30 maggio 2024

Questa sera allo Zini la prima delle due finali playoff contro il Venezia, serve la vittoria per annullare il vantaggio dei lagunari

Questa sera in uno ZIni gremito in ogni suo settore, 12.200 spettatori presenti di cui un migliaio provenienti dalla laguna, cercherà di sovvertire con una vittoria, il vantaggio del doppio risultato (pareggio e vittoria nell’arco delle due gare), che permette al Venezia di essere la squadra favorita in questa finale.

Ovviamente solo sulla carta, perché basta un episodio per fare cambiare il risultato e di conseguenza la dinamica della doppia sfida. La Cremonese ha dimostrato di aver recuperato la forma psicofisica ideale per affrontare questa sfida, ma visto l’avversario e la posta in palio, la partita di stasera difficilmente ricalcherà, per risultato ed inerzia, quella vista contro il Catanzaro.

Ha detto bene il tecnico del Venezia quando, nella conferenza stampa pre-partita, ha affermato che ‘le finali si preparano da sole’ cercando di scaricare un po' di pressione sulla sua squadra parlando molto dei girigiorossi: ”Sappiamo benissimo che dobbiamo fare una grossa impresa, ma le imprese ci piacciono. Chi ha la pressione di salire in Serie A penso sia la Cremonese. Poi ho visto una squadra forte. Sono giocatori, allenatore compreso, abituati a queste partite. Sono giocatori abituati a vincere campionati e si è visto già nella partita di ritorno contro il Catanzaro, sono tutti giocatori che ormai conoscono benissimo questo tipo di partite. Noi le stiamo conoscendo e siamo arrivati qui con grande merito. Sarà una partita bella e poi come con il Palermo dovremo essere intelligenti, maturi, capaci di soffrire, capaci di essere cinici al momento giusto e non spaventarci se può succedere qualcosa”.

Nessuna defezione tra le file del Venezia, ma ben 8 diffidati (Idzes, Candela, Busio, Lella, Bjarkason, Tessmann, Joronen e Zampano), situazione che obbligherà Vanoli (anche lui diffidato) ad una valutazione sulle scelte della squadra titolare e sui cambi in corso di una gara che si presta ad essere piuttosto calda. Per quello che riguarda la sponda grigiorossa, i diffidati che potrebbero rischiare la partita di ritorno (al netto di eventuali espulsioni) sono Vazquez e Quagliata, mentre gli indisponibili sono l’ex della partita Johnsen (affaticamento muscolare) ed Arena-Gyan.

Entrambi gli allenatori adottano il 3-5-2 quindi, come accaduto nei precedenti incroci, una sfida improntata sui duelli. Il Venezia ha un gioco molto fisico e verticale, caratteristiche che esaltano le qualità di centrocampisti come Busio e Tessmann, a beneficio del capocannoniere della serie B Pohjanpalo e dal suo vice Gytkjaer, che con i loro gol hanno fatto dell’attacco del Venezia il più prolifico della serie cadetta.

La formazione schierata da Vanoli potrebbe essere quella tipo con i tre difensori Sverko, Idzes, Svoboda a protezione della porta di Joronen, Candela e Zampano esterni e sulla mediana Lella centrale con Tessmann e Busio ai lati. In attacco Pohjanpalo potrebbe essere affiancato a Pierini, o allo stesso Gytkjaer.

Tra i convocati di mister Stroppa non figurerà l’ex Johnsen, fermato da un affaticamento muscolare, e Afena-Gyan. A difendere la porta grigiorossa ci sarà Saro, davanti a lui Antov, Ravanelli e Bianchetti. I due esterni di centrocampo Zanimacchia e Sernicola (o Quagliata), mentre a fianco di Castagnetti, potrebbe essere riconfermato Pickel  con Collocolo. In attacco verrebbe da azzardare la conferma della coppia Coda-Vazquez, ma le alternative ci sono e faranno comunque capolino nel corso della gara.

CREMONESE (3-5-2): Saro; Antov, Ravanelli, Bianchetti; Zanimacchia, Collocolo, Castagnetti, Pickel, Sernicola; Vazquez, Coda. Allenatore: Stroppa

VENEZIA (3-5-2): Joronen; Sverko, Idzes, Svoboda; Candela, Tessmann, Lella, Busio, Zampano; Pierini, Pohjanpalo. Allenatore: Vanoli

ARBITRO: Andrea Colombo di Como

Daniele Gazzaniga


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