7 giugno 2024

Edilizia in Lombardia: trend positivo per il 2023, ma l'anno nuovo rallenta e calano le aspettative per il futuro. Cremona in positivo per la crescita occupazionale con un +3% sull'anno precedente

L'edilizia lombarda ha mantenuto un trend positiva nel 2023 (segnado un +8%), ma ha dato segni di rallentamento già dai primi mesi del nuovo anno.

La nostra provincia nel 2023 ha visto un aumento dell'occupazione, per un totale di 7.752 addetti al settore, posizionandosi dopo le province dell'area milanese (Milano, Lodi, Monza Brianza) e Lecco. 

Sono i dati che emergono dall'indagine di Unioncamere Lombardia, che segnala appunto l'aumento del volume d'affari delle imprese edili per il terzo anno consecutivo (il record nel 2022), ma con aspettative in calo con percentuali a due cifre per l'anno nuovo a causa dei timori legati alla fine degli incentivi fiscali.

Se lo scorso anno il settore ha goduto infatti ancora della coda degli incentivi fiscali, in particolare del Superbonus, da quest'anno la tendenza ha nettamente rallentato, con aspettative fortemente in negativo per i prossimi mesi (-18% sul residenziale e -23% sulle ristrutturazioni). 

Per Cremona, come si diceva, un aumento del 3% dell'occupazione, che segue il trend di tutte le province lombarde, ad eccezione di Pavia, anche se in generale le proiezioni per l'anno in corso evidenziano anche in questo ambito un chiaro rallentamento.

Se per il prossimo trimestre la tenuta pare confermata su tutte le province, sulla scorta delle 'code' degli ultimi cantieri legati al superbonus, i livelli di fiducia sono in forte calo, in particolare per il mercato residenziale e delle ristrutturazioni (maggiori beneficiari degli incentivi fiscali, sul cui futuro non ci sono certezze). Discorso a parte per i lavori di edilizia pubblica, dove le prospettive per questo comparto restano più incoraggianti grazie agli effetti attesi del PNRR, mentre sul fronte investimenti, nel 2023 i numeri si sono mantenuti importanti (32,6%), sebbene alcuni segnali evidenzino un rallentamento per il 2024.

"L’edilizia continua a rimanere un settore strategico per la Lombardia, sia per quanto riguarda il mercato privato che pubblico a fronte degli ingenti investimenti contenuti nel Pnnr – ha specificato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia. -In vista dei cambiamenti previsti dal Governo nei prossimi mesi credo sia importante che le imprese del settore recepiscano al meglio le trasformazioni in atto, affrontando le nuove sfide e riuscendo a garantire figure professionali sempre più specializzate”.

“Le imprese lombarde del settore si sono dimostrate, per il terzo anno consecutivo, soggetti attivi dell’economia regionale. Purtroppo, emerge sempre più un sentiment negativo legato alle aspettative sulla domanda edilizia, soprattutto per le ristrutturazioni e per il settore residenziale, registrando ulteriori peggioramenti rispetto ai valori già negativi degli ultimi trimestri” - ha evidenziato Tiziano Pavoni, Presidente di ANCE Lombardia. -Come Associazione pensiamo che, nell’ottica del proseguimento dell’attività di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, allo scopo di dare attuazione alla nuova Direttiva comunitaria “Case Green”, sarà necessario costruire un nuovo strumento, strutturale e di lungo periodo, in sostituzione e riordino del Superbonus”. 

“La competitività della filiera dell’edilizia lombarda dipenderà dalla possibilità di fare i ne- cessari investimenti con la finalità di dare continuità alla rigenerazione urbana dei nostri territori - ha aggiunto Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico Regione Lombardia – Ciò, inoltre, non prescinde da un aiuto ai cittadini per investire sui propri immobili funzionalmente alle decisioni europee già prese; sostegno che, come più volte giustamente ricordato dal Governo italiano, deve arrivare dalla stessa Europa che ha deciso gli obiettivi da raggiungere; questo evidentemente deve andare di pari passo con una normativa chiara, semplice e duratura. Noi, come Regione, continueremo a fare la nostra parte a sostegno delle imprese”.

Approfondimenti nel report pubblicato sul sito di Unioncamere Lombardia


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