La Vanoli cade in casa con Cento 76-67 e domenica partono i playoff

 

Parziali 10-20, 24-39, 48-54

 

VANOLI CREMONA:  Lacey 5,  Piccoli 5,  Eboua 10, Pacher 10,  Pecchia 4,  Caroti 13,  Mobio 5 , Alibegovic 14   Vecchiola,   Ndzie.   All. Cavina

 

TRAMEC CENTO: Zilli.  Mussini 7, Marks 10, Tomassini 19,    Baldinotti    Kuuba 5, Toscano 4, Moreno 6,   Berti 7, Archie 18. Ne Baldinotti.  All. Mecacci

 

La Tramec Cento, all’ultima giornata della fase ad orologio, conquista la sua unica vittoria, espugnando con pieno merito il PalaRadi per 76-67. I padroni di casa non sono mai riusciti a portare dalla loro il comando delle operazioni, subendo la maggiore determinazione degli avversari che hanno concesso molto poco agli avversari. Solo alla fine del terzo periodo si è visto un sussulto dei cremonesi che sono arrivati a meno 5 ma per il resto, il confronto è andato a senso unico. Domenica inizieranno i play-off e secondo i conteggi, il sodalizio di patron Aldo Vanoli affronterà la sempre temibile Agrigento.

Cremona non entra nel giusto clima partita e subisce il gioco degli ospiti che, con Moreno in evidenza si portano sul 3-13 al 3’. Alibegovic favorisce il recupero 1-13 al 6’. Cento riesce a fermare gli attacchi cremonesi e 10-20 al 10’.

 

La Vanoli prova ad attaccare il canestro dei ferraresi con più convinzione, ma non ci sono cambiamenti. La difesa aggressiva ed il blocco a Lacey non danno tiri tranquilli ai biancoblu, contrariamente a Cento che segna con regolarità. 14-29 al 16’. Dopo  17 minuti,  primi tiri liberi per Cremona. Caroti e Mobio provano a recuperare qualcosa ma poi, con i compagni,  “litigano” nel tiro da tre punti ed all’intervallo 24-39.  

 

Al rientro dagli spogliatoi Coach Cavina presenta una “difesa lunga” ma con scarsa efficacia perché i suoi, precipitano a meno 19. Finalmente con Caroti e Piccoli c’è vita nella Vanoli Cremona che con caparbietà, chiude al 30’ 48-54.

 

L’inerzia del match rimane nelle mani della Tramec 55-65 al 35’. Alibegovic prova a dare impulso ai suoi ma gli avversari non cedono e il passivo torna a meno 10. Una ”tripla” di Marks chiude praticamente il discorso al 38’.