Terza vittoria consecutiva per la Vanoli (65-54 contro Cantù) e primato in classifica
VANOLI CREMONA -ACQUA SAN BERNARDO CANTU 65-54
Parziali 25-16, 43-30, 52-42
VANOLI CREMONA: Eboua 17, Alibegovic 12, Cannon 12, Caroti 6, Denegri 5, Mobio 9, Piccoli, Lacey 4, Gallo, Ndzie. Zanetti e Zacchigna ne. All. Cavina
ACQUA SAN BERNARDO CANTU': Hunt 6, Baldi Rossi 6, Nikolic 23, Bucarelli 3, Rogic 3, Da Ros, Pini 4, Severini 3, Berdini 6. Meroni e Borsani ne. All Sacchetti
La Vanoli Cremona comanda solitaria la classica del girone verde della A2. Al Palaradi nel big match della giornata i padroni di casa non hanno dato scampo all’Acqua San Bernardo Cantù, dominandola dall’inizio alla fine. I padroni di casa hanno preso subito in mano le redini del comando e non le hanno più mollate. In difesa hanno praticamente messo la museruola ai due stranieri canturini Rogic e Hunt annullandoli nelle conclusioni. E’ stata proprio l’abnegazione difensiva della squadra di Cavina a fare la differenza.
1° Quarto:
Parte bene Cremona che è subito determinata in attacco portandosi 10-3 al 3’. Al 6’ sul 15-7 entra Hunt e Cantù ha piu consistenza in attacco ma è la difesa, spesso in ritardo nelle chiusure, a non contenere gli attacchi dei cremonesi che hanno in Eboua ed Alibegovic i primattori 25-16 al 10’
2° Quarto
La squadra di casa mantiene saldamente il controllo delle operazioni. Cantù non crea vantaggi sui pick & roll e subisce la continuità di gioco di Cremona. Un paio di conclusioni positive danno coraggio ai brianzoli per recuperare qualcosa ma Cannon, Eboua ed Alibegovic sistemano le cose per il 43-30 all’intervallo.
3° Quarto
Cantù ha maggiore intensità in difesa ma non è sufficiente per cambiare volto alla partita. Il solo Nikolic in attacco cerca di dare punti ai suoi. Molti errori al tiro da ambo le parti. Cremona ha una retroguardia “più morbida” ma tiene il vantaggio di sicurezza 52-42 al 30’.
4° Quarto
La Vanoli Cremona perde verve offensiva 57-52 al 35’. Nikolic è il solo a tenere in corsa l’Acqua San Bernardo. Tuttavia Cantù non va oltre anche perché il team di coach Cavina sa cosa fare nei momenti decisivi. 63-52 al 37’ e non accade più nulla.
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