23 ottobre 2023

Il pagellone di Cremonese-Sudtirol, i voti di una squadra senza identità

Non son bastate le due settimane di sosta a mister Stroppa ed alla sua 'brigata', a preparare la ricetta giusta per cucinarsi come sperato il Sudtirol di Bisoli e servirlo agli 'affamati tifosi grigiorossi' assiepati al tavolo dello Zini, da troppo tempo tanto sgombro quanto zoppo.

Che non fosse giornata lo si é capito dopo una prima frazione di gioco, dove i grigiorossi si sono indaffarati a menar mestoli e pentole, senza neppure cavarne un assaggio decente.

Manovra lenta, prevedibile, macchinosa, disinnescata fin troppo facilmente da una marcatura condita con raddoppi sistematici degli altoatesini. Un colpo di testa di Vazquez, un tiro di Zanimacchia e uno di Okereke che hanno avuto il solo risultato di far stringere ancor di più lo stomaco ai tifosi grigiorossi.

Nella seconda frazione le cose sono andate anche peggio, dopo aver provato nel primo quarto d'ora ad alzare la fiamma per accorciare i tempi di cottura, Bisoli, che nel frattempo l'aveva studiata giusta, butta nel pentolone un'abbondante chiucchiata di Cisco, e dopo un paio di mestolate, piazza la forchettata decisiva, lasciando ancora una volta a bocca asciutta e stomaco vuoto il popolo grigiorosso a mormorare neanche troppo sommessamente.

Zini stregato? Cremonese sfortunata? I grigiorossi sono scesi in campo allo Zini ben 6 volte su 10 giornate, raccogliendo 3 sconfitte e 3 pareggi, una media da retrocessione. Spiace per i cultori dei tarocchi, delle stelle, della magia nera, ma allo Zini non ci sono nè fantasmi nè feticci (anche se magari qualcuno che porta jella c'è).

E' evidente che il problema ha radici ben più profonde, l'impressione è che Stroppa stia cercando di far calzare una scarpa destra con un piede sinistro. Al netto delle potenzialità dei singoli a questa squadra manca un'identità chiara, manca un'ulteriore dose di 'attributi' e soprattutto la consapevolezza che in serie B questi valori non servono solo per vincere, ma anche per non restare invischiati in 'loschi affari' di mezza/bassa classifica, che nel migliore dei casi ti fanno perdere tempo.

Venerdì prossimo, con la trasferta di campionato a Cittadella (che il martedì successivo arriverà allo Zini per il bis di Coppa Italia), inizierà un importante banco di prova che si chiuderà con lo Spezia, quando rivedremo accomodare su una panchina dello Zini l'altro ex Alvini.

A proposito di fantasmi e sfiga, diamo per certo che il tecnico di Fucecchio, venderebbe l’anima al diavolo pur di sedersi al tavolo a brindare con Pecchia e Bisoli...

LE PAGELLE:

SARR 5: impegnato ad inizio gara riesce a prendere due reti nelle uniche due vere occasioni del Sudtirol, in quella decisiva liscia clamorosamente la palla, che va a sbattere sulle gambe di Ravanelli per poi finire in porta. Errore grave.

ANTOV 6: dalle sue parti non si passa, al solito prova ad alzare il suo baricentro, ma anche lui sbatte contro il muro altoatesino.(al 75′ SEKULOV 5.5: esordio balbettante, in un momento difficile. Qualche errore di troppo ed un a buona palla nel finale di gare che regala ai tifosi grigiorossi in Curva Sud).

BIANCHETTI 5.5: non sbaglia né meno né più degli altri, ma quando dovrebbe imperare, come gli altri affonda. Partecipa alla tediosa, quanto inutile, litania del giro palla difensivo, e ci mette pure qualche lancio sbilenco.

RAVANELLI 5: vale il discorso di cui sopra. L'autogol sarà pure 'sfiga' ma se su quella palla ad un metro dalla porta ci arrivi in scivolata, magari vuol dire che hai sbagliato i tempi di marcatura.

SERNICOLA 6.5: il migliore in campo, efficace in entrambe le fasi di gioco, viene pescato persino da un assist di Coda davanti a Poluzzi. Si potesse clonare...

CASTAGNETTI 6: lavora tanti palloni, come suo solito, ma raramente trova gli spazi dove metterli per farli fruttare. Si spende bene in un paio di chiusure provvidenziali.

COLLOCOLO 5.5: giornata storta per il martello grigiorosso, troppo duro il muro da abbattere che Bisoli gli riserva. Anche se da un giocatore come lui ci si aspetta qualcosa di più propio in partite come questa.(Dal 80′ PICKEL s.v.)

ZANIMACCHIA 6: voto per l'impegno, un paio di conclusioni nella prima parte di gara (una da dimenticare). Suona la carica ad inizio secondo tempo per poi deporre le armi sfinito. Nota positiva l'impegno, nota negativa, non concretizza abbastanza.(Dal 75′ QUAGLIATA 5: Cisco lo 'svernicia' un paio di volte e ci scappa il gol)

VAZQUEZ 5.5: il 'capro espiatorio' perfetto della situazione che sta vivendo la squadra ma, al netto degli errori e della stoica lentezza, ci si dovrebbe chiedere anche il reale motivo per cui non è quel giocatore che tutti vorrebbero. E' l'unico giocatore della squadra ad avere visione di gioco e qualità tecniche sopra la media (che però al momento non incidono). Se poi i compagni di squadra, non si prodigano attraverso i movimenti a creare spazi utili la frittata è bella che fatta. (Dal 80′ TSADJOUT s.v.)

CODA 5.5: va oltre le sue competenze, che non gli sono concesse da una 'marcatura a guanto'. Esce dall'area, riceve, smista. Paga "l'assenza di Okereke".

OKEREKE 5: avesse fatto meno i capricci (e la società fosse intervenuta per rimetterlo in riga e non per provare a far cassa) ora magari avrebbe raggiunto un livello di integrazione maggiore con i compagni. Nessuno mette in dubbio le qualità, che emergono in un paio di 'tiri forzati' e nell'occasione gol in cui gli viene deviata la palla in angolo. Si mette troppo in proprio, senza aiutare la squadra in fase difensiva. Si cerca pochissimo con Coda. ( Dal 69′ BUONAIUTO 6: le premesse son buone, ma la sostituzione pare tardiva).

STROPPA 5.5: non fa molto meglio del suo predecessore, almeno in termini di risultati, ed è giusto che divida le colpe con la squadra che mette in campo. Più che un monito, un incentivo a cercare nuove soluzioni, per evitare malumori di chi resta fuori e per venire a capo di una situazione poco esaltante.

Daniele Gazzaniga


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