3 giugno 2025

Festeggiamenti Serie A, Portesani: "Balli e danze sull'antico tavolo della Sala della Consulta di Palazzo Comunale. Sindaco e assessori silenti davanti a questo gesto contro il patrimonio del Palazzo"

Dopo la nottata di festeggiamenti per la promozione in Serie A della Cremo, con decine di foto e video postati in rete e sui social, l'attenzione si porta ora su alcune di quelle immagini provenienti dalle sale del Palazzo Comunale: “È normale, giusto e bellissimo che la città e la squadra di calcio festeggino un successo sportivo come la promozione nella massima categoria calcistica del nostro Paese. Non è normale invece che per esprimere la giusta felicità si danzi e si battano i piedi su un antico tavolo collocato nella prestigiosa sala della Consulta di Palazzo Comunale: sede, da sempre, di importanti incontri istituzionali. Altrettanto non è normale che il sindaco Andrea Virgilio e altri assessori assistano a questo scempio senza dire nulla, ma limitandosi a mettere le mani davanti al volto. Non è altresì normale che in quella sala non ci sia stata una vigilanza adeguata. Ma tutto questo è l’ennesima dimostrazione di come a palazzo regni la totale superficialità nella gestione di cose e persone”. Lo dice oggi Alessandro Portesani capogruppo della lista Civica ‘Novità a Cremona’ commentando un video apparso sul web in cui si vedono, nella notte dei festeggiamenti per la promozione in serie A della Cremonese, persone che salgono sull’antico tavolo posto all’interno delle prestigiose sale comunali.

“Il tavolo, come afferma lo stesso Comune di Cremona e in particolare l’assessore Paolo Carletti pure presente alla danza sul legno, è uscito nel gennaio di quest’anno da un importante lavoro di restauro: ovviamente pagato con i denari di tutti i cremonesi. L’opera dell’ebanista Orlando Baltieri, come le venti sedie e la poltrona in “stile Settecento” che lo accompagnano, è stato riportato alle sue dimensioni originali. Permettere che sia utilizzato come pista da ballo ci sembra veramente un oltraggio a Cremona città dell’arte. Con l’aggravante che l’amministrazione non ha organizzato alcun presidio per far in modo che i giusti festeggiamenti avvenissero senza andare a interessare le opere contenute nel palazzo Comunale”, aggiunge Portesani.

“Non solo. A questo c’è da aggiungere la presenza, per quasi tutta la notte, di un trattore in piazza del comune. Logico per i tifosi festeggiare. Logico, sarebbe stato per l’amministrazione pubblica, provvedere affinchè almeno qualche minima regola venisse rispettata”, conclude l’esponente di ‘Novita’ a Cremona’.


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commenti


Stefano

3 giugno 2025 10:43

Il che ci dice tutto della sciatteria, della brillantaggine di una certa parte politica che permette questo come se fosse cosa normale, in nome del divino calcio, sfregiare o disprezzare opere e mobili storici e di valore .

Vin

3 giugno 2025 11:00

Ha perfettamente ragione Alessandro, è stato uno scempio consentire una cosa del genere senza dire nulla come lasciare in ostaggio della tifoseria piazza del Duomo fino alle 3-4 della notte

Chemist

3 giugno 2025 11:48

Sarabanda cialtronesca, ma si sa, ai calciatori, quando vincono, è concesso tutto

Antony

3 giugno 2025 11:55

Effettivamente il gesto e un po’ da citrulli, ma penso sia peggio chi ha lasciato correre.

Luca

3 giugno 2025 12:55

Non capisco lo stupore...
Il legno è sempre uguale a sè stesso, sia che appartenga al tavolo di Orlando Baltieri sia che appartenga alle teste degli individui che si aggirano di notte (ma anche di giorno...) nella Sala della Consulta.
D'altronde c'è chi frequentava lo Zini fin da giovanissimo e chi, invece, ha dedicato energie allo studio. Chi a torso nudo agita fumogeni urlando come un troglodita e chi ama il lento, silenzioso e prezioso lavoro di intarsio. I primi non capiscono i secondi e i secondi i primi. La democrazia è questioni di nuneri. Allo stadio ce ne sono a secchiate, di numeri. E la politica va lì. Saranno mica tutti uguali i cittadini?
Oggi bisogna essere tolleranti e ciò che è successo, che succede o che succederà non è altro che la fotografia di ciò che ci circonda, a tutti i livelli.
Perchè stupirsi ancora? La Serie A è di tutti... ma anche no. Grazie.

Manuel

3 giugno 2025 15:55

Lezione di sociologia, psicologia e pacatezza molto apprezzata (da me), quella di Luca, ma capisco anche le lamentele degli altri commentatori e le capisco ancor di più poiché esibite da amanti dello sport o tifosi della Cremonese: complimenti a tutti, siete andati oltre l’ipocrisia... e non è poco di questi tempi.

Angelo

3 giugno 2025 13:17

Tifo Cremonese da oltre 50 anni, vado allo stadio da mezzo secolo, amo la mia città e le porto rispetto proprio perchè la amo. Questa scena mi mette angoscia soprattutto per chi era lì per tutelare i beni comunali

harry

3 giugno 2025 16:06

Pensavano fosse il parquet del palaRadi e poi indossavano calzature idonee a calpestare il legno. Suvvia, ci si può sbagliare!

Gualtiero Nicolini

4 giugno 2025 05:31

Ingiustificabili tutti a cominciare da chi minimizza !

Daniro

4 giugno 2025 13:23

La questione non è partitica ma riguarda tutti i cremonesi che pensavano che il Palazxo comunale fosse un luogo dove ci di comporta in modo civile. Ma d'altronde cosa ci di può aspettare da un mondo alieno come quello del calcio dove tutto, e dico davvero tutto, è ammesso in nome del tifo? Curve mafiose, tumulti post partite, caos generalizzato, scommesse clandestine, partite truccate, bilanci fasulli? Bene, ora sappiamo che di può anche ballare sul tavolo della Consulta.

Daniro

4 giugno 2025 13:39

È solo l'ennesimo oltraggio che il calcio, in generale, perpetra sugli spazi urbani, città antisommossa, mobilità trasformata, caos, assalti, "tifosi" scatenati, curve delinquenziali, scommesse clandestine ecc. Tutto ammesso tutto, consentito in nome del grande business. Se fossi il Sindaco, dopo i balli, denuncerei i responsabili per vilipendio. Tanto con i loro stipendi se lo possono permettere