Pecchia: Di Carmine ha avuto il giusto premio in un momento complicato. Inzaghi: nessuna delle due squadre meritava la vittoria
Se a qualcuno ieri poteva sembrare un sogno, questa mattina si sarà reso conto che la vittoria nel derby di ieri allo Zini ne è solo l’inizio.
I meriti dei grigiorossi vanno molto oltre allo striminzito risultato di 2-1, la squadra, come ama sempre citare mister Pecchia, è entrata in campo con ’la sua identità’, ‘la voglia di fare le sue cose’, determinata a giocarsi tutte le carte a disposizione per vincere questo derby.
Arrivare dopo sette partite in un mese, con le energie mentali e fisiche sufficienti per affrontare una partita così importante, non era certo così scontato, ma i grigiorossi in questa maratona di gare, hanno sempre chiuso con il piede sull'acceleratore, a differenza delle avversarie che si ritrovavano spesso a finire anzitempo la benzina, poi i risultati non saranno sempre stati quelli sperati, ma la determinazione e le energie di chi è stato chiamato in causa, non sono mai mancate.
Può ben dire Pippo Inzaghi ai margini della gara, che il pareggio sarebbe stato più giusto in considerazioni delle forze in campo e delle occasioni create, ma la realtà è che in campo c'erano energie, idee e determinazioni diverse e lo si è capito quando le rondinelle nel secondo tempo, hanno provato a provare a ‘sgasare’ per uscire dalla morsa grigiorossa, ma si sono ritrovate solo un motore ingolfato.
Una vittoria che sancisce la completa maturazione di un mister ed un gruppo che ha avuto il merito di non relegare ai margini nessun giocatore, ultimo ma non certo per importanza, il ‘giustiziere’ di questo derby Samuel Di Carmine, perché dietro la prestazione di ieri, come quella nelle ultime partite, ci sia una grande voglia di rivalsa e di dimostrare il proprio valore. E che dire di Meroni, a lungo relegato in panchina per scelte tecniche ed ora più che mai determinante anche quando parte vien chiamato a dare il suo contributo entrando dalla panchina in un momento ed in un clima così difficile come ieri.
La partita di Carnesecchi, gol a parte, ha avuto un unico sussulto, quello da assist man a favore di Gaetano per il gol del pareggio. Infortunio di Bianchetti a parte, la difesa ha tenuto bene l’avversario. Crescenzi ha fatto la sua parte, anche se è evidente che ha ancora qualche ruggine da togliersi di dosso, bene Sernicola, Palacio e Leris sulla sua fascia non erano roba da poco, ma le sue ripartenze sono state decisive per sfiancare gli avversari.
Okoli non ha fatto vedere palla a Bajic, ma troppo spesso è impreciso e poco lucido nel liberare l’area. Fagioli ha fatto un primo tempo nell’ombra, una marcatura asfissiante lo ha disturbato in fase di costruzione. Nel secondo tempo, quando gli avversari hanno cominciato ad allentare la marcatura è stato determinante nella costruzione del gioco.
Bartolomei si è piazzato davanti alla difesa, ha murato e recuperato tanti palloni, impresa non semplice visto il traffico che c’era dalle sue parti. Baez in continua crescita, anche oggi ha sfiorato il gol in almeno 2 occasioni. Stesso discorso per Gaetano, i suoi spunti sono sempre più spesso determinanti. A Ciofani è toccato il solito faticoso lavoro di tenere su la squadra, lavorare tra le linee avversarie, creando spazi ed appoggi per i compagni. Poi i cambi: Di Carmine si è rivelata l’arma vincente e non casuale, il centrocampo degli ospiti non filtrava a dovere e la difesa avversaria si faceva trovare spesso in ritardo sugli inserimenti veloci dei grigiorossi. La scelta di Valeri in panchina avrebbe fatto storcere il naso a qualche tifoso, ma si è rivelata una mossa tanto consapevole e vincente.
Si potrebbero fare altri esempi, ma quello che conta è che questa squadra è pronta ad affrontare queste ultime 10 partite e lo farà da protagonista.
Cosi come è d’obbligo sperare che i tifosi tornino a riempire lo Zini nelle partite casalinghe che restano, al netto di eventuali trasferte importanti. Ieri il ‘12° uomo’ lo si sentiva fuori, ma anche in campo, mettendoci del suo nel sospingere i ragazzi alla vittoria.
Quello che raggiunge la sala stampa per le impressioni del dopo partita è un Pecchia ‘strafelice’, per il risultato, per la prestazione e per la splendida cornice di pubblico offerta oggi dallo Zini: ‘Nei primi venti minuti abbiamo creato presupposti importanti, con conclusioni ravvicinate e giocate di qualità, poi un paio di situazioni poco chiare dovute al problema fisico che poi ha costretto Bianchetti a lasciare il campo. In quella parte di gara abbiamo perso le distanze ed abbiamo subito la rete dello svantaggio. Poi nel secondo tempo c’è stata una partita di grande spessore, di grande impegno e voglia di raggiungere il risultato’.
La capacità di adattarsi ed i cambi, l’arma vincente dei grigiorossi : ‘Gaetano e Fagioli sono giocatori di qualità ed hanno l'energia e lo spessore per reggere tutta la partita. Anche l’inserimento di Rafia è stato importante, ed ovviamente quello di Di Carmine che ha avuto il giusto premio trovando, in un momento molto complicato, un gol importante per determinare uno straordinario risultato’.
