8 dicembre 2023

Dopo lo straordinario e storico successo a Varese, per la Vanoli domenica arriva Treviso al PalaRadi

La Vanoli Cremona affronta domenica alle 17 al PalaRadi, la Nutribuillet Treviso. I veneti, navigano sì in bassa classifica, ma non sono assolutamente da sottovalutare. Sono tornati da poco a sorridere  dopo il primo successo stagionale arrivato contro Brindisi. E’ stato un match giocato con grande intensità da una compagine  che ha tanta voglia di invertire la rotta. Il presidente Vazzoler e soprattutto coach Frank Vitucci e giocatori, si auspicano che d’ora innanzi ci sia una certa continuità di risultati.  E’ già capitato che per i veneti, che una serie negativa sia stata seguita da una positiva. I nuovi innesti  Robinson e Olisevicius hanno dato più consistenza alla squadra che ora ha piu fiducia in se stessa. Com'è noto, i trevigiani, sono incappati in un lungo periodo di digiuno che si sperava terminasse prima possibile. Adesso per la Nutribullet, inizia la rincorsa e ci vorrà parecchio tempo per riuscire a completarla.  Stanno notevolmente crescendo in rendimento Ky Bowman, Alessandro Zanelli, D'Angelo Harrison, Terry Allen, Booker. Young, Camara, Paulicap ed, appunto,  Osvaldas Olisevicius, Justin Robinson.. “Testa bassa e…pedalare..!!” è il motto della Nutribullet. Sul parquet sempre maggiore  intensità difensiva, tanta abnegazione in attacco e minore ansia e tensione che stavano opprimendo capitan Zanelli e compagni.  Il Ds Marino in accordo con la dirigenza societaria, non ha escluso che a breve possano esserci altri cambiamenti nel roster. Per la Vanoli Cremona si tratta di una partita non dall’esito scontato, nonostante la diversità di posizione in classifica. I padroni di casa che non vogliono deludere i propri tifosi, la vittoria dovranno davvero guadagnarsela. Il team di coach Cavina vuole continuare la marcia positiva sulle ali dell’entusiasmo, dopo il significativo successo esterno di Varese della scorsa domenica che ha sfatato il tabù del palasport di Masnago dove i cremonesi hanno sempre perso.
 
Marco Ravara


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