La maggioranza fa quadrato sul caso SAAP: le procedure amministrative non sono in capo alla politica
La maggioranza fa quadrato sul caso del bando SAAP e sulle decisioni del Tar difendendo le scelte dell'amministrazione e sottolineando come le procedure amministrative non dipendono dalla politica.
"Gli attacchi scomposti di una parte delle minoranze all’Assessora e alla Giunta partono da presupposti completamente e volutamente sbagliati rispetto alle responsabilita’.
Va ricordato a chi gioca a far confusione che i procedimenti amministrativi, gara in primis, non devono e non sono in capo alla politica.
Ricordiamo allora quali sono state le scelte politiche nel percorso.
L’Amministrazione ha deciso di procedere a rescindere il contratto a seguito della richiesta del gestore, per garantire la sostenibilita’ del servizio, per l’adeguamento delle retribuzioni degli operatori secondo il nuovo contratto nazionale del lavoro.
Si decideva cosi’ di stanziare una somma di oltre 3 milioni, ben superiore a quella impegnata nel contratto precedente. E si procedeva a bandire una gara, con la stessa modalita’ utilizzata nella precedente assegnazione del servizio.
Nel bando quindi si destinavano piu’ risorse e si dava priorita’ alla qualita’ progettuale del servizio.
In questo percorso la procedura della gara , nell’ambito della quale la politica è del tutto estranea, ha poi visto l’aggiudicazione a Progetto A, con successivo ricorso al Tar da parte dell’attuale gestore.
A seguito del ricorso l’Amministrazione ha correttamente dato priorità alla continuità del servizio, salvaguardando in primis i disabili e le loro famiglie".
Roberto Poli capogruppo PD
Riccardo Merli capogruppo Fare Nuova/ Cremona Attiva
Andrea Segalini capogruppo Cremona sei tu
Rosita Viola capogruppo Sinistra per Cremona
Nella foto un momento della protesta del febbraio scorso di operatori e utenti
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commenti
Martino
1 giugno 2025 16:11
Quando le cose si mettono male... sempre pronti a fare i debiti distinguo "i procedimenti amministrativi, gara in primis, non devono e non sono in capo alla politica". Devono aver sbagliato i Giudici del TAR. Triste pensare di pagare lautamente chi non ha (e non si assume) le responsabilità politico-amministrative. Solo buoni solo a tagliare i nastri del foodstreet.
Marco
1 giugno 2025 22:32
Commento assurdo.
In primis i bandi sono emanati in base a regole non stabilite dal Comune.
Ci sono già stati casi di piccole cooperative dove la parte economica è quella che poi ha fatto vincere l'appalto e i ricorsi sono stati persi.
E aggiungo in tutte le gare appaltanti per lavori piccoli o grandi, di Comuni,Provincia,Regioni ecc ecc c'è la gara al ribasso
Poi si può discutere se sia giusto o meno, se la qualità sia la stessa .
Certo è che come e sempre ci perde il lavoratore che sicuramente si troverà lo stipendio ribassato e l'assistito che perde i punti di riferimento.
Buoni a tagliare nastri di food street non lo capisco e non lo condivido.
Come non condivido tutto il resto.
Martino
2 giugno 2025 06:03
Evidentemente a Cremona i bandi li scrivono gli uscieri e i vincitori di gara li giudicano i rodini. Poi il TAR annulla. La politica non c'entra e non si sa che ruolo abbia. È meglio andare allo Stadio a festeggiare. Sarebbe stata sufficiente e molto più apprezzata, oltre che seria e credibile, una assunzione di responsabilità:"abbiamo fatto un errore, porremo rimedio" anziché leggere “Preso atto della decisione dell'Autorità Giudiziaria, l'Amministrazione comunale si impegna a darne piena e tempestiva esecuzione”. E ci mancherebbe... se i rodini sbagliano a giudicare i vincitori dei bandi la politica, che non si era accorta di nulla, rientra in partita per rimette ordine e ripristinare la legalità:"Gli ultimi dieci minuti prima della sentenza del TAR ho perso vent’anni di vita perché sul 3-0 mi sono cambiato per venire a festeggiare e ho ritrovato il match sul 3-2. Però è una soddisfazione massima perché il TAR ha giocato benissimo, ha espresso un gioco importante. È una vittoria di tutti, di tanti, dei disabili, degli operatori SAP, della società civile. E credo che questa cosa vuol dire essere in Serie A tutti: cittadini e a anche l’Amministrazione, siamo tutti in Serie A(nalfabeti) senza più capacità critica e volutamente distratti dai fischi arbitrali."