11 ottobre 2022

Per Marco Villa e Ivan Quaranta non c’è tempo di festeggiare il record di Ganna. Il Campionato del Mondo di Ciclismo su pista è già adesso…

Ovviamente, il commissario tecnico della nazionale azzurra Marco Villa, è contento di quanto fatto da Filippo Ganna durante il record dell’ora, registrando la distanza di 56,792 km. Un record clamoroso (ottenuto lo scorso weekend) per il ciclista azzurro che ha battuto la distanza di Bigham, e pure migliorato il record di sempre sull’ora che apparteneva a Chris Boardman. Il ct ha spiegato l’evoluzione di Ganna come corridore, da quando è diventato professionista al momento del grande record registrato a Grenchen. Ora c’è un Mondiale da andare a prendere. Questo record dell’ora influirà sicuramente sulle prestazioni di Filippo Ganna, ma verrà lasciato a riposo in questi giorni. Così il Ct, nonché tecnico, consigliere e fratello maggiore di Filippo, a Bici.Pro ha commentato questo momento:

Il record dell’ora era uno degli obiettivi che Ganna sognava da quando è passato professionista. Però lo abbiamo tenuto, abbiamo rispettato i passaggi giusti e lui ha fatto la crescita giusta. Doveva guadagnare oltre che di potenza e velocità, anche la resistenza che serve per portare a termine il record dell’ora. E insomma, s’è visto negli ultimi 5 o 6 minuti che la resistenza ci vuole. Perché se non avesse avuto nelle gambe il Giro e il Tour, magari non avrebbe superato la crisi che ha avuto nel finale sul filo dei 57 all’ora. A un certo punto gli abbiamo detto di stare calmo, ma lui mi ha fatto il segno col pollice come per dire. Sto bene, vado”!

Cremasco di Montodine, Villa, ex campionissimo di ciclismo è ora in Francia per l’appuntamento, in cartello fino a domenica prossima 16 ottobre, coi Campionati del Mondo di Ciclismo su pista, nella città di Saint-Quentin-en-Yvelines, in Francia. Nello staff di Villa c’è un altro cremasco, il mitico Ivan Quaranta, un tempo velocista in grado di battere e mettere in difficoltà (ah … che tempi mistici quelli del Ghepardo) nientepopodimenoche, l’immenso Mario Cipollini.

Stefano Mauri


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