21 maggio 2022

Tre ex milanisti (Pirlo, Gattuso, Inzaghi) e Prandelli in pole per la panchina lasciata vuota da Pecchia

La scelta di Pecchia di lasciare la Cremonese mi è arrivata inaspettata quanto la telefonata del mio direttore il che, associato al tono di voce, non ha lasciato spazio a dubbi sulla veridicità della notizia: ‘Mi è arrivata la lettera di dimissioni di Pecchia, io intanto la pubblico poi vedi tu cosa scrivere a riguardo.’

Certo, il tempo di cadere dalle nuvole senza rompermi l’osso del collo e, senza aver letto nient’altro che non fossero solo le parole del mister (leggi l'articolo). buttare giù qualcosa. Già ma cosa?

Mi sarei aspettato di tutto in questo periodo, tranne che ‘il capitano’ della nave la abbandonasse ancor prima di salpare per la nuova avventura in serie A.

In questi 2 anni abbiamo avuto modo di apprezzare Pecchia dal punto di vista professionale che umano, il carattere schivo l’ha sempre portato a mettere al centro delle attenzioni la squadra ed il progetto.

A Cremona è arrivato nel gennaio 2021, chiamato da Braida per sostituire Bisoli e raddrizzare una classifica deficitaria. Fin da subito la squadra ha cambiato fisionomia e mentalità, ed è così è arrivata una salvezza con qualche rimpianto per il mancato aggancio ai playoff (9 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte).

Una stagione che ha gettato le basi per il campionato appena concluso che ci ha portato in serie A, con qualche batticuore di troppo forse, ma anche con la consapevolezza di aver espresso un gioco piacevole e propositivo, con una rosa di giocatori molto giovani.

Un allenatore, una squadra, un esempio a detta di tutti. Nelle due stagioni all'ombra del Torrazzo la ‘sua’ Cremonese ha disputato 60 partite, vincendone 29, pareggiandone e perdendone 15, con una media punti di 1,70 a gara.

Tutti noi abbiamo ancora negli occhi le immagini dei festeggiamenti in città ed in piazza Duomo in piena notte ed il successivo dolce risveglio. La festa allo Zini e poi testa al campionato che ci avrebbe rivisti dopo 26 anni in serie A con tante incognite, ma soprattutto con altrettante certezze, almeno fino ad oggi.

La lettera di Pecchia si presta bene ai ringraziamenti finali, ma personalmente non ci vedo una spiegazione plausibile a quanto accaduto.

Parole che appaiono come titoli di coda un po' fuori tempo e fuori luogo, sul set restano gli attori di un bellissimo film di cui si aspettava un degno prosieguo e che ora si ritrova senza il regista.

Non resta che dire ‘Grazie mister!’ certo con qualche rimpianto e qualche rammarico, ma con la consapevolezza di dover cambiare pagina il prima possibile.

Non sarà certamente una scelta facile rimpiazzare Pecchia, ma sarà fondamentale farlo in tempi brevi, perché ‘il vestito’ confezionato su misura per l’ex allenatore, avrà bisogno di qualche ritocco: ogni allenatore ha le sue idee, i suoi schemi e di conseguenza le sue idee di giocatori a cui affidare i ruoli. A Braida e Giacchetta servirà tempo per metterci le mani.

In queste ore la notizia è in testa a tutti i giornali sportivi nazionali e non solo, ed i nomi degli allenatori accostati alla Cremonese si sprecano: dagli ex milanisti Inzaghi, Gattuso e Pirlo, a Prandelli, allenatore già apparso nella lista dei possibili successori a Bisoli.

Daniele Gazzaniga


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