Dai risultati brutte notizie per la Cremonese, serve un'impresa con la Juve. Il Lecce ferma la Lazio, lo Spezia batte il Milan e raggiunge il Verona (oggi con il Torino)
Ancora brutte notizie per la Cremonese: la 35a giornata si è aperta con l’anticipo di venerdì sera che ha visto il Lecce sfiorare la vittoria all’Olimpico contro la Lazio che, dopo essere andata in vantaggio con Immobile al 34’, si è vista sorpassare dagli uomini di Baroni grazie alla doppietta di Oudin (45’+2’;51’).
Quando i salentini già stavano pregustando una storica vittoria, che avrebbe fatto fare un bel passo avanti nella lotta salvezza, è arrivato a riequilibrare il risultato la rete di Milinkovic-Savic al 90’+4’.
Come se non bastasse, nel pomeriggio di ieri, allo Spezia è riuscito lo scherzetto che i grigiorossi hanno solo sfiorato: una meritata vittoria contro il Milan al Picco per 2-0.
Una vittoria importantissima per i liguri che raggiungono così il Verona a 30 punti, riportandosi a +6 dalla Cremonese; Verona che oggi alle 12.30 scenderà in campo al Bentegodi per affrontare il Torino, squadra già salva e che ha perso l’ultimo treno per l’Europa.
Arbitro della partita di La Spezia Daniele Doveri, lo stesso che a Cremona, in occasione della partita con il Verona, oltre a non vedere un rigore ‘grosso come il Duomo’ ai danni di Buonaiuto, ha espulso Quagliata per un fallo sul veronese Dawidowicz (nell’occasione protagonista di una comparsata da Oscar).
Ebbene al minuto 80’ stessa situazione, ma con interpreti diversi: il difensore spezzino Nikolaou che cade e si contorce a terra in area per un leggero colpo di Giroud sul petto.
Doveri che evidentemente oltre alla coscienza sporca, deve avere la memoria corta: richiama con un buffetto Giroud e riprende il difensore spezzino, mentre a video compare la scritta della chiusura del check del Var (sempre che ci sia stato).
Evidentemente giocare nella Cremonese e chiamarsi Quagliata, non è la stessa cosa che giocare nel MIlan e chiamarsi Giroud.
Tornando al campo classifica alla mano la Cremonese, per continuare a sperare nella salvezza, dovrà uscire dall’Allianz Stadium indenne e come detto da Ballardini nella conferenza stampa pre partita di ieri, è facile da dire, ma non altrettanto da fare.
Di fronte si troveranno una Juventus che giovedì scorso nella semifinale di andata allo Stadium contro il Siviglia, ha acciuffato il pareggio in pieno recupero (Gatti 90’+3’).
Una prestazione piuttosto deludente, che però pare non abbia distratto il suo timoniere Max Allegri, che sta cercando di tenere ‘barra a dritta’ il timone, nonostante una stagione vissuta in mezzo alla burrasca. Ecco il sunto sulla gara di domani rilasciato in conferenza stampa.
"Non dobbiamo pensare a come arriva Cremonese, che tra l'altro nel girone di ritorno sarebbe salva. Ballardini sta facendo un ottimo lavoro e ha ottenuto dei buoni risultati, è una squadra che subisce poco e in contropiede è pericolosa. Queste sono le partite più pericolose che vanno affrontate con grande rispetto, che vanno vinte sul campo, perchè poi è inutile parlare prima, se no poi ci facciamo del male e ci mettiamo di cattivo umore. La partita di giovedì è importante come quella di domani contro la Cremonese”…”Bisogna pensare alla Cremonese che sarà difficile da battere ma comunque bisogna batterla”...”Il morale è buono anzi ottimo, dopo il gol col Siviglia è ancora più buono”...” In campionato noi dobbiamo fare il nostro, dobbiamo difendere il nostro secondo posto. Una volta che in campo abbiamo fatto il nostro dovere, sulle cose esterne non possiamo fare niente".
