28 gennaio 2024

Il pagellone di Cremonese-Brescia: cresce l'intesa tra Falletti e la Cremonese

La vittoria del derby contro il Brescia, e le sconfitte contemporanee di Parma, Como e Cittadella, danno un bello scrollone alla classifica.

Per i grigiorossi è il terzo ‘1-0’ consecutivo, 11ª partita senza subire reti su 22 nelle quali ha subito solo 16 reti. Dietro a questi risultati e questa continuità di prestazioni, c'è la forza e la qualità del gruppo e del suo allenatore.

Della partita c’è poco da dire, la Cremonese si è dimostrata squadra continua, solida e cinica, caratteristiche che in un campionato come la B possono fare la differenza. Il Brescia tecnicamente resta quello visto al Rigamonti, il merito di Maran è quello di farlo rendere al meglio. 

I 3 cartellini giallo a 0 a ‘favore’ della Cremonese, la dicono lunga sulla differenza di carattere e determinazione messa in campo, la qualità ha fatto la differenza a favore di una Cremonese, brava anche a gestire i vari momenti della gara.

Ora che i valori e gli obiettivi delle 20 squadre sono ben chiari, al netto del fatto che ogni partita ha una sua storia (vedi Feralpi e Palermo), questa Cremonese sta dimostrando di essere in continua crescita e di poter puntare, con la forza del gruppo, alla promozione diretta.

Ormai Stroppa non ha più nulla da inventarsi, al netto di altri arrivi dal mercato, anche i giocatori che hanno trovato poco spazio come Lochosvhili e Majer, hanno dimostrato di poter essere determinanti nell’economia della gara.

IL PAGELLONE GRIGIOROSSO:

JUNGDAL 6,5: impeccabile sulle uscite, non si perde in pericolosi dribbling e calcia alta la palla. Decisivo nel secondo tempo sul rasoterra di Bianchi ed in uscita su Moncini.

ANTOV 6,5: un muro, supporta e copre le spalle a Sernicola.

BIANCHETTI 6.5: tocca al capitano grigiorosso sostituire  Ravanelli alla guida della difesa. Sbaglia poco, quasi niente. Pressa Moncini sin dalla linea di metà campo senza fargli vedere la porta.

LOCHOSVHILI 6.5: dà continuità alla prestazione contro di La Spezia, spende un’ammonizione nella ripresa. Decisiva una sua chiusura all’83’ su Oltzer.

SERNICOLA 6.5: un motorino inesauribile sulla fascia. Pecca di precisione, ma ‘tira scemi gli avversari. Meriterebbe mezzo voto in più per il selfie finale con la squadra a fine gara.

COLLOCOLO S.V.

11′ ABREGO 7.5: non solo il gol che decide il derby, ma anche tanta sostanza a centrocampo. Questa esperienza può farlo crescere molto, deve avere costanza e determinazione.

MAJER 7: non era semplice sostituire ‘il Casta’ in cabina di regia, lui lo fa bene con il fisico ed intelligenza, anche lui si becca un’ammonizione nella ripresa. 

65′ CASTAGNETTI 6,5: non al meglio, entra per condurre in porto la nave grigiorossa e lo fa con la solita grande maestria. 

FALLETTI 6,5: buona prestazione sia come incontrista sulla mediana che come suggeritore sulla trequarti grigiorossa. In crescita anche l’intesa con Zanimacchia sulla fascia sinistra 81’ QUAGLIATA 6: entra a dar man forte ai compagni e quasi non ci scappa l’assist per Tsadjout.

ZANIMACCHIA 6.5: la solita generosa prestazione, l’intesa con Falletti cresce a beneficio di entrambi. Andreacci gli nega il gol nel finale.

VAZQUEZ 6.5: il gioco della Cremo passa da lui, gioca un’infinità di palloni, ne recupera, li difende e si guadagna qualche fallo con grande esperienza. Un paio di errori da cerchiolino rosso, ma il suo apporto è fondamentale. Ammonito.

80′ OKEREKE 6: salvo ribaltoni improbabili resterà alla Cremonese fino a giugno, in quest’ottica recuperarlo e farlo giocare sarà fondamentale. Entra bene e sfiora il gol.

CODA 7: una conclusione di testa, tanto lavoro per la squadra ed un assist perfetto. Meno bomber più trascinatore, ma comunque importantissimo per la Cremo.

65’ TSADJOUT 6: entra bene e si mangia un paio di occasioni che avrebbero chiuso la partita in anticipo.

STROPPA 7: nonostante l’undici titolare sia ormai ben chiaro, ha il merito di motivare chi deve entrare in seconda battuta, cosa che fino ad ora non era sempre accaduto. La barca è solida e con il vento in poppa, ora sta a lui gestirla e condurla in porto.

Daniele Gazzaniga


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