La terza sconfitta consecutiva subita dalla Vanoli Cremona ha riportato tecnici, giocatori e tifosi alla cruda realtà della classifica. Se sino a poco tempo fa si assaporava il gusto dei play-off, ora deve assolutamente guardarsi alle spalle. La zona che scotta della graduatoria è a soli sei punti ad undici giornate dalla conclusione della stagione regolare. Tutto può ancora succedere, la strada è ancora lunga da percorrere. Bisogna "essere sempre sul pezzo" . Non sono ammesse distrazioni. Domenica il calendario presenta la difficile gara interna alle 18.15 contro la Generazione Vincente Napoli. I partenopei, in classifica, attualmente sono al quarto posto in coabitazione con Reggio Emilia. Hanno un ottimo feeling con i propri tifosi che hanno ritrovato tanto entusiasmo, soprattutto dopo aver ottenuto l'accesso alle final-eight di Coppa Italia al termine del girone di andata. E' stato il conseguimento di un traguardo a coronamento di un percorso che racchiude la soddisfazione di avere creato un gruppo unito e che ha "a cuore i napoletani". Coach Milicic ha plasmato un roster in cui spiccano Pullen, Zubcic, Ennis, Javorski, Owens, Browwn, Sokolowski, Lever, Ebeling, De Nicolao.
La tifoseria campana sa benissimo che l'obiettivo è ottenere i play-off . Gli appassionati sono tornati, dopo tempi bui, a fidarsi di un club serio, composto da dirigenti, preparati con idee chiare. La Vanoli Cremona deve assolutamente tornare alla vittoria, con l'aiuto dei suoi calorosi supporter. Deve evitare prestazioni come le due precedenti in cui, dopo una complicata partenza, ha compiuto una lunga e faticosa rincorsa per recuperare, pagando lo scotto nel decisivo finale di disputa in cui le sono mancate forze e lucidità. Dopo questo turno ci sarà il lungo stop del campionato per gli impegni della nazionale azzurra e per la disputa delle finali di Coppa Italia a Torino.
Coach Cavina ha presentato così il match di domenica contro Napoli: «Sarà una partita tosta contro una squadra di grande talento che rispetto all'andata ha aggiunto un giocatore, anch'esso di grande talento come Brown, che conosce bene l'Europa e conosce bene anche il campionato italiano. La programmazione in questa settimana è stata ovviamente focalizzata sui dettagli perché penso che si tratti proprio di limare dei dettagli per tornare ad essere vincenti. È un po' quello anche che è successo nelle ultime partite: per quello che noi possiamo controllare - perché non possiamo controllare un tiro sbagliato o altri episodi - sono proprio i dettagli a fare la differenza, come cercare di limare gli errori della squadra soprattutto nell'ultimo quarto delle partite che abbiamo perso. Abbiamo però cercato di confermare quello che di buono è stato fatto e se vogliamo anche ribadire che la difesa è la parte del nostro gioco su cui dobbiamo e vogliamo appoggiarci, soprattutto in partite come quella di domenica dove ovviamente ci sarà tanta emotività da parte nostra, tanta voglia, tanta irruenza, tanta energia che dobbiamo convogliare soprattutto nel nostro metà campo e difensiva. Un po' per le caratteristiche degli avversari, capaci di segnare tanto, con talento distribuito anche per perimetralità importante, con 4 giocatori sul perimetro che possono fare canestro da 3 punti, anche Owens poi si può allargare e proprio Owens dà invece atletismo vicino canestro. Quindi una squadra che ha diverse maniere di fare canestro. Noi dobbiamo essere perfetti in difesa e abbiamo ribadito la nostra volontà soprattutto in queste ultime partite di appoggiarci alla fase difensiva. Vogliamo e possiamo correre di più, ce lo siamo sempre detti, però la gestione del ritmo e soprattutto evitare che le nostre corse producono troppe palle perse come è stato a Sassari, dovranno essere un altro focus importante in questa partita. Correre ma correre cercando di gestire al meglio ogni pallone, senza perdere palloni "stupidi" come è successo nel primo quarto della partita di Sassari»
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