15 gennaio 2024

Pizzighettone, maltratta per anni la madre: allontanato dalla casa familiare

Nel pomeriggio del 12 gennaio i Carabinieri della Stazione di Pizzighettone hanno sottoposto un uomo, con precedenti di polizia a carico, alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento emessa dal Tribunale di Cremona per tutelare la madre dell’uomo che aveva denunciato i ripetuti maltrattamenti subiti negli ultimi tre anni. 

Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito dei fatti denunciati a fine dicembre ai carabinieri di Pizzighettone dalla madre dell’uomo.

La donna ha riferito ai carabinieri la situazione tra le mura domestiche con il figlio ha cominciato a peggiorare da circa tre anni. Infatti, dalla fine del 2020, in più occasioni aveva insultato la madre che era stata costretta talvolta a chiedere l’intervento dei carabinieri. In altre situazioni, sempre a seguito di litigi per motivi banali, l’aveva strattonata o spinta contro il muro, senza provocarle lesioni. 

Nel 2022, in una circostanza, aveva danneggiato alcuni mobili della casa di residenza e avevalanciato un barattolo di vernice su alcune pareti, sulle tende e sul pavimento, provocando l’imbrattamento nella casa. 

Gli scontri sono peggiorati, fino al dicembre dello scorso anno quando il figlio aveva innescato un diverbio con la madre, agendo con violenza contro gli arredi dell’abitazione familiare, danneggiando irreparabilmente alcuni elettrodomestici, Poi le aveva sputato addosso e aveva rotto il telefono cellulare della donna che era stata anche afferrata per i polsi e strattonata più volte. La donna ha quindi raccontato quello che succedeva da tempo ovvero che subiva condotte violente e minacciose da parte del figlioe che la situazione era in costante peggioramento.

La donna non si era mai presentata al pronto soccorso per curare le ferite riportate e non aveva mai denunciato i fatti, ma alla fine di dicembre ha deciso di raccontare tutto ai militari perché il clima di costante sopruso al quale doveva sottostare aveva creato una situazione incompatibile con le normali condizioni di vita e la vittima aveva anche rappresentato la sua paura che potesse succedere qualcosa di più grave perché il figlio era incapace di controllare la rabbia.

I militari hanno quindi avviato le indagini trovando riscontro a quanto riferito dalla vittima. Hanno raccolto tutte le informazioni utili a delineare la situazione creatasi tra le mura domestiche, raccogliendo le dichiarazioni di chi aveva saputo delle violenze e verificando che era state scattate delle fotografie agli ematomi provocati alla donna quando, l’ultima volta, era stata afferrata per le braccia.

Tenuto conto della gravità dei maltrattamenti posti in essere, delle percosse, dello stato di ansia e terrore causato alla vittima, l’autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento a tutela dell’incolumità fisica della donna, imponendo all’uomo di lasciare immediatamente la casa familiare e di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima. Il provvedimento è stato immediatamente notificato all’uomo dai Carabinieri di Pizzighettone, competenti per territorio sul luogo di residenza del presunto autore del fatto.


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