19 novembre 2023

Una super Juvi Ferraroni supera ancora i 100 e batte l'ostica Agrigento (101 a 82)

Quarta vittoria interna consecutiva su 5 per una lanciata Ju.Vi. Ferraroni Cremona, che riscatta il ko di domenica scorsa sul campo di Treviglio e per la seconda volta nel giro di 40 giorni supera i 100 punti e batte una gagliarda ed ostica Moncada Energy Group Agrigento con il punteggio finale di 101 ad 82 e si mantiene nelle zone nobili della classifica. Per questa gara coach Bechi cambia il quintetto e schiera Benetti, Musso, Medford, l’ex di turno Costi e Vincini; mentre dall’altra parte coach Pilot deve rinunciare al totem e capitano Chiarastella e risponde con Ambrosin, Meluzzi, Cohill, Peterson e Polakovich. La gara vede un inizio equilibrato con i siciliani che mettono la testa avanti in un paio di occasioni, poi minuto dopo minuto i gigliati trascinati da uno scatenato Costi lo scorso anno in forza agli agrigentini spacca in 2 la partita e nel finale coach Bechi inserisce anche Cotton che dopo 40 giorni torna a calcare il parquet e dopo pochi secondi sigla la tripla del +10, mentre il 1°periodo si chiude con la Ferraroni avanti di 13 lunghezze sul punteggio di 33 a 20, e con Costi autore di ben 14 punti. Nella seconda frazione i gigliati mantengono il canestro inviolato per quasi 5’ e tocca il massimo vantaggio sul 47 a 23 al 17’; ma nel finale i locali si inceppano in attacco e la Moncada ne approffitta per piazzare un parziale di 3 a 13; ma sul capovolgimento di fronte Sabatino con un tiro libero sui 2 a disposizione manda le due squadre al riposo sul risultato di 50 a 36. Al rientro dagli spogliatoi la Ferraroni fatica ancora in attacco ma Agrigento non è da meno ed il match diventa una guerra di nervi; ne fanno le spese prima Medford che viene sanzionato con un evitabile fallo tecnico e poco dopo Cohill sino a quel momento uno dei migliori commette un fallo tecnico ed esce anzitempo per 5 falli; dalla lunetta Tortù spinge la Ferraroni a +13, ma gli ospiti non ci stanno e trascinati da Ambrosin e Sperduto rientrano in partita e chiudono il 3°quarto a -5 sul 67 a 62, grazie ad una tripla di Sperduto. Ad inizio ultima frazione la Ferraroni subisce ancora il ritorno dei siciliani e Sperduto riporta i suoi a -2 sul 69 a 67 al 33’; poi dopo una strigliata da parte di coach Bechi la Ferraroni riprende il cammino e grazie alle triple di Medford e Musso si riporta a +10 sull’83 a 73 al 37’. A questo punto gli ospiti perdono per falli nel giro di 2’ prima Meluzzi ed Ambrosin e per la Ferraroni è l’ennesima apoteosi e nel finale le triple di Tortù e Medford fanno sfondare ai gigliati la quota 100 e chiude sul 101 ad 82 finale.

JU.VI. FERRARONI CREMONA-MONCADA ENERGY GROUP AGRIGENTO 101-82

PARZIALI: 33-20, 50-36, 67-62

JU.VI. FERRARONI CREMONA: Benetti 7, Cotton 9, Sabatino 11, Grassi n.e., Musso 8, Medford 19, Boni n.e., Costi 16, Vincini 10, Magro 5, Tortù 14, Timperi 2. All.: Bechi.

Nessuno uscito per 5 falli, fallo tecnico a Medford 24’ (52-41).

MONCADA ENERGY GROUP AGRIGENTO: Ambrosin 13, Traore, Meluzzi 5, Cohill 14, Ronca 2, Caiazza 5, Morici 3, Sperduto 20, Peterson 2, Polakovich 18. All.: Pilot.

Usciti per 5 falli: Cohill 25’ (56-45), Meluzzi 37’ (83-73) ed Ambrosin 39’ (93-79), fallo antisportivo a Peterson 4’ (7-8) e fallo tecnico a Cohill 25’ (56-45).

ARBITRI: De Biase di Treviso, Marzulli di Pisa e Tirozzi di Bologna.

LE INTERVISTE

PILOT (All.: Moncada Agrigento): E' stata una gara dai 2 volti, all'inizio abbiamo giocato alla pari, poi alla fine del 1°quarto siamo andati in difficoltà e loro hanno allungato, ma soprattutto non siamo riusciti ad arginare Costi che voleva fare bella figura contro la sua ex squadra. Nella 2^frazione siamo sprofondati sino a -24 e per quasi 7’ non abbiamo segnato su azione, poi ci siamo ripresi ed abbiamo riaperto il match arrivando sino a -13. Al rientro dalla pausa nonostante l’uscita per 5 falli di Cohill sino a quel momento uno dei più positivi abbiamo insistito e loro sono andati in difficoltà ed abbiamo cominciato a segnare anche da fuori grazie ad Ambrosin e Sperduto ed abbiamo chiuso a -5. L’ultima frazione ci ha visti arrivare a -2, ma la situazione falli e l’assenza di Chiarastella ha complicato tutto e loro minuto dopo minuto hanno preso il largo e per noi è stata la fine. Adesso torniamo a casa e domenica prossima con Latina sarà già una gara decisiva in chiave salvezza.

BECHI (All.: Juvi Ferraroni Cremona): Questa la posso considerare una vittoria molto importante contro una diretta rivale in chiave salvezza. Siamo partiti un po' contratti, poi verso la fine del 1°quarto ho messo in campo Cotton ed abbiamo allungato anche grazie ai canestri di Cosimo (Costi ndr) che era molto carico visto che giocava contro la sua ex squadra. Nella 2^frazione siamo andati sino a +24, poi improvvisamente ci siamo bloccati e loro sono stati bravi a recuperare e sono arrivati a -13 in chiusura di tempo. Al rientro dagli spogliatoi abbiamo faticato e ci siamo innervositi e Medford è stato punito con un fallo tecnico; Agrigento a questo punto si è affidato al tiro da 3 punti e con Ambrosin e Sperduto hanno recuperato punto su punto sino a chiudere il 3°quarto a -5. Gli ultimi 10’ hanno visto ancora un inizio difficile per noi e loro sono arrivati sino a -2, poi loro sono andati in difficoltà complice anche le uscite per 5 falli di Meluzzi ed Ambrosin e nel finale abbiamo preso il largo. Adesso ci aspetta Torino, non sarà una partita facile perché vengono dalla sconfitta rimediata contro Urania, ma soprattutto affrontiamo una squadra che lo scorso anno ha sfiorato la promozione nella finale per la promozione in serie A. Non sarà facile, ma ci proveremo; sinora non abbiamo perso con scarti pesanti. Negli ultimi due quarti non ho inserito prima Timperi e poi Costi perché ho voluto fare alcuni esperimenti con diverse soluzioni sia a livello difensivo che offensivo e che nonostante alcune difficoltà hanno dato dei buoni risultati. Tornando alla gara odierna ritengo che questa squadra ha i giusti attributi per fare bene con tutte, ma soprattutto posso dire che ho un buon gruppo di giocatori e che giochiamo di squadra e questo è importante in una squadra.

 

Gabriele Grassi


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