L'importanza della vittoria e del clima di entusiasmo allo Zini: ‘Sono contento per la città e per l’entusiasmo che si è respirato a partire dal breve tragitto dall’albergo al campo, noi dobbiamo continuare a portare questo clima, e la città deve continuare a viverlo con leggerezza ed entusiasmo. La vittoria credo che sia il giusto premio ma poi finisce lì, una partita in meno e l’abbiamo vinta. Questo clima di festa mi fa piacere, ma guardiamo avanti alla prossima partita’.
La vittoria del gruppo: ‘Continua a vincere il gruppo ed i suoi valori, arriviamo, come tutte le altre squadre da otto partite in venticinque giorni, dove è stata fondamentale la gestione delle risorse. Tutti si fanno trovare pronti e di questo sono contento. Ora abbiamo una settimana per preparare le prossime tre partite, per questo continuo a dire che abbiamo bisogno di tutti, quindi faccio i complimenti a tutto il gruppo’.
L’identità della squadra e l’ingenuità della giovane età: ‘Siamo due squadre completamente diverse con giocatori diversi di età diversa, per questo in certi momenti della gara abbiamo sofferto un po' l'ingenuità della giovane età. Ma la squadra ha una sua identità, ha voglia di giocare, nella partita di andata abbiamo subito alcune situazioni che oggi, a differenza della partita di andata, siamo stati bravi a gestire. Quando il Brescia ha messo in campo giocatori come Moreo, Ayè e Proia, che arrivavano dalle seconde linee portando struttura e fisicità, facendo quello in cui sono forti, ci siamo fatti trovare pronti ed abbiamo tenuto molto bene’.
Il fantasma di un'altra beffa dopo Benevento: ‘Avrei ‘rosicato’ perchè il risultato si sarebbe aggiunto a quello di Benevento e perché nel secondo tempo abbiamo avuto delle occasioni importanti, che non abbiamo sfruttato. Poi però sono strafelice per aver vinto una partita fondamentale. Mi avrebbe fatto rabbia pareggiarla, ma sarei comunque stato contento, perché la squadra continua a reagire ed a rispondere, anche se non sempre c’è il risultato, il livello si fa sempre più alto, le avversarie sempre più agguerrite’.
L’evoluzione del gruppo e un’asticella che deve continuare ad alzarsi: ‘C’è stata l'evoluzione di un gruppo di giovani ragazzi attraverso il miglioramento di settimana in settimana e la presa di coscienza. Come oggi, dove c’era un esame in un clima che poteva creare qualche tensione di troppo e proprio per questo i ragazzi mi sono piaciuti per come l'hanno affrontata e sono stati premiati. Continuo a chiedere ai ragazzi di migliorare, di alzare l’asticella, perché anche oggi ci sono state alcune situazioni che potevano costarci care’.
Ora il Pisa: ‘Preparare la partita con il Pisa sarà sicuramente una gran bella cosa che la squadra dovrà affrontare con la gioia di affrontare e fare parte dello spettacolo, ieri nel pre partita avevo detto ci sarà uno spettacolo e speriamo di essere degni e lo siamo stati ho detto, e siamo stati all’altezza’.
E’ stato poi il momento di Samuel Di Carmine, sul suo volto e nelle sue parole dedica, ringraziamenti, tanta gioia e soddisfazione e tanta voglia di essere ancora decisivo:
‘Intanto voglio dedicare il gol a mio figlio che oggi compie 10 anni, per il resto sono felicissimo per questo gol che ha dato alla squadra i tre punti, e li ringrazio per avermi supportato in questi sei mesi che probabilmente sono stato i più difficili della mia carriera, del mister della tifoseria di tutti quanti che mi hanno aspettato. Sul gol ho visto la palla andare, ho pensato di essere più veloce ed ho visto che il portiere tentennava, la palla era buona e ci ho provato. Sono arrivato qua giocando in una certa maniera, e non facendo la preparazione con la squadra a volte fai fatica ad inserirsi e poi ho passato sei mesi veramente strani ed ho fatto molta più fatica ad inserirmi di quello che credevo. Come dicevo prima sono felice che la squadra mi ha aspettato e cercherò di dare il massimo da qui alla fine’.
Tanta delusione sul volto di Pippo Inzaghi, visto che a parer suo nessuna delle due squadre avrebbe meritato la vittoria: ‘E’ stata una partita molto equilibrata nella quale si sono affrontate due squadre forti. che se la giocheranno fino alla fine. Non a caso sono state per tutto il campionato nelle prime posizioni. Non siamo stati bravi ad indirizzare gli episodi, perché sull’uno a zero abbiamo avuto una palla con Leris davanti alla porta abbastanza clamorosa, purtroppo non è andata bene. Alla fine abbiamo preso un gol evitabile quando la partita era ormai incanalata su un pareggio. Il secondo tempo è stato molto equilibrato e nessuna squadra avrebbe meritato di vincere. Onore alla Cremonese'.
Due visioni completamente diverse della partita: ‘Nel secondo tempo abbiamo sofferto poco, joronen ha fatto poche parate e così ho pensato di mettere una punta in più e pensavo che con Moreo, Tramoni ed Aye, avremmo cambiato le sorti della partita, però questa volta i cambi non ci hanno dati ragione. Aldilà del risultato sono contento della prestazione della squadra, anche se il pareggio sarebbe stato più giusto. La Cremonese ha vinto onore a loro e noi andiamo avanti. Fossimo venuti qui, fossimo stati schiacciati e bombardati dalla Cremonese mi sarei preoccupato, ma la partita è stata molto equilibrata, abbiamo avuto la palla del ko due volte e lì probabilmente dovevamo essere più bravi.La Cremonese non ha rubato nulla merito loro ma siamo ancora lì in pochi punti’.
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