23 maggio 2024

All'interno del nuovo Centro Nazionale Autismo di Fondazione Sospiro. Entriamo nella nuova struttura che sarà inaugurata il prossimo 4 settembre. Guarda il video

La prima pietra è stata posata il 14 ottobre 2022 ed oggi, a distanza di meno di 2 anni, la struttura è quasi ultimata, a fine luglio chiuderanno i lavori ed è già fissata la data di inaugurazione per il prossimo 4 settembre: parliamo del Centro Nazionale Autismo, primo e unico centro di eccellenza per le cure più innovative delle patologie legate all'autismo già dall'età evolutiva.

Il nuovo polo di Fondazione Sospiro è in fase di ultimazione, i lavori chiuderanno a fine luglio e la data di inaugurazione ufficiale è già stata fissata per il 4 settembre. Si scaldano quindi i motori per questo che sarà il primo e unico centro in Italia, ma anche un'eccellenza a livello europeo, per la cura delle patologie legate allo spettro dell'autismo con una metodologia nuova ed innovativa, studiata insieme all'esperienza di prestigiosi istituti internazionali come il Kennedy Krieger Institute (KKI) e la J. Hopkins University (Baltimora)

Ci facciamo raccontare meglio il progetto parlando con i diretti interessati di Fondazione Sospiro, che hanno fortemente creduto e lavorato per la realizzazione del centro.

Giovanni Scotti, Presidente di Fondazione Sospiro, dopo aver posato la pietre di fondazione nell'ottobre 2022, ci accoglie oggi in quella che ormai a tutti gli effetti è la struttura in fase di ultimazione e ce ne racconta il progetto proprio negli ambienti che finora abbiamo visto solo sulla carta. "Il centro, proprio per le sue finalità, prevede ambienti di diversa natura e funzione, alcuni dedicati all'accoglienza dei pazienti e dei loro famigliari, come la foresteria al piano terra, realizzata grazie al sostegno dell'associazione Girogio Conti, e gli spazi dedicati al personale che si occuperà di analizzare e valutare ogni singolo caso. Al piano superiore invece abbiamo gli alloggi degli ospiti, 10 in tutto e divisi in due zone, 5 per gli adulti e 5 per i ragazzi. Ogni stanza sarà singola, con la possibilità di ospitare anche un famigliare nelle fasi conclusive della permanenza". Il viaggio nei nuovi ambienti prosegue poi nelle stanze di servizio: "Abbiamo poi le aree di osservazione, dove gli operatori potranno valutare i comportamenti degli ospiti, ci sono poi le cucine ed una grande e bellissima palestra interamente vetrata, con vista sulla campagna. Come tutte le stanze, caratterizzate da ampie finestre, per dare un senso di apertura e continuità verso l'esterno". 

Un'opera di grande valore per i servizi alla comunità, ma anche un investimento importante in termini economici e di risorse umane. Ce ne parla meglio il Direttore Generale Fabio Bertusi: "Per Fondazione è stato un progetto molto ambizioso, anche in termini economici, con una spesa che dai 3 milioni e mezzo preventivati all'inizio dei lavori, è lievitato a circa 7 milioni e mezzo. Abbiamo deciso di buttare il cuore oltre l'ostacolo e ciò che ci ha supportato è stata la grande solidarietà del territorio, che non è rimasto insensibile al progetto, contribuendo ampiamente alla spesa. In primis abbiamo avuto il sostegno fondamentale e più consistente di Fondazione Cariplo e grazie al fundraising abbiamo raccolto in poco più di due anni oltre 3milioni e 300mila euro, dei quali solo nel 2023 oltre 450mila da parte di privati e 100mila grazie alle donazioni del 5 per 1000. Un grande messaggio di attenzione e cultura del dono".

Un sogno che si realizza per Fondazione Sospiro e per Serafino Corti, Direttore del Dipartimento Disabilità da 19 anni, che spiega nel dettaglio l'innovazione dell'approccio di cura che verrà messo in campo nel Centro Nazionale Autismo: "Partiamo dall'idea di voler dare al paziente affetto da psicopatologie legate all'autismo e concomitanti con altre patologie, la possibilità di avere uno stile di vita che gli permetta di esprimere al meglio i propri sogni, affetti e capacità. Per questo la nostra struttura non è pensata per diventare un centro residenziale, ma per offrire un periodo di cura limitato nel tempo che lo porti ad essere reinserito -in famiglia o in altre realtà- anche quei pazienti che ora non ne hanno la possibilità. Per questo il percorso prevede anche la formazione dei famigliari che dovranno accompagnare il ragazzo o la persona durante il suo rientro in società. Per questo per noi si tratta di un sogno e il modo migliore per realizzarlo è stato proprio risvegliare la nostra consapevolezza su queste tematiche e metterci in gioco con questo progetto".

Michela Garatti


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commenti


Anna

23 maggio 2024 09:29

Speriamo si occupino anche di autismo negli adulti, avere una diagnosi certificata col sistema sanitario nazionale per un adulto è praticamente impossibile.

Giuseppe

23 maggio 2024 10:33

Ahimè, ormai la diagnosi attuale di autismo secondi i criteri internazionali comprende di tutto e di più, dalle forme gravi a quelle che un volta si consideravano prodotte da una educazione familiare carente.

Giuseppe

24 maggio 2024 07:39

La vera sfida non è solo una valutazione del problema, ma un creare un progetto di vita il più possibile indipendente e legato all'inserimento nella società non relegati in una struttura.
Parlo ovviamente per le persone autistiche adulte.

Stefano

24 maggio 2024 10:59

Dai 3 milioni e mezzo ai 7 e mezzo di costo mi pare un non piccolo errore di valutazione. Come mai?

Rosa Ruggiero

26 maggio 2024 10:58

Lo spero vivamente!!!! Speriamo che possa aiutare concretamente soprattutto quegli adulti , e parlo per esperienza diretta , di 30 anni e oltre, che ahimè oggi sono completamente abbandonati dai Servizi di tutti i territori e che stanno purtroppo incrementando comportamenti disadattivi e commorbita a seguito di mancanza totale di supporto .. a meno che le famiglie non si indebitino per garantirgli le cure adeguate con equipe private