13 agosto 2022

In campo per riprende la storia della serie A grigiorossa: dal derby del Po vinto 4-0 al gol di Rampulla a Bergamo

Forse non poteva esserci esordio più bello e significativo di quello che domani vedrà protagonista la Cremonese all'Artemio Franchi. Firenze è sicuramente una delle più belle città italiane, fucina inesauribile di cultura. 

Culla della lingua italiana, ma anche centro precursore dell'attuale  'gioco del pallone' con il calcio fiorentino antesignano del calcio moderno. Terra di arte ed artisti, con pennelli, scalpelli, ma anche scarpini: come anche quelli del pallone basti pensare ad Antognoni, Socrates, Baggio, Passerella, Batistuta. 

Comunque vada sarà una bellissima festa che andrà a celebrare l'inizio dell'ottava stagione in serie A per i colori grigiorossi.  

Con la scusa che difficilmente  ci possa essere qualche tifoso grigiorosso che si possa vantare di averli 'vissuti'  o solo sfiorati tutti, mi son permesso di abozzarne i profili nella certezza che tanti, anzi tantissimi come me che sono entrato nello Zini ancor quando la nord non esisteva e Cesini era capitano dei grigiorossi, accosteranno  a fatti e nomi riportati i loro personali ricordi. 

1929/30:

L’Unione Sportiva Cremonese, nasce  il 24 marzo 1903, all'osteria "la Varesina" situata in piazza Sant'Angelo a Cremona, dietro piazza Marconi. Il calcio cominciò a essere praticato nel 1910 e la prima apparizione in serie A (girone unico con 18 squadre) fu nel 1929.

Sulla panchina grigiorossa, per le prime 17 gare, l’ex giocatore ungherese Bela Ludwig, poi sostituito da Secondo Talamazzini che per la cronaca fu uno degli undici che giocarono la prima partita ufficiale della Cremonese in maglia bianco/lilla, il 7 dicembre 1913, Varese-Cremonese 5-1. Quattro sole vittorie grigiorosse: due allo Zini (Triestina e Roma) e due in trasferta (Torino e Padova). Memorabile fu la sconfitta con la Roma per 9-0 al campo Testaccio, che fu in parte ‘vendicata’ con la vittoria al ritorno allo Zini per 1-0.

1984/85: La stagione precedente i grigiorossi riconquistano la serie A con Mondonico in panchina, classificandosi al 3° posto dietro Atalanta e Como, con Vialli capocannoniere della squadra (37 partite, 10 gol) poi ceduto alla Sampdoria.

Per i grigiorossi sarà un’altra stagione poco fortunata: retrocessione con 15 soli punti che varranno un 15° posto a pari merito con la Lazio. Il campionato lo vinse il Verona allenato di  Bagnoli che guidò i vari Garella, Briegel, Fanna, Elkjaer, Di Gennaro e Galderisi.

La Cremonese comunque mette in mostra giocatori che non sfigurano nella categoria e che restano ancora nella memoria di tutti i tifosi: Montorfano, Rigamonti, Viganò, Garzilli, Bencina, Bonomi, Nicoletti, Galvani, Finardi (miglior realizzatore con 7 reti) e Chiorri, oltre al polacco Zmuda ed al piccolo brasiliano Juary. In quella stagione le sfide tra Fiorentina e Cremonese finirono entrambe in parità 1-1, al solito Socrates risposero il bomber Nicoletti e ‘mudanda’ Finardi.

1989/90: Tocca a Tarcisio Burgnich provare a condurre i grigiorossi ad una salvezza, un'attesa complici 4 sconfitte nelle ultime 4 giornate. La Cremonese chiuderà con 23 punti, mentre il Napoli di Maradona conquisterà il suo secondo scudetto. Cremonese-Napoli fu giocata a Monza e finì 1-1 con gol dei due argentini compagni nella ‘Seleción’ Dezotti e Maradona.

Il bomber argentino Gustavo Abel Dezotti autore di 13 reti, giocatore di spicco della Cremonese di Luzzara e Favalli, era arrivato dalla Lazio per prendere il posto di Attilio ‘bombetta’ Lombardo, anche lui portato da Mantovani alla Sampdoria, che nella stagione precedente aveva regalato la seria A ai grigiorossi segnando il rigore decisivo nello spareggio contro la Reggina. 

