancerebbe la Cremonese nella lotta per la salvezza. La seconda, molto meno allettante, un risultato negativo -che potrebbe essere anche solo il pareggio- che segnerebbe l’ultima partita sulla panchina grigiorossa di Massimiliano Alvini, aprendo scenari a cui nessuno di noi avrebbe mai voluto anche solo immaginare dopo sole dodici giornate di campionato.
Si ripartirebbe da una classifica tanto deficitaria quanto difficile da sovvertire, anche in prospettiva dei successivi impegni: Salernitana in trasferta, Milan allo Zini ed Empoli in trasferta -ultima gara prima della ‘pausa mondiali’- e la sfida del 4° gennaio contro la Juventus allo Zini.
La società ha dato ad Alvini, ancora una chances, ora starà a lui sciogliere le carte per giocarsi tutto e tentare di ribaltare il pronostico, oggettivamente avverso, e che lo vede protagonista suo malgrado.
Anche domani allo Zini ci saranno oltre 12.000 spettatori -di cui 2.200 ospiti- un dato in linea con la media presenze nelle partite casalinghe, di oltre 12.000 spettatori. Un fatto che non va dato per scontato e che da un senso del ‘patos’ con cui gli sportivi cremonesi ed in particolar modo dei tifosi grigiorossi, stanno vivendo malgrado i risultati deludenti, questa prima parte di stagione.
La squadra, ed il mister, non dimentichino i fischi di lunedì sera al termine della partita con la Sampdoria, un atto tanto dovuto, quanto sofferto, ma soprattutto non dimentichino gli applausi con cui il ‘popolo grigiorosso’ ha voluto spronare e ribadire il suo sostegno.
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