E' un buon momento per il pugilato professionistico cremonese che finalmente, dopo oltre quarant'anni si ritrova con quattro pugili professionisti in attività e tutti con buone prospettive. E' infatti dal 1981, quando io stesso decisi di sciogliere il mio team professionistico e con me lasciarono l'attività agonistica i vari Molesini, Facciocchi Facchetti, Thomas, mentre erano prossimi al ritiro i cremaschi Vailati, Fossati, Cipriani, che Cremona non vantava un discreto numero di professionisti in attività. Poi per cinque anni almeno fu Silvano Usini a tenere alto il nome della boxe in provincia e nell'ultimo decennio Nicholas Esposito con la conquista del titolo italiano dei pesi welter. Oggi sono quattro i professionisti in attività e tutti di buon livello, tutti probabilmente in grado di salire sul trono tricolore.
Partiamo proprio da Esposito, giunto ai trent'anni è al top della condizione tecnica d'atletica. Purtroppo ha subito l'unica sconfitta in carriera (colpevolmente dimenticata da tutti i media locali) recentemente sul ring di Milano nel combattimento più importante della sua carriera. contro Akrem Aouina, emergente piemontese con una sola decina di incontri all'attivo, ma già in possesso dei titolo italiano. Titolo che non era in palio stavolta, ma Aouina ha dimostrato di tenere con merito. Esposito gli ha ceduto nettamente come i cartellini dei giudici hanno messo in evidenza: 100-90/98-92/99-91 ma proprio in quest'occasione Nicholas ha disputato il suo miglior match: ha attaccato continuamente dall'inizio alla fine, ha messo in mostra tutto il suo repertorio e grande coraggio, ma purtroppo non è mai riuscito a scalfire la superiorità tecnica e tattica del pugile piemontese allievo di Giacobbe Fragomeni. Delusione nel clan Esposito, ma non credo che Nicholas debba abbattersi per questo. In fin dei conti, è stato il primo collaudo ad alto livello in carriera e margini di miglioramento sul piano tecnico ci sono ancora. Forza d'animo, determinazione e voglia di fare e di emergere non gli sono mai mancati e al titolo italiano può ancora aspirare anche se stanno emergendo nomi nuovi e assai interessanti nella categoria.
Dietro Esposito sta salendo il cremasco allievo di Lucio Vailati Cezar Ieseanu. E' un picchiatore formidale: professionista da un anno, ha messo in cantiere nove vittorie in altrettanti incontri disputati, otto delle quali per Ko quasi tutte nei primi due round. Gli ha resistito solo l'espertissimo Ramiro Branco (una sessantina di incontri all'attivo) ma in questo incontro Cezar ha dato l'impressione rivoler vincere solo ai punti tanto per provarsi finalmente sulla distanza delle otto riprese. Ha molto da imparare ancora soprattutto in difesa, ma ha due mani di bronzo e tanta voglia di fare con un clan alle spalle che lo può portare lontano.
Terza forza il peso leggero Alex Bindar. Campione italiano in tutte le categorie giovanili, cresciuto a Cremona e poi a Viadana sempre sotto la guida di Giovanni Merisio che ha lasciato da poco, ha esordito da professionista qualche mese fa, ma una frattura alla mano sinistra lo ha tenuto fermo per qualche mese. E' rientrato nella stessa riunione che ha visto impegnato Esposito e si è sbarazzato in meno di un minuto dell'inglese Walsh. Tornerà sul ring a dicembre, ma sta tenendo contatti con il team inglese che gestisce tra gli altri Joshua e quindi potrebbe presto approdare oltre Manica.
Infine il gigantone Emanuele Ogliari, cresciuto a Chieve. Temibile picchiatore, ma altrettanto debole in difesa però in via di miglioramento. Ha due match all'attivo, ma non ha mai sentito il suono del gong della seconda ripresa, Una vittoria e una sconfitta entrambe al primo round. Con lui sul ring le emozioni non mancano.
Infine una notizia a livello dilettantistico. E in fase di organizzazione una riunione dilettantistica per il 7 dicembre alla Spettacolo.
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