Al via la stagione dei Concerti della Stauffer: Roman Simovic sul podio dello String Ensemble il 13 dicembre
Primo appuntamento sabato 13 dicembre per I Concerti della Stauffer, la rassegna curata dall’Accademia Stauffer di Cremona. Sul podio dello Stauffer String Ensemble ci sarà Roman Simovic, impegnato anche nel ruolo di violino solista in una performance che inaugura il progetto in cui Maestri e Allievi condividono palcoscenico ed esperienza interpretativa.
Bach, Čajkovskij, Piazzolla: un programma che attraversa tre secoli di musica e mette alla prova gli interpreti con estetiche, prassi esecutive e linguaggi radicalmente differenti. Dalla gestualità essenziale del barocco alle liriche espansioni romantiche, fino agli effetti percussivi, ai timbri graffiati e alle atmosfere urbane del tango argentino: un arco sonoro che disegna un itinerario sorprendente per ascoltatori e musicisti.
Tutto questo sarà al centro del concerto in programma sabato 13 dicembre all’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino, dove lo Stauffer String Ensemble, diretto da Roman Simovic, proporrà il Concerto brandeburghese n. 3 BWV 1048 di Johann Sebastian Bach, la Serenata per archi op. 48 di Pëtr Il’ič Čajkovskij e Las Cuatro Estaciones Porteñas di Astor Piazzolla.
Il concerto rappresenta il culmine di un percorso intenso scandito dal Corso di Concertmaster: giorni di lezioni, letture, prove di sezione e prove d’insieme che i ventidue musicisti dello Stauffer String Ensemble – dodici violini (con tre concertmaster alternati), quattro viole, quattro violoncelli e due contrabbassi – hanno affrontato sotto la guida di Simovic, straordinario violinista e Primo Violino della London Symphony Orchestra. Un cammino formativo e umano che trova il suo naturale approdo nella condivisione del palco.
La serata si apre con il Terzo Concerto Brandeburghese, appartenente ai “concerti di gruppo”, caratterizzato da una scrittura contrappuntistica densa e dinamica: un intreccio continuo tra Tutti e Soli nel primo movimento, un Adagio a struttura aperta e un Finale di slancio vertiginoso.
A seguire la Serenata per archi di Čajkovskij, composta nel 1880 come omaggio al classicismo viennese. Pur appartenendo a un genere in declino, l’opera riflette l’ammirazione del compositore per Mozart, attraverso una scrittura limpida e misurata, capace di unire grazia melodica, brillantezza ritmica e venature malinconiche. Fin dalla prima esecuzione, la Serenata ottenne un immediato successo.
Chiude il programma Las Cuatro Estaciones Porteñas di Astor Piazzolla, una delle opere più iconiche del compositore argentino: quattro tanghi che raccontano una Buenos Aires sospesa tra intimità, nostalgia e pulsazione ritmica. Originariamente concepite per quintetto (1965–1970), le pagine furono rielaborate da Leonid Desyatnikov in una versione virtuosistica per violino solista e orchestra d’archi, arricchita da citazioni vivaldiane ed effetti sonori che evocano l’universo urbano di Piazzolla. Un mosaico raffinato di echi tangueri, dissonanze e richiami colti, che si chiude inaspettatamente con il celebre Canone di Pachelbel.
Roman Simovic
Primo Violino della London Symphony Orchestra, Roman Simovic è una delle figure più autorevoli della scena violinistica internazionale. Rappresenta un raro equilibrio tra rigore musicale e libertà creativa, intensità espressiva e chiarezza strutturale: qualità imprescindibili per un concertmaster. Formatosi nella grande tradizione violinistica russa, ha collaborato come solista con orchestre e direttori di fama mondiale, distinguendosi per brillantezza virtuosistica e profonda consapevolezza del linguaggio orchestrale. Attivissimo anche in ambito cameristico, è membro fondatore del Quartetto Rubikon e ospite di prestigiosi festival internazionali. Alla costante attività concertistica affianca un impegno didattico di ampio respiro, coerente con l’idea di “musicista totale” che ne guida l’ispirazione.
Prenotazione obbligatoria tramite Eventbrite:
https://stauffer_ensemble_simovic.eventbrite.it/
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