Mercato Cremonese: tanti attaccanti ma, per ora, nessuna punta in grado di far la differenza nell'area avversaria
Manca poco più di una settimana al ‘gong’ finale di questa sessione di mercato che ha visto prima i grigiorossi farsi una bella e bella ’abbuffata’ di centrocampisti – che ha portato la necessaria qualità e sostanza al reparto – ad una dieta quasi assoluta sul resto dei reparti.
In un campionato lungo – ancor di più se si arrivasse ai playoff – e difficile, al netto di eventuali ed inevitabili cessioni, un difensore centrale che abbia più esperienza e motivazioni di qualcuno che potrebbe restare controvoglia serve e di un’attaccante d’area che garantisca sostanza e gol in doppia cifra.
Dopo ferragosto l’attenzione si è spostata essenzialmente sulle cessioni in prestito dei giovani che andranno a trovare spazio nelle categorie inferiori, gli ultimi della lista Acella a Perugia e Ghisolfi all’Audace Cerignola. Per il resto tengono banco – si fa per dire – le situazioni di Valeri e Okereke: entrambi hanno un contratto e sono regolarmente stipendiati dalla società.
Linea dura per il difensore romano che non vuole saperne di rinnovare un contratto che scade l’anno prossimo – e che vorrebbe dire lasciare la Cremonese a parametro zero – non convocato per la prima di campionato ed a cui è stato prospettato un’esclusione dalla lista definitiva.
Linea del silenzio/assenso per il giocatore nigeriano, che non vuole saperne di vestire di andare in campo in attesa di trovare un compratore di suo gradimento che soddisfi le richieste della Cremonese.
Due casi come tanti la cui differenza la fa la gestione della società, libera di fare quello che vuole, anche e soprattutto di multare un giocatore che si rifiuta di scendere in campo per propria scelta, quantomeno per rispetto per che la maglia la veste e la suda.
Sta di fatto che fuori dal portone in via Postumia pare non ci sia la fila di compratori disposti a fare follie per Okereke, e se mai ci fosse qualcuno interessato, proverà presumibilmente a portarselo a casa un affare ‘last minute’.
Tornando al discorso punta sarebbe già stato risolto se la società fosse stata tanto veloce e risoluta nel cercarla – ed acquistarla – quanto lo sia stata nello spedire ad inizio mercato a Glasgow Cyriel Dessers e fare cassa per quanto possibile.
Calcio d’agosto, caldo, carichi di lavoro. Quelli li hanno sofferti tutti, ma sta di fatto che in questo precampionato, Coppa e Campionato, è risultato evidente tanto che il reparto offensivo sia completo di giocatori offensivi di ogni sorta e genere, quanto manchi un ‘bomber vintage’, in grado di risolvere partite come quella con il Catanzaro, dove traversoni e passaggi inghiottiti da una sorta di buco nero.
Alle 20.00 del 1°settembre sventolerà finalmente la bandiera a scacchi su questo logorante ed inutilmente lungo mercato estivo, la speranza è che la società faccia l’ultimo sforzo per dare un senso compiuto agli obbiettivi stagionali declamati dalla società, perché il pericolo è che dall’addormentarsi sugli allori è facile svegliarsi sulle ortiche.
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