12 gennaio 2025

Le proposte del Partito Democratico alla Legge di Bilancio. Tutti gli interventi degli esponenti del PD cremonese

Le proposte del Partito Democratico alla Legge di Bilancio. Giudizio unanime: "Un futuro al ribasso".
Tutti gli interventi hanno condiviso un giudizio severo sulla Legge di Bilancio 2025, evidenziando una politica che guarda più all’emergenza che al futuro.

Ieri sera, presso lo spazio Civico 81 di Cremona, si è tenuto un incontro organizzato dal Partito Democratico, incentrato sulla Legge di Bilancio 2025 e intitolato "Un taglio al futuro". La serata ha visto la partecipazione di Antonio Misiani, responsabile Economia e Finanze del PD, Andrea Virgilio, sindaco di Cremona, Roberto Galletti, segretario PD cittadino, Sofia Tagliavini, responsabile Esteri PD Cremona, e Roberto Mariani, presidente della Provincia di Cremona.

L’intervento di Antonio Misiani si è focalizzato sulla debolezza strategica della manovra finanziaria, definita una "manovra di galleggiamento". Il parlamentare ha denunciato come il Governo Meloni stia gestendo il paese con una politica di breve respiro: "Formalmente rispetta le regole di stabilità, ma non affronta i nodi della crescita e della coesione sociale", ha dichiarato. Misiani ha illustrato un’Italia in stagnazione economica e sempre più diseguale. Ha evidenziato l’assenza di un piano strategico per il futuro del paese, soprattutto in vista della fine del PNRR nel 2026, e ha sottolineato il rischio di una crescente de-industrializzazione. Tra i punti critici la crescita economica: "L’Italia ha numeri peggiori rispetto all’Europa e il Governo non ha alcuna strategia per rilanciare l’economia". Sanità pubblica: mancano risorse per affrontare le liste d’attesa e il piano di assunzioni di medici e infermieri.

Misiani ha parlato di una scelta politica chiara a favore del privato. Energia: i tagli all’efficientamento energetico e l’aumento dei costi mettono in difficoltà famiglie e imprese. Masiani ha poi criticato la destinazione di fondi a opere come il Ponte sullo Stretto, togliendo risorse a interventi prioritari come la prevenzione del dissesto idrogeologico.

Il sindaco Andrea Virgilio ha rimarcato il ruolo cruciale dei comuni come promotori di coesione sociale e sviluppo: "I territori devono essere laboratori per accompagnare la transizione ecologica e digitale, ma il Governo non facilita questo processo". Virgilio ha lamentato i tagli agli enti locali, che si traducono in minori servizi per i cittadini e in difficoltà per le famiglie più vulnerabili. Ha inoltre sottolineato come i comuni, già provati da anni di crisi, pandemia e altre emergenze, abbiano bisogno di maggiori risorse per adempiere al loro ruolo di collante sociale.

Roberto Mariani ha puntato l’attenzione sulle gravi ripercussioni che la manovra avrà su province e infrastrutture. Ha criticato l’emendamento del Governo che stanzia 15 miliardi di euro per il Ponte sullo Stretto di Messina, definendolo una scelta irresponsabile in un contesto in cui Calabria e Sicilia mancano delle infrastrutture di base. "Non un euro per la prevenzione del dissesto idrogeologico, ma solo per gestire le emergenze", ha dichiarato Mariani. Il presidente ha poi ribadito l’urgenza di completare la riforma delle province, attualmente depotenziate, sottolineando come un sistema amministrativo efficiente sia essenziale per lo sviluppo del paese.

Sofia Tagliavini ha posto l'accento su due temi centrali e spesso sottovalutati: le disuguaglianze e il cambiamento climatico. Ha denunciato uno squilibrio sistemico nella distribuzione delle risorse, con un focus insufficiente sulle giovani generazioni e sulle donne: "La precarietà lavorativa dei giovani e il “Reddito di libertà” per le donne vittime di violenza domestica sono questioni che necessitano di fondi e interventi concreti, ma questa legge di bilancio li relega a margine". Tagliavini ha inoltre evidenziato come i tagli previsti dalla manovra si ripercuotano direttamente sulle famiglie, aumentando il carico di difficoltà per chi già affronta situazioni di vulnerabilità economica e sociale.

La serata si è conclusa con un invito all’azione da parte di Roberto Galletti, che ha esortato i presenti a continuare a costruire una proposta alternativa per il paese, basata su crescita, coesione sociale e giustizia ambientale.


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