In quella squadra si sarebbe potuto giocare un ‘derby’; ben 6 erano i cremonesi doc Mauro Bonomi, Roberto Galletti, Ettore Ferraroni, Stefano Razzetti, Marco Merlo e Luigi Turci, contro 5 bresciani Violini, Rizzardi, Montorfano, Giuseppe Favalli, Marcolin.

Al flop del paraguaiano Neffa, risponde la classe dello svedese Limpar. 

1991/1992

Nella stagione precedente è ancora Dezotti (11 reti) a trascinare i grigiorossi guidati da Gustavo Giagnoni in serie A, ma ancora una volta non riusciranno ad evitare l’onta della retrocessione chiudendo penultimi a 20 punti. Lo scudetto lo vinse il Milan di Capello, dei ‘tre olandesi’, Baresi e Maldini ed altri campioni, che in uno Zini colmo ( quasi 17.000 spettatori fonte wikipedia) non andò oltre al pareggio 1-1.

Storico il gol del portiere grigiorosso Michelangelo Rampulla che il 23 febbraio 1992 a Bergamo contro l'Atalanta,  segnò di testa su calcio d'angolo il gol dell' 1-1 nell'ultima azione della partita.

Arriva in grigiorosso lo sloveno Matjaz Florijancic, che sarà uno dei protagonisti delle stagioni che verranno, mentre nell’ultima partita di campionato con la Sampdoria a Marassi Alviero Chiorri, idolo imperituro dei tifosi grigiorossi, appende gli scarpini al chiodo.

1993-1994

E’ d’obbligo fare un passo indietro all'anno precedente quando alla corte di Luzzara e Favalli arriva finalmente Gigi Simoni che riporterà i grigiorossi in serie A, secondi dietro la Reggiana e davanti al Piacenza, grazie all’attacco più prolifico del campionato (67 reti) con Tentoni (18 reti), Dezotti (13 reti) e Florijancic (10).

I grigiorossi si presentano alla griglia di partenza con la Coppa Anglo-italiana sotto braccio conquistata nel tempio del calcio a Wembley il 27 marzo 1993.

La Cremonese, forte delle 12 reti segnate da Tentoni (al suo esordio in serie A) e 6 rispettivamente da Maspero e Dezotti, conquista finalmente la sua prima salvezza con 32 punti che valgono il 10° posto. Indimenticabile il 4-0 nel derby allo ZIni contro il Piacenza, in uno stadio in delirio con doppietta di Tentoni, Dezotti e Florjancic. Tra le file dei grigiorossi non si possono non ricordare capitan Verdelli (che arrivò dall’Inter) 'Ciccio' Colonnese, Turci, Giandebiaggi, il cremonese Alessio Pirri, Cristiani, Nicolini, Ettore Ferraroni e De Agostini.

1994-1995

Nel primo campionato in cui si assegnano 3 punti per la vittoria, la Cremonese di Simoni arriva a raccoglierne 41, per un 13° posto che valse la seconda salvezza consecutiva.

Sarà anche l’anno di Enrico Chiesa, il padre di Federico, una stagione memorabile in cui trascinò i grigiorossi con i suoi 14 gol, per poi tornare alla Sampdoria. Nel doppio scontro con i futuri campioni d’Italia della Juventus, Luca Vialli segnò le reti che dettarono la doppia sconfitta grigiorossa, ma nessuno credo gliene fece una colpa, Vialli era e resta comunque grigiorosso.

1995-1996

La Cremonese affronta il settimo ed ultimo campionato di serie A, Gigi Simoni non riesce a regalare la terza salvezza di fila alla Cremonese, la squadra con Maspero, Tentoni e Florijancic non va oltre il bottino totale di 23 reti, i grigiorossi si piazzano al 17° posto e si chiude il sipario.  

Memorabile la vittoria casalinga per 7-1 contro il Bari (Brioschi, Gualco, Florijancic, Perovic, Aloisi, Tentoni), così come lo è stata la sconfitta dell’ultima partita di campionato contro il Milan Campione d’Italia per 7-1.

2022-2023

La storia continua, una storia ancora da scrivere, ma soprattutto da vivere con passione e  gioia, perché comunque vada, sarà un’altra pagina memorabile della storia grigiorossa e dei suoi 120 anni.

Daniele Gazzaniga


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