16 febbraio 2024

L'avversario della Cremonese di questa sera: l'Ascoli di Castori

Questa sera, alle 20.30, i grigiorossi scenderanno in campo al Del Duca per affrontare l’Ascoli di Castori, che in questo momento naviga tra la terz’ultima e la quart’ultima posizione insieme allo Spezia a 22 punti, tallonate da Feralpisalò a 21 e Lecco a 20.

Una situazione di estrema emergenza a cui fanno eco le parole del mister bianconero Castori nella conferenza stampa pre partita: "La Cremonese è forte nel suo complesso, ha grandi qualità, giocatori bravi, un ottimo allenatore, abituato a vincere campionati, è una squadra molto preparata, anche sotto l’aspetto tattico. Noi dobbiamo essere convinti delle nostre risorse, affrontare la partita come sappiamo fare e andare in campo per cercare questa vittoria che ci serve come il pane, al di là del valore e del rispetto che abbiamo per i nostri avversari. Loro sono forti in tutti i reparti, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi, dare ritmo e intensità, andare a duecento all’ora, la nostra caratteristica di squadra dà fastidio quando siamo al top".

Fabrizio Castori, un ‘vecchio lupo di mare’ che proprio stasera taglierà il traguardo delle 549 panchine (record di Guido Mazzetto a 572), è arrivato all’Ascoli alla 14ª giornata di campionato per sostituire Viali. Il suo score non è certamente entusiasmante: 2 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte, ma è un allenatore esperto e carismatico che sa motivare la sua squadra ad imprese impensabili come la vittoria a Como dello scorso gennaio ed il pareggio a Parma.

Fin qui i marchigiani hanno vinto 5 partite, pareggiandone 7 e perdendone 12, subendo 25 reti e subendone 32. In casa ha vinto 3 partite, pareggiate 3 e perse 5 segnando 12 reti e subendone altrettante.

Il tecnico originario di San Severino Marche adotta un 3-5-2 molto compatto ed aggressivo, dei 23 gol è significativo il fatto che ben 10 siano stati messi a segno dal portoghese Mendes, mentre i restanti 13 gol sono stati messi a segno da 10 giocatori diversi.

Giocatori come Falzerano, Di Tacchio, Botteghin, Bellusci e lo stesso Viviano in porta, portano esperienza e carattere a una squadra che non può contare su individualità di spicco, ma che si rispecchia nello spirito del suo tecnico, caparbia e mai doma.

Proprio come nella partita dello scorso settembre allo Zini, quando le 2 reti di Coda, non riuscirono ad aver ragione di un’ Ascoli ostica che recuperò lo svantaggio per 2 volte fino a portare a casa un importante pareggio.

Se per i grigiorossi sarà vietato sbagliare per non perdere il treno della promozione, lo sarà ancor di più per i bianconeri, affamati di punti per togliersi dalle paludi della bassa classifica.

Daniele Gazzaniga


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