La Juve non può più permettersi passi falsi: un inizio campionato disastroso, l'eliminazione nei preliminari di Champions League con 5 sconfitte ed una sola vittoria allo Stadium con il Maccabi (che gli rifila una storica sconfitta a Tel Aviv), una serie di infortuni che hanno più obbligato Allegri a scommettere su giovani esordienti, di assoluto valore, ma che spesso hanno pagato l’inesperienza con prestazioni discontinue, per poi arrivare alla ‘sosta mondiali’ con più dubbi che certezze.
Per non farsi mancare nulla a novembre dello stesso anno arriva la ‘tempesta perfetta’: l’intero CDA della Juventus - quello dei 9 scudetti consecutivi - si dimette in blocco per le questioni che ancora oggi extra sportive che ancora oggi tengono banco in Italia, ma anche in Europa e che pendono sulla testa della ‘vecchia signora’ come una spada di Damocle.
La ripresa delle ostilità a gennaio 2023 va di scena proprio allo Zini e si conclude con una vittoria stiracchiata ed immeritata contro una Cremonese che cede solo in pieno recupero su punizione di Milik. La più classica delle vittorie che Allegri definisce ‘a corto muso’ termine coniato nell’aprile del 2019 nella conferenza stampa post partita di dopo la sconfitta a Ferrara contro la Spal, che da tormentone, diventò un neologismo che venne ufficialmente inserito nell'enciclopedia Treccani.
La Juventus domani scenderà in campo contro la Cremonese e si spesso affida alle iniziative individuali o a giocate estemporanee. Continui cambi di formazione, di interpreti e, di conseguenza, di gioco.
Per questo dopo la cocente e burrascosa eliminazione dalla Coppa Italia ad opera dell'Inter, la Juve non può permettersi passi falsi in campionato, ma soprattutto in Europa League, dove è attesa a Siviglia per la semifinale di ritorno dal risultato per nulla scontato.
Ma che partita sarà allora quella di stasera allo Stadium? Allegri potrà cambiare qualche interprete, ma difficilmente la Cremonese indurrà il tecnico bianconero a cambiare i connotati del suo gioco. E’ ben consapevole delle insidie che questa partita può nascondere contro una squadra che ha bisogno di fare punti a tutti i costi, come del resto deve fare la Juve per cercare di distanziare un’Inter strabordante e una Lazio ed un Milan che perdono i pezzi.
Detto questo, la qualità della rosa ve ben oltre la differenza di un ‘corto muso’ e Ballardini questo lo ha sottolineato, ragion per cui non sarà un assalto all’arma bianca, ma un lavoro paziente per approfittare delle poche occasioni che i bianconeri concederanno alla Cremonese, impresa non semplice vista anche l’assenza di due pedine importanti come Dessers e Tsadjout in attacco.
PROGRAMMA 35ª GIORNATA:
LAZIO-LECCE 2-2
SALERNITANA-ATALANTA 1-1
SPEZIA-MILAN 2-0
INTER-SASSUOLO 4-2
Domenica 14 maggio 2023
VERONA-TORINO ore 15:00
FIORENTINA-UDINESE ore 15:00
MONZA-NAPOLI ore 15:00
BOLOGNA-ROMA ore 18:00
JUVENTUS-CREMONESE ore 20:45
Lunedì 15 maggio 2023
SAMPDORIA-EMPOLI ore 20:45
CLASSIFICA SERIE A:
Napoli 83
Juventus 66
Inter 66*
Lazio 65*
Milan 61*
Atalanta 58*
Roma 58
Torino 46
Fiorentina 46
Monza 46
Bologna 46
Udinese 46
Sassuolo 44*
Empoli 38
Salernitana 38*
Lecce 32*
Verona 30
Spezia 30*
CREMONESE 24
Sampdoria 17
*Una partita in più
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commenti
Piero
14 maggio 2023 10:29
Ma sì, meglio finire metà classifica in serie B che ultimi in serie A.
Forse le risorse finanziarie disponibili sono meglio calibrate per la serie minore.