21 aprile 2024

La serie A può (e deve) arrivare anche dai Play off. Altra pesante ammonizione per Johnsen che salterà il Venezia

Il pareggio di Catanzaro va preso per un un punto guadagnato. Quella del Ceravolo era una partita spartiacque dove i grigiorossi con una sconfitta, avrebbero rischiato a 4 giornate dalla fine, di mettere in discussione anche un quarto posto, che (al netto del risultato di venerdì prossimo a Venezia) sarà da difendere con le unghie e con i denti.

Non solo. È evidente a tutti che i grigiorossi stanno attraversando un momento di appannamento generale e uscire indenni dalla sfida ha ridato sicuramente fiducia e morale alla squadra. È altresì evidente che Stroppa stia cercando di trovare delle soluzioni, attraverso delle scelte più tecniche che tattiche, per ridare compattezza, vigore e solidità alla squadra in vista delle ultime gare di campionato e soprattutto in vista dei play off, dove i grigiorossi si giocheranno ancora la promozione in serie A. Non è una speranza, ma una certezza in virtù dell’ottimo campionato condotto fino a poche giornate fa.

Un messaggio che spero arrivi forte e diretto ai tantissimi ‘tifosi’ (e non certo quelli che erano al Ceravolo a sostenere la squadra) che in questo ultimo periodo, si stanno dannando l’anima sui social per scaricare la loro frustrazione su giocatori, allenatori e società, forse in modo troppo affrettato ed anche per certi versi irrispettoso.

La delusione è senz’altro giustificata rispetto ad un obbiettivo (la promozione diretta) che è sfumato quasi per incantesimo, ma se ‘non eravamo fenomeni prima, non siamo certo diventati brocchi adesso’. Ci vorrebbe più equilibrio, più ottimismo e la consapevolezza che nulla è perduto. I conti si faranno alla fine.

A maggior ragione, in un momento così delicato, a fronteggiare gli eserciti di ‘polemici e disfattisti’ presenti sui social, dovrebbe intervenire la società (inteso come dirigenza o proprietà) per dare sostegno, difendere la squadra e l’allenatore in modo aperto e deciso. Dovesse accadere sarebbe sicuramente un punto a favore.

Per quanto riguarda la prestazione della squadra, in campo si è vista più attenzione e determinazione. L’infortunio dopo un quarto d’ora di Ravanelli, ha scombinato i piani difensivi grigiorossi, creando qualche grattacapo di troppo. Al netto di questo la squadra ha raggiunto l’obbiettivo prefissato, con i soliti errori e i soliti limiti in attacco (che restano dei pesantissimi sacchi di zavorra), che andranno scaricati al più presto, cercando di ritrovare quell’assetto difensivo (dal portiere, alla punta), che più che mai potrebbe essere ancora una volta l’arma decisiva in questo finale di campionato.

LE PAGELLE GRIGIOROSSE:

SARO 6,5: alla sua terza uscita in grigiorosso. Mantiene inviolata la porta (come a Lecco) con due interventi (Vandeputte e Iemmello). Sicuro nelle uscite e nel palleggio.

ANTOV 6: ‘non lamentiamoci del brodo grasso’. Forse ha vissuto momenti migliori, ultimamente ha avuto qualche sbavatura di troppo (come con Iemmello nel finale), ma resta un giocatore importantissimo per la difesa grigiorossa, soprattutto in fase di spinta.

RAVANELLI SV: alla sua centesima maglia in grigiorosso deve uscire al quarto d’ora per infortunio. Sfortunato. 13’ LOCHOSVHILI 6,5: concreto ed affidabile.

BIANCHETTI 5.5: prende il posto di Ravanelli al centro della difesa, ma fatica a tenerla ordinata ed a chiudere sulle ripartenza a campo aperto degli avversari.

ZANIMACCHIA 6: torna titolare e soffre la dinamicità dei calabresi in fascia. In uno dei suoi tanti traversoni offre un assist per Pickel. 75’ GHIGLIONE SV

PICKEL 6,5: sostituisce lo squalificato Collocolo. Tenace e reattivo, Fulignati gli nega la rete su una bomba dalla distanza, meno bravo di testa a pochi metri dalla riga di porta avversaria. Si becca la solita ammonizione per (inutili e reiterate) proteste.

CASTAGNETTI 6.5: rientra in cabina di regia e dirige il traffico in mezzo al campo, con la solita caparbietà. Un suo traversone colpisce la traversa.

JOHNSEN 6: mezzo punto in meno per una ammonizione che gli farà saltare la sfida di Venezia. In questo momento è l’unico a dare profondità alla squadra, non avesse passato più partite in tribuna che in campo probabilmente staremmo parlando di un altro giocatore. Nel primo tempo fallisce una grande occasione. 85’ FALLETTI SV

SERNICOLA 6,5: in fascia è costretto agli straordinari, eppure se la smazza bene in entrambe le fasi di gioco. In ripresa e questa è una bella notizia.

VAZQUEZ 5.5: inutile girarci intorno: destra, sinistra, centro è sempre quella zona che calpesta e, vuoi per una condizione fisica ottimale o forse perché non è il ruolo (o il gioco) dove riesce a rendere al meglio, sforna la solita partita in cui non spicca certo per inventiva. Più attento ed efficace nella gestione della palla, ma non basta.
75’ BUONAIUTO SV

TSADJOUT 5.5: un buon attaccante, per i movimenti, per gli spazi e le sponde ma, al netto delle poche occasioni avute, non ha il fiuto del gol di una punta. Inutile girarci intorno. 85’ CODA SV

STROPPA 6: subissato dalla critiche (anche le mie), entrato in ‘modalità play off’ si ritrova a gestire una situazione molto delicata, più a livello mentale che fisico. Facile contestare alcune scelte, ma ciò non toglie che sia lui ad avere il timone della Cremonese ed a saggiarne quotidianamente la sostanza lui, e solo lui, può condurla in porto. Poi vedete voi da che parte schierarvi.

Daniele Gazzaniga


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