Cremona onora la memoria di Enzo Tortora, “testimone dei diritti”. Al giornalista e conduttore televisivo intitolato un vialetto del Parco del Vecchio Passeggio
Il vialetto del parco del Vecchio Passeggio che collega via Gioconda a viale Trento e Trieste è da oggi intitolato ad Enzo Tortora (Genova, 30 novembre 1928 – Milano, 18 maggio 1988). Nel corso di un’informale cerimonia, presenti il sindaco Gianluca Galimberti, l’assessore alla Cultura Luca Burgazzi, la giornalista Gaia Tortora, l’avvocato Alessio Romanelli, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cremona, Vito Catalano, nipote dello scrittore Leonardo Sciascia, e Sergio Ravelli, consigliere generale del Partito Radicale, nel pomeriggio è stata infatti scoperta la targa che riporta la dicitura Vialetto Enzo Tortora Giornalista, Conduttore Televisivo, Politico, Testimone dei Diritti (1928 – 1988).
Lungo il vialetto è stata inoltre collocata una targa descrittiva dove è riportato quanto segue: Giornalista colto e brillante, profondo innovatore del linguaggio televisivo e radiofonico, strenuo difensore della libertà di antenna, Enzo Tortora è stato uno dei personaggi più popolari del Paese. E’ considerato tra i padri fondatori della televisione in Italia. Tra i suoi lavori più importanti in televisione vi sono la conduzione de ‘La Domenica Sportiva’ e l’ideazione e conduzione del fortunato programma ‘Portobello’. Con l’arresto del 17 giugno 1983, gli italiani scoprirono che l’uomo, ospite fisso delle loro case con il programma ‘Portobello’, era accusato di essere un camorrista e uno spacciatore di droga. L’istantanea che lo ritrae con le manette ai polsi riuscì così a deturpare la sua immagine pubblica, cancellando, in un colpo solo, la carriera di un uomo che non barattò mai la propria coscienza. Ben presto la lunga detenzione e il processo trasformarono il suo dramma personale nel simbolo della lotta per la giustizia. Dopo la condanna in primo grado, Tortora si dimise da deputato europeo rinunciando all’immunità parlamentare e fu nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari. La sua innocenza fu dimostrata e riconosciuta il 15 settembre 1986, quando fu assolto dalla Corte d’appello di Napoli, con sentenza confermata dalla Corte di cassazione nel 1987. Eletto deputato europeo e presidente del Partito radicale, combatté fino all’ultimo dei suoi giorni per una giustizia giusta e per i diritti dei detenuti.
La richiesta di intitolare un luogo della città ad Enzo Tortora è stata avanzata nel novembre 2023 dai consiglieri comunali Enrico Manfredini, Lapo Pasquetti, Roberto Poli, Carlo Malvezzi, Alessandro Zagni, Simona Sommi, Maria Vittoria Ceraso e Santo Canale. La Commissione Toponomastica, dopo avere espresso unanime accordo sull’importanza di dedicare uno spazio ad Enzo Tortora, vittima di un errore giudiziario e dunque testimone dei diritti, ha deciso di intitolargli il vialetto all’interno del parco del Vecchio Passeggio che collega via Gioconda a viale Trento Trieste.
Il 20 dicembre 2023 la Giunta comunale, fatte proprie le motivazioni espresse dalla Commissione Toponomastica volte a mantenere vivo il ricordo di persone che si sono distinte per il loro importante valore sociale, ha approvato l’intitolazione di un luogo della città ad Enzo Tortora e, sbrigate le necessarie procedure, si è giunti oggi all’intitolazione ufficiale.
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