Dopo la vittoria di domenica, la Vanoli con grinta ad Assago contro l'Olimpia Armani Milano
Sono stati gli infortuni occorsi sino ad oggi agli elementi di spicco, a condizionare la stagione dell’Olimpia Armani Milano. Il club milanese, infatti, non ha ancora potuto trovare la sua identità, avendo dovuto “cambiare in corsa” le sue formazioni per gli impegni di campionato ed Eurolega. E’ vero che la rosa a disposizione di coach Messina e del suo staff è ampia, ma va rimarcato che una struttura di base non c’è ancora stata. Ricordiamo che, praticamente dall’inizio della stagione, si sono fermati per problemi muscolari e traumatici Maodo Lo, Flaccadori, Baron, Hall e da ultimi Mirotic (pare cronica la sua Tendinopatia), Pippo Ricci e Voigtmann. Lo stesso Messina si trova a gestire una situazione non semplice alla luce delle sempre più stressanti e ravvicinate partite di Campionato ed Eurolega. La società sta cercando l’ingaggio di un play e di rafforzare la squadra. Nonostante il clima non sia dei più felici, la squadra ha ritrovato carattere e determinazione e sono stati ottenuti risultati importanti. Gli obiettivi, ora, sono avere maggiore continuità nei risultati in Italia, ed in Europa, di risalire posizioni in classifica. Proprio di questa difficile situazione dei milanesi, deve approfittarne la Vanoli Cremona che domenica, giorno della vigilia di Natale, alle ore 12, affronta al FilaForum di Assago l’EA 7 Armani Olimpia. Il pronostico è in favore di padroni di casa, ma, proprio in virtù dell’incertezza che regna all’interno del sodalizio biancorosso, i biancoblu hanno qualche speranza di tentare il colpaccio. La compagine di coach Cavina, ha ritrovato feeling con i tifosi grazie all’importante successo ottenuto contro la Bertram Tortona squadra di rango e spessore ed ora vorrebbe rimanere in corsa per le final-eight di Coppa Italia. Dopo la partita di Milano, Pecchia e compagni saranno di scena al PalaRadi contro Brindisi il 30, e chiusura dell’andata, in trasferta a Pistoia nella prima gara del 2024.
Coach Demis Cavina ha presentato così la partita:
«Sulla prossima partita - ed in generale sul valore dei nostri avversari - direi che è una gara che si presenta da sola, che dà ancora più energia alla squadra che è già molto motivata dopo la vittoria di domenica scorsa. Giochiamo contro una squadra di grande qualità, ovviamente molto profonda al di là dell'innesto di Napier, ma una squadra che ha certamente stazza, qualità, profondità, uno dei migliori staff tecnici d'Europa. Quando dico che si presenta da sola è perché per quello che rappresenta Milano, ci dà una grande motivazione anche in fase di preparazione settimanale, ho percepito anche questo dai ragazzi. Poi c'è il valore tecnico di una partita per noi importante perché stresserà quelli che sono tutti i nostri meccanismi dal punto di vista tecnico e tattico. Però andremo a giocare proprio con la testa di sempre cioè cercando di proporre le nostre cose che dovranno essere fatte sia in attacco che in difesa al meglio, concentrandosi tanto su quello che noi dobbiamo fare e cercando soprattutto di mettere atletismo e giocare con fisicità in tutte in tutte e 2 le metà campo, perché penso che la parte più stressata sarà proprio quella. Tra noi e Milano c'è un gap fisico importante e noi dovremmo essere molto bravi a impattare mentalmente per cercare di colmare almeno marginalmente questo gap. Ci siamo allenati piuttosto bene anche questa settimana - tranne qualche acciaccato niente di rilevante - con grande energia che ci portiamo dietro onestamente dai inizio anno, ma veniamo da una partita giocata con grande energia e vogliamo continuare ad averne anche nella prossima difficile trasferta»
A 3 partite dalla fine del girone di andata qual è il bilancio? Haifatto qualche calcolo di classifica?
«Mancano 3 partite ma l'idea è che abbiamo finito lo scout di Milano ieri e con lo staff stiamo iniziando a guardar Brindisi come capita in tutte le partite, nel senso che abbiamo un orizzonte temporale molto breve e lasciamo qualsiasi tipo di pensiero a chi ci segue e ai tifosi. L'ho detto anche un paio di giorni fa: noi non cambiamo nessun tipo di obiettivo, non è realistico anche perché poi vedi, perdiamo una partita in casa e se ne parla dopo 2 settimane. Noi sappiamo benissimo dove vogliamo arrivare e qual è il nostro obiettivo. Se siamo bravi, la classifica ci dirà qualcos'altro, ma noi non dobbiamo pericolosamente virare su nessun altro obiettivo se non quello della salvezza. Visto anche quello che sta succedendo in termini di mercato delle altre squadre, i movimenti importantissimi che ci sono stati, direi che è ancora più importante pensare veramente solo a quella e cercare di concentrarci adesso su Milano. Mancano 3 partite ma alla fine della giornata noi onestamente sappiamo quello che abbiamo fatto e per confermarci dobbiamo essere sempre al 101% e quindi l'unico obiettivo - come orizzonte temporale - è veramente di partita in partita, di settimana ogni settimana, mi viene da dire allenamento dopo allenamento»
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