5 novembre 2025

Il primo trimestre della Cremonese? Da massimo dei voti. Merito pure di Giacchetta. E tutti parlano della Cremo

“Il primo trimestre è finito ed è il momento di fare un primo resoconto del secondo campionato di A dell'era Arvedi. Solo i nati entro il 1985 possono avere un ricordo paragonabile alla Cremo di Nicola. Non solo perchè da 30 anni non vedevamo una squadra capace di tener testa a Milan e Juve, ma per l'orgoglio, la soddisfazione, la riconoscibilità. Sentimenti questi che, già forti per chi vive a Cremona e provincia, salgono a livelli pre 1996 per chi vive fuori come noi. I sorrisetti e gli sfottò di amici, colleghi e parenti, pronti a commentare con sdegno una levataccia per una trasferta a Lecce in B o un pomeriggio occupato per raggiungere Legnano in C, si sono trasformati in complimenti. D'un colpo tutti sanno il risultato della Cremo, anche il portinaio che ti guardava storto mentre uscivi con l'asta della bandiera. Sarà l'effetto TV, sarà l'impatto di Vardy sui media, o la vittoria da brividi a San Siro. Ma è anche il possesso palla con la Juve, i raddoppi e la tenuta del campo con l'Atalanta. Il successone di Genova e la vittoria contro il Sassuolo. 
Al termine di questo primo trimestre di un anno scolastico difficilissimo, la Cremonese non solo è ai massimi voti, ma viene ormai presa sul serio anche dagli avversari più quotati, a meno che vogliamo considerare  lo spostamento di Mr. 50 milioni Koopmeiners in difesa una mossa tattica di mr. Spalletti e non una presa di coscienza della difficoltà che hanno trovato quasi tutti gli avversari nell'incontrare i grigiorossi. C"è un'altra partita capolavoro che ha mostrato non solo la forza della USC ma anche la profondità della panchina costruita da un Giacchetta a cui va un plauso anche da chi come noi l'aveva spesso criticato. Como. Di fronte a una formazione che ha messo in difficoltà le corazzate, non solo abbiamo costruito diverse azioni da gol ma siamo riusciti a recuperare un gol in trasferta. Ora ci attende un secondo trimestre che ci dirà molto. Pisa fuori e Lecce in casa sono partite fondamentali. Ci ricorderemo per sempre questo avvio sfolgorante, i gol di Baschi, le rovesciate di Bonazzoli, le capriole di Vardy, la voglia e l'impegno di tutti. 
La fiammella che ha rischiato di spegnersi anni fa, tenuta accesa da pochissimi fedeli, oggi divampa sfolgorante. Scrivendo nuove pagine di storia non solo grigiorossa ma di Cremona che potremo raccontare per anni.  E nell'anniversario del IV novembre non può mancare un ricordo riconoscente per Pietro Giovanni Zini, la cui figura deve essere sempre presente nel cuore dei tifosi. Spiegateglielo voi chi era alla consigliera che si è fotografata sabato in tribuna con una maglietta avversaria.
E a chi si indigna per il risalto e le critiche al suo gesto.
Non avete capito quanto ci teniamo? Non capite che cosa è davvero la Cremonese...
Che bello è vivere insieme a te?“

Così postarono sulla pagina social Milano Grigiorossa


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