23 ottobre 2022

L’importanza delle scelte di Alvini in una partita che potrebbe cambiare la stagione della Cremonese. Il carisma di Stankovic

Un paio di mesi fa sarebbe stato difficile pensare di arrivare alla partita di lunedì sera contro la Sampdoria allo Zini come una gara spartiacque per la Cremonese e per Alvini. La posizione in classifica dei grigiorossi, la rendono di fatto uno scontro diretto che nessuna delle due formazioni vorrà perdere, a maggior ragione del fatto che entrambe sono a caccia della prima vittoria in campionato.

Vittoria centrata da entrambe le squadre nel pomeriggio di giovedì quando sono scese in campo per disputare i sedicesimi di finale, centrando il passaggio del turno con qualche brivido di troppo. I grigiorossi hanno avuto la meglio del Modena dopo 120’, mentre i blucerchiati sono andati addirittura oltre, arrivando ai rigori ad oltranza.

Entrambi gli allenatori hanno elogiato le loro squadre, sottolineando l’importanza della vittoria e la perseveranza con cui è arrivata, ed entrambi gli allenatori non ne hanno nascosto una parte di merito, quasi a volersi caricare in vista della sfida che li vedrà di fronte.

Allenatori che vengono da un percorso diametralmente inverso. Alvini con la Cremonese ha cominciato la stagione, e dopo tre mesi sulla panchina grigiorossa, si può affermare che sia vicino, o almeno si spera, ad un punto di svolta. Dejan Stankovic è arrivato sulla panchina blucerchiata da poco più di tre settimane e sebbene si cominci a sentirne la presenza, ci vorrà ancora tempo  per averne il timone ben saldo. Resta il fatto che le acque dove navigano le due squadre sono piuttosto agitate, e sebbene il viaggio sia ancora lungo, la partita di lunedì rischia di farne arenare almeno una, se non entrambe.

Due percorsi diversi anche professionali. Alvini da giocatore a livello dilettantistico, salvo poi farsi una lunga gavetta da allenatore/scalatore di tutte le categorie, con diversi campionati vinti, fino alla serie A. Stankovic parte da una carriera da giocatore ad altissimi livelli, con un palmares da 13 campionati, 8 coppe nazionali, una Champions League, una Supercoppa Uefa, Coppa delle Coppe ed una Coppa Intercontinentale. Per la verità anche da allenatore, dopo una breve gavetta, non ha perso il vizio di vincere, infatti nelle ultime tre stagioni a Belgrado con la Stella Rossa ha vinto 3 campionati e due coppe nazionali.

Quello che è certo è che lunedì sera Alvini, sarà più di altre volte determinante ai fini del risultato finale, non solo per la squadra che metterà in campo e come lo farà, ma anche e soprattutto per la carica, la consaevolezza e la tranquillità che saprà infondere ai propri giocatori, alla successiva lettura della partita ed alle mosse che ne verranno. 

Daniele Gazzaniga


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