22 maggio 2024

Saro si conferma determinante, la scelta dei due attaccanti anche. Abrego e Johnsen cambi inutili

La partita di ieri sera tra Cremonese e Catanzaro al Ceravolo, è finita con un altro pareggio. Un risultato che nell’ottica della gara di ritorno che si giocherà a Cremona sabato prossimo, non è sicuramente negativo, ma deve fare riflettere Stroppa & Co. è come si è concretizzato, anche se appare evidente che, per quanto visto, il Catanzaro dispone di una identità e un impianto di gioco molto più collaudato e solido di quello grigiorosso.

La scelta di iniziare la gara con due attaccanti di ruolo come Ciofani (6.5) e Tsadjout (6.5), ha pagato con le due reti dei diretti interessati. Il capitano grigiorosso, oltre allo splendido gol, ha avuto una sola chiara occasione da rete, che però ha sprecato. Stesso discorso vale per Tsadjout, un gol che vale oro, partecipazione al gioco, ma nessun altra occasione limpida.

Pickel (6), schierato centrocampista di destra, ha fatto una partita ordinata, senza eccessi e senza cartellini (e questa è già una buona notizia); in mezzo Castagnetti (6.5) ha diretto il traffico e sfiorato anche il gol ad inizio gara. A centrocampo Vazquez (6) ha svariato a ridosso della metà campo, ha colpito la traversa in occasione della rete del vantaggio di Tsadjout e si è beccato un’ammonizione che lo porterà in diffida. Niente di più.

La conferma di Quagliata (6) sulla fascia sinistra, ha confermato il suo ottimo stato psicofisico, ma non è stato determinante come nelle gare precedenti. Sull’esterno di destra il migliore in campo: Zanimacchia (7), oltre al filtrante che ha innescato Vazquez nell’azione della prima rete, ha pennellato l’assist trasformato in rete da Ciofani e svariato su tutto il fronte d’attacco, mettendo in grande difficoltà il reparto difensivo calabrese.

In difesa Antov (6) si è perso Biasci per strada in occasione del primo gol del Catanzaro, nel secondo tempo non vede più la metà campo avversaria; il ritorno nel centro dell’area grigiorossa di Ravanelli (5) coincide con una prestazione opaca: in occasione del gol del pareggio, si fa anticipare da Iemmello, che non contento lo semina in occasione del paratone di Saro. Anche Bianchetti (5.5), centrale a sinistra, è apparso sotto tono. Vive da spettatore il pareggio di Brignola, nessuna incursione nella metà campo avversaria degna di nota. La palma del migliore in campo spetta a Saro (8) incolpevole sui gol, spettatore sul palo di Donnarumma, ma decisivo con la parata d’istinto su Iemmello.

Ancora una volta i cambi effettuati da Stroppa risultano peggiorativi: Abrego (5) si fa saltare come un birillo da Oliveri in occasione del pareggio di Brignola; Johnsen (5) fallisce una buona occasione appena entrato e poi sparisce dal campo; Sernicola (5), al netto del fatto di essere entrato nel peggior momento della gara, viene risucchiato dalle folate avversarie.

Stroppa (5.5) a fine gara sottolinea la prestazione ed il risultato a fronte del livello e della partita dell’avversario, ma conferma ancora una volta che pescare dalla panchina grigiorossa è come tentare un terno al lotto. In occasione del ritorno di sabato allo Zini, dovrà prendere le contromisure necessarie, con i giocatori più in forma e più affidabili, per evitare di dover giocare buona partita della partita in trincea.

Daniele Gazzaniga